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Inc. intervista Brian riguardo la Synyster Gates School

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view post Posted on 9/11/2018, 02:02
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Inc. è un magazine americano che si occupa di sviluppare articoli riguardanti piccole imprese e start-up. L'editore Jeff Haden è rimasto colpito dalla scuola di chitarra online di Brian e ne ha voluto parlare direttamente con lui. E' principalmente stupito dall'efficienza del sito, lui stesso lo ha utilizzato, e della sua gratuità. Brian parla del processo iniziale in cui lui e Brian Haner Senior si davano da fare per creare qualcosa di speciale, sottolineando l'entusiasmo di aver tirato su il progetto interamente insieme a, appunto, suo padre.

Di seguito l'intervista tradotta da Camilla:

CITAZIONE
VUOI IMPARARE A SUONARE LA CHITARRA? QUESTA ROCK STAR HA CARICATO ONLINE UNA SERIE ECCEZIONALE DI VIDEO TUTORIAL GRATUITI

Ho parlato con Synyster Gates, il chitarrista degli Avenged Sevenfold, riguardo alla creazione di quella che, a mio avviso, è la miglior scuola di chitarra online e community di studenti. E del perché è gratuita. Sto provando a imparare a suonare la chitarra (con enfasi su "provando"). Anziché prendere formalmente lezioni di chitarra, sto usando degli strumenti online: una serie di video gratuiti su YouTube qui, delle applicazioni a pagamento là...
Anche se a volte penso che sia più il tempo che passo a cercare un metodo efficace per imparare a suonare di quello in cui effettivamente imparo qualcosa; solitamente più le istruzioni sono ben fatte, più bisogna pagare. O almeno è stato così finora. Perché sì, il miglior servizio online di tutorial per chitarra che ho trovato è gratuito.

La Synyster Gates School è stata creata dal chitarrista degli Avenged Sevenfold, Synyster Gates, e da suo padre, Brian Haner (Senior), un abile chitarrista e musicista di tutto rispetto (se non sapete di cosa parlo, gli Avenged sono una rock band multiplatino che ha ricevuto una nomination ai Grammy e che vanta più di un miliardo di stream su Spotify; il loro ultimo lavoro, Black Reign, è un EP contenente quattro canzoni - inclusa la nuovissima Mad Hatter - scritte per il franchise del videogioco Call Of Duty: Black Ops).

Il sito in cui sono raccolti i video tutorial è eccezionale. Papa Gates è chiaro, coinciso e, nonostante la sua grande esperienza, rimane con i piedi per terra, cosa che lo distingue da tanti altri gradi maestri. Riesce inoltre a creare un'intesa con chi lo guarda che fa venir voglia di imparare. Lo stesso fanno i chitarristi che fanno parte della community del sito: condividono consigli e progressi e offrono supporto e complimenti.
Poi ci sono le cose che fa Synyster.
Registratevi, date un'occhiata e iniziate a sognare in grande.
Ovviamente il sito richiede un investimento significativo di soldi e di tempo, mentre l'iscrizione è gratuita.
Che è l'argomento perfetto per iniziare la mia chiacchierata con Syn.

D: Sei consapevole che ogni appassionato e lungimirante imprenditore in questo momento sta pensando "Amico, gratis?"

R: Non dico di buttare via il piano finanziario, di rimanere senza un soldo o di finire in mezzo alla strada, ma se qualcosa ti appassiona e ti piace farla insieme a qualcun'altro, non è necessario seguire creare come prima cosa un piano finanziario.
Anche se ci abbiamo provato (ride).
In sostanza, sapevamo che avremmo potuto aiutare tantissime persone e che, solo una volta fatto, avremmo potuto trovare un modo per monetizzare.

D: Parlami delle opzioni che avevi considerato per generare entrate.

R: Avevamo pensato al modello freemium. Per molti è un ottimo approccio, ma nel nostro caso non volevamo che alcuni ragazzi potessero accedere a dei contenuti che altri non potevano permettersi. Creare due categorie di utenti, per quanto possa essere un buon metodo, non è la strada giusta per costruire una community genuina.
Allora abbiamo pensato agli annunci pubblicitari. Ma non volevamo che fossero una distrazione, che apparissero e sparissero continuamente, che riempissero il sito alla rinfusa e non volevamo neanche usare un modello freemium che permettesse solo ad alcuni di eliminare gli annunci.
Poi abbiamo preso in considerazione le sponsorizzazioni. Però non volevo mettermi a chiedere soldi alle imprese. Inoltre, molte stanno attraversando tempi duri. La Schecter Guitar, la compagnia che ha realizzato le mie chitarre personalizzate, va alla grande, ma molte altre sono in grande difficoltà (per esempio, la Gibson Guitar si sta riprendendo dalla banca rotta). La nostra industria non è nella posizione di distribuire soldi.
Alla fine, non ho mai chiesto un centesimo a nessuno. Non posso dire che non avrei avuto fondi a sufficienza se l'avessi fatto, ma probabilmente avrei dovuto cedere alcune azioni del controllo creativo.

