NirvanA7X |
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| RockzoneCITAZIONE Era molto il credito che dovevano recuperare gli Avenged Sevenfold dopo l'urto a livello di critica con Hail to the King. In quell'album, la band di Orange County si è dedicata a copiare senza nessuna personalità le band che hanno idolatrato, Metallica o Guns N' Roses, oltre a fornire delle canzoni molto meno elaborate rispetto a quelle a cui eravamo abituati. Come se si fossero resi conto di tutto ciò, in The Stage, che è stato pubblicato senza preavviso alla fine dello scorso mese di ottobre, sembrano disposti a ritrovare lo stesso suono che aveva dato loro buoni risultati in passato. Se dovessi descriverlo molto brevemente, direi che questo settimo album è un mix tra City of Evil e Nightmare. E buona parte della colpa ha la firma di Brooks Wackerman. L'ex batterista dei Bad Religion è stato in grado di imprimere il suo pugno che mancava nel suo predecessore e un Synyster Gates che torna ad essere brillante alla chitarra, firmano i momenti più forti del disco come la clamorosa God Damn, Simulation, o l'iniziale The Stage. Dall'altro lato abbiamo pezzi più dark come Sunny Disposition e le sue sinistre trombe, la ballata Roman Sky, con begli arrangiamenti d'archi, o la canzone finale progressiva di un quarto d'ora Exist. Oserei dire però che è nei cori di Creating God e Higher che si trovano le possibili hit che li riportano al loro posto come chiari eredi dei grandi nomi del genere nel futuro.
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