Avenged Sevenfold Italia -  www.avengedsevenfolditalia.it

Recensioni sull'album The stage

« Older   Newer »
  Share  
NirvanA7X
view post Posted on 3/12/2016, 15:41 by: NirvanA7X
Avatar

Utente

Group:
Crew
Posts:
1,728
Location:
Catania

Status:


Rockzone

screenshot_1

CITAZIONE
Era molto il credito che dovevano recuperare gli Avenged Sevenfold dopo l'urto a livello di critica con Hail to the King. In quell'album, la band di Orange County si è dedicata a copiare senza nessuna personalità le band che hanno idolatrato, Metallica o Guns N' Roses, oltre a fornire delle canzoni molto meno elaborate rispetto a quelle a cui eravamo abituati. Come se si fossero resi conto di tutto ciò, in The Stage, che è stato pubblicato senza preavviso alla fine dello scorso mese di ottobre, sembrano disposti a ritrovare lo stesso suono che aveva dato loro buoni risultati in passato. Se dovessi descriverlo molto brevemente, direi che questo settimo album è un mix tra City of Evil e Nightmare. E buona parte della colpa ha la firma di Brooks Wackerman. L'ex batterista dei Bad Religion è stato in grado di imprimere il suo pugno che mancava nel suo predecessore e un Synyster Gates che torna ad essere brillante alla chitarra, firmano i momenti più forti del disco come la clamorosa God Damn, Simulation, o l'iniziale The Stage. Dall'altro lato abbiamo pezzi più dark come Sunny Disposition e le sue sinistre trombe, la ballata Roman Sky, con begli arrangiamenti d'archi, o la canzone finale progressiva di un quarto d'ora Exist. Oserei dire però che è nei cori di Creating God e Higher che si trovano le possibili hit che li riportano al loro posto come chiari eredi dei grandi nomi del genere nel futuro.
 
Top
12 replies since 28/10/2016, 22:18   539 views
  Share