D: Quindi hai optato per l'e-commerce.
R: Abbiamo iniziato con un modello base di e-commerce, e ne stiamo pianificando la crescita e l'espansione.
Non voglio soltanto vedere magliette. Sì certo, lo stiamo facendo, e non è una cosa che mi fa storcere il naso - la gente sembra voler indossare quello che indosso io e si vendono veramente molto bene.
Tuttavia, quello che voglio fare veramente è creare un negozio di chitarre in grado di fornire un'esperienza unica: vendiamo la mia linea di pickup, di chitarre, abbiamo realizzato dei pacchetti fantastici. Voglio fornire ottimi prodotti e servizi di cui le persone possano beneficiare, che siano utili ai musicisti e che siano parte integrante della community che stiamo costruendo.
Siamo partiti in piccolo, ma molto velocemente.

D: Ovviamente l'e-commerce aggiunge anche delle spese, specialmente in termini di inventario.

R: Un cosa che volevamo fare per avviare l'attività senza dover tenere un inventario è quella di elaborare degli accordi di spedizione. La Schecter ci è gentilmente venuta incontro; provvedono loro a soddisfare gli ordini di chitarre e pickup per noi.
Ci stiamo ancora lavorando, altre compagnie ci dicono "Nessuno ce lo ha mai chiesto, ma certo, possiamo pensare noi alle spedizioni".
Poi, quando saremo cresciuti, non dovremo pensare noi ai costi e alla gestione dell'inventario e dei rifornimenti - e questa crescita renderà tutto molto più interessante per le aziende che vogliono collaborare con noi.

D: Hai una piattaforma abbastanza grande per poter vendere qualunque tipo di cosa. E ancora non lo fai.

R: I primi sei mesi sono stati incredibili. Ma ammetto che non mi sentivo a mio agio a vendere cose. Avrei voluto esistesse un modo per ritrovarmi un miliardo di dollari in tasca e dar via tutto gratis. Sfortunatamente non sono abbastanza intelligente per immaginarne uno (ride).
Quindi sì, potremmo vendere molte altre magliette, o vendere prodotti per altre persone, ma non sono interessato. Quello che voglio fare è rifornire lo store con prodotti a cui io avrei voluto avere accesso. Mi piacerebbe offrire prodotti che so che le persone apprezzeranno. Voglio vendere cose di cui le persone hanno bisogno e che saranno felici di aver comprato.
Sono per le cose a lungo termine, per cui è tutta una questione di qualità, di servizio clienti e di creare prodotti che siano un valore aggiunto alla nostra community.

D: Ognuno ha la propria definizione di successo. Come sono andati i primi otto/dieci mesi?

R: Sono umano, quindi mi viene da pensare "rilascio un prodotto gratuito quindi ci saranno milioni di persone sul sito."
Ma quando abbiamo chiesto a dei veri analisti (ride) di valutare i nostri risultati, abbiamo scoperto che le cose stanno andando molto bene. Abbiamo approssimativamente 75 000 persone nella nostra mailing list e poco più di 50 000 utenti attivi nella community.

D: Mi sembrano moltissimi utenti.

R: Lo sono, e in gran parte è dovuto al passaparola, ma fa anche parte di una macchina molto più grande (quella degli Avenged Sevenfold), che è il motivo per cui la mia arroganza mi fa chiedere "perché non più persone?" (ride).
Stiamo cercando di espanderci ancora di più. Voglio mettere la chitarra nelle mani delle persone. Con una tastiera e un computer si può creare della musica fantastica, ma ci sono così tanta anima ed espressività nel suonare la chitarra che non voglio che spariscano.
L'uomo d'affari che è in me è d'accordo con l'andare avanti senza sbancare il lunari. E ovviamente ci sono dei problemi che vanno inevitabilmente sistemati: migliorare l'esperienza degli utenti, l'integrazione di terze parti che consentano di far funzionare tutto senza intoppi.
Investo molto nelle startup e anche se sono molto solide, attraversano tutte lo stesso ciclo.
Possiamo permetterci di reiterare, ma dobbiamo farlo correttamente. Bisogna ascoltare la community, sapere cosa vuole, assicurarsi che coincida con la tua visione, e poi trovare il modo giusto di comportarsi.
Dipende molto dal team. Mio padre, Patrick Vlaskovits (che è stato fondamentale per la costruzione del sito), gli Avenged: tutto ciò che fa parte della mia vita, tutti i miei successi sono dipesi dall'essere parte di un team fantastico.

