Qualche giorno fa Zacky è stato intervistato da
Loudwire Nights per parlare del nuovo album della band, Life is but a Dream...
Parte dell'intervista è sulla necessità della band di continuare a non avere paura ad uscire dalla propria zona di comfort in fase di creatività, mettendo anche a rischio la propria carriera. Parla poi della parte per lui più intrigante di LIBAD: la triade G, (O)rdinary e (D)eath.
Traduzione:
"Siamo sempre, sempre stati senza paura."
Il chitarrista Zacky Vengeance ha raggiunto Loudwire Nights venerdì 2 giugno per immergersi nel nuovo album degli Avenged Sevenfold, Life Is But a Dream, e la conversazione ruotava attorno a quell'unica idea: non avere paura.
Come ha spiegato Vengeance al conduttore di Chuck Armstrong, "Abbiamo famiglie, abbiamo bocche da sfamare, abbiamo bollette da pagare. Sento che molte band dicono, 'Okay, facciamo un disco che renderà tutti felici. Andiamo di nuovo in viaggio, la pandemia è finita, dobbiamo tornare là fuori e incassare il nostro stipendio.' Eravamo tipo, no. Dobbiamo essere disposti a perdere tutto ciò che abbiamo costruito negli ultimi 20 anni e passa, dobbiamo essere disposti a rischiare tutto per l'eccitazione che ci ha portato a farlo in primo luogo. "
Quell'eccitazione nei primi giorni, come ha ricordato Vengeance, era farsi tatuaggi sugli avambracci quando aveva 17 anni e saltare su un furgone sapendo che non avrebbe mai trovato un lavoro normale. Decenni dopo, sta ancora correndo quei rischi.
"Corri il rischio a 40 anni. Scrivi l'album che vuoi fare, metti l'arte nel modo in cui vuoi farlo. Sii disposto a perdere la tua casa. Sii disposto a ricominciare da capo per fare qualcosa che ami. E se non sei disposto a farlo, non sarai in grado di creare qualcosa che sia vero per te stesso e vero nel tuo cuore. Stai solo eseguendo i movimenti.
La zona di comfort degli Avenged Sevenfold
Durante la realizzazione di qualsiasi album degli Avenged Sevenfold, Vengeance ha detto a Chuck che la band ha sempre trattato ogni disco come se fosse la cosa più importante del mondo, il che significa che combattono costantemente contro le pressioni e le aspettative esterne delle etichette discografiche e dei fan.
"L'abbiamo fatto in ogni album", ha detto. "Devi lottare più duramente per rimanere fuori dalla tua zona di comfort."
Non c'è dubbio che Life Is But a Dream esista al di fuori della zona di comfort della band, il che è una buona cosa per quanto riguarda Vengeance perché è esattamente quello che stavano cercando di fare.
"È scioccante: alcune persone che non lo capiscono oggi lo faranno dopo, alcune persone forse mai", ha detto Vengeance riguardo al nuovo disco. "Non importa. È quello che volevamo fare ... Sono così orgoglioso della mia band perché abbiamo sempre avuto la stessa mentalità per essere la band che ha pubblicato Warmness sull'EP Soul da 17enni. Io e [M. Shadows] abbiamo messo una ballata in un album punk rock black metal e in quel momento, tutti nella scena hardcore di Orange County ci odiavano e non lo capivano e volevano combatterci perché stavamo cancellando la santità dell'hardcore. Ci siamo presentati truccati ai concerti, pronti a litigare per fare ciò che amiamo fare ".
Sentendo ciò, Chuck ha chiesto a Vengeance se, durante la creazione di Life Is But a Dream, avesse mai sentito un'idea per l'album che sembrava in realtà troppo difficile da abbracciare, troppo al di fuori della loro zona di comfort.
Vengeance era fiducioso nel dire che anche se c'erano idee scioccanti, tutto era sul tavolo.
"Ci sono stati momenti in cui ho detto, 'Wow, non so se possiamo farla franca', e all'istante è quello che mi ha fatto rizzare i capelli sulla nuca", ha detto a Chuck.
"L'istinto naturale è quello di giocare sul sicuro e assicurarsi di avere un posto nei festival. È qui che la natura umana interviene e dice: 'Non so se possiamo farlo. Questo mi porta fuori della mia zona di comfort.' Ma è lì che ci sentiamo più vivi. Questo non è mai cambiato: sono io che mi trucco a 22 anni ed esco di fronte ai fan dei Pantera all'Ozzfest tra un coro di fischi. Questo è ciò che mi ha fatto battere forte il cuore. Questo è ciò che mi ha fatto innamorare di quello che faccio."
Zacky Vengeance nomina il momento più intrigante di Life is but a dream.
Vengeance considera uno dei momenti più scioccanti e intriganti nella realizzazione di Life Is But a Dream quando "G-O-D" è venuto fuori; la progressione di tre canzoni è composta da "G", "(O)rdinary" e "(D)eath".
"Ogni canzone è una svolta completa rispetto alla canzone precedente, ma sono tutte pensate per funzionare insieme", ha spiegato Vengeance. "Non ho mai sentito niente di simile a come siamo riusciti a farcela ed è diverso da qualsiasi cosa abbiamo fatto, ma musicalmente è così interessante".
Per Vengeance, non è solo la musica di "G-O-D" che lo ha entusiasmato, ma anche il lavoro di Shadows.
"Dal punto di vista dei testi, voglio dire, è [M. Shadows] al suo meglio quando si tratta di quello che sta succedendo nella sua testa e di essere in grado di articolare tutto ciò che sente."
È stata l'impavidità degli Shadows - e davvero, di ogni membro - che non solo ha unito "G-O-D", ma ha portato al caos coeso dell'intero album. Vengeance ha affermato che il caos è stato ispirato dalla "follia assoluta che tutti noi, i cinque membri collettivi di Avenged Sevenfold, stiamo vivendo, senza influenze esterne".
"Non so se tutti ameranno questo album", ha ammesso Vengeance, "infatti, so che non tutti ameranno questo album e va bene così. Anche se provassimo a scrivere un album con un "Hail to the King", una "Bat Country", una "Nightmare", una "Afterlife" e tutti i nostri successi e e lo chiamassimo Nightmare Part Two, alla gente non piacerebbe ancora. Per conquistare tutti, quindi a chi ti appelli? Stai cercando di scrivere un album solo per ricevere una pacca sulla spalla?"
Vengeance ha posto e risposto a questa domanda.
"La risposta è no: stai scrivendo l'album basandoti su tutto ciò che senti nel tuo cuore e nella tua anima e su tutte le esperienze che ti hanno portato lì... Non esiste nulla di eccezionale finché non sei in grado di uscire dalla tua zona di comfort. "