D: Imparare a suonare la chitarra è un obiettivo che solitamente si persegue da soli. È per questo che sottolinei l'aspetto collaborativo della community?
R: Io sono equamente introverso. Crescendo, aver avuto una community come questa a portata di mano sarebbe stato fantastico.
Se facciamo un attimo un passo indietro, penso che nei video tutorial si perdano una serie di sfumature. E una sfumatura è tutto, anche per chi sta iniziando. B.B. King era in grado di far suonare due note in maniera incredibile. Ecco perché siamo già vicini ai 200 video; 40 o 50 video non bastano neanche a scalfire la superficie di tutte le sfumature che possono caratterizzare il proprio modo di suonare.
Mettici anche la community. Le persone condividono le une con le altre i loro piccoli successi. E la cosa più bella è che insegnano agli altri come riuscirci: commentano, consigliano di provare qualcosa di leggermente diverso o di totalmente opposto. Questi feedback continui contribuiscono ad arricchire il proprio modo di suonare.

D: Sono rimasto colpito da come tante persone, anche principianti, siano entusiasti di postare video in cui mostrano quello che hanno imparato. Io non credo che avrei il fegato di farlo.

R: La community aiuta ad acquisire sicurezza. Ci sono persone terrorizzate alla sola idea di esibirsi di fronte ad altra gente, ma si sentono sicure a condividere un video.
E poi la community risponde in maniera molto positiva. Il supporto che fornisce è incredibile.
Io ho una politica di tolleranza zero: niente prese in giro e niente insulti - alla prima infrazione si viene immediatamente rimossi. Ma non ho dovuto rimuovere una sola persona.
È qualcosa che non mi è mai capitato. I chitarristi sono notoriamente maligni. Ma la nostra community non lo è. È fantastico.

D: Parlando di cose divertenti, deve essere stato grandioso realizzare tutto questo con tuo padre.

R: Mi sento il ragazzo più fortunato del mondo, specialmente ora che inizio a invecchiare (ride).
Quando ero un ragazzino non avrei mai voluto fare qualcosa del genere. Non avrei apprezzato il regalo di mio padre, e certamente non avrei apprezzato la vicinanza del nostro rapporto, che è ancora più fantastico.
Ma ha anche senso: tutte le mie avventure si basano sul fare affari con amici e familiari e sul farlo con successo, senza problemi o ripercussioni sul nostro rapporto. Lavorare insieme ha reso queste relazioni ancora migliori.

D: Quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine per la scuola?

R: Ho recentemente incontrato un ragazzo fantastico che lavorava per una grande compagnia tecnologica, e ha detto: "Hanno una grande successo, ma non hanno una stella del nord."
Io ho trovato una stella del nord molto brillante con la scuola di chitarra. Voglio mettere la chitarra e l'educazione nelle mani delle persone.
Ma ciò di cui sono veramente entusiasta - e questa è una magia che posso far avverare per davvero - è che posso aiutare i nostri utenti a monetizzare tramite la scuola. Quello sarà un giorno glorioso: i principianti pagheranno altri principianti per delle lezioni, mettendo in luce allievi di qualunque livello, lasciando che le persone si aiutino a vicenda, e guadagnando qualche soldo facendolo. Ciò consentirà a questi ragazzi di crearsi da soli un proprio modello finanziario.
Se le persone possono imparare, incontrare altre persone e anche guadagnare dei soldi... questo sarebbe un grandissimo punto di svolta e il simbolo di un ecosistema.
Ovviamente il sito sarebbe sempre gratuito. Ma se si vuole fare una lezione faccia a faccia, se si vuole uscire dal forum ed entrare nel salone di qualcuno, fisicamente o virtualmente... potrebbe valere qualcosa. La gente non dovrebbe avere paura di monetizzare la propria esperienza.

D: Investi nelle startup e sono sicuro che le persone ti seguano semplicemente per via di chi sei. Cosa cerchi?

R: Cerco nuove ed entusiasmanti tecnologie... ma se l'investimento riguarda solo soldi, soldi, soldi, allora io cerco un team, team, team.
E riguardo all'essere seguito, all'inizio era lusinghiero. La cosa divertente, comunque, è che il mio portfolio include una serie di startup ad alto rischio... ma ora ho investito i soldi su me stesso con questa scuola, ed è una cosa sconcertante che non ho mai fatto prima. Se devo fare un investimento ad alto rischio, perché non farlo su me stesso? Ma sembrava troppo narcisistico. O forse non ero abbastanza fiducioso. O magari ero solo troppo timido. Ma credo in quello che sto facendo e la felicità che si respira nella community è incredibilmente gratificante, specialmente con i principianti e con tutti i loro progressi...
Quindi sì: se devi rischiare, rischia su te stesso. A nessuno importa quanto te.
Ed è molto più divertente.

QUI l'articolo ufficiale di Inc.
 
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