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Recensioni sull'album The stage

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giada7x
view post Posted on 29/10/2016, 18:18 by: giada7x
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Anche Loudwire ha detto la propria su The Stage, postando una recensione completa e davvero curata di tutta l'opera che è stata promossa a pieni voti.

Come fa notare la redazione di Loudwire, sono poche le band che si possono permettere una mossa azzardata come il far uscire un disco a sorpresa senza nessuna promozione a priori, e questo gli è permesso anche dal fandom forte che hanno alle spalle.
Si analizza poi tutto The Stage, canzone per canzone e si denota la crescita musicale di ogni componente.
Impossibile non ammettere anche il modo in cui Brooks si è adattato alla band portando grandi benefici.
Una bella recensione che abbiamo tradotto volentieri per voi:


Non tutti gli artisti possono permettersi di tirar fuori un disco a sorpresa. E' stato fatto in precedenza, si, ma da artisti strafamosi.
Gli Avenged Sevenfold, i cui precedenti due dischi (Hail to the King del 2013 e Nightmare del 2010) hanno debuttato direttamente alla prima posizione della Billboard album char, hanno la storia ed un fanbase che gli hanno permesso di fare una cosa del genere. E mentre The Stage (la canzone) non è stata completamente una sorpresa, il tempismo con cui è stato rilasciato questo disco è stato molto prima di quanto tutti ci aspettassimo.
Un paio di settimane fa la band ha rilasciato un nuovo singolo la canzone The Stage, e poi c'è stato quello che tutti pensavamo un leak da parte dell'amico della band Chris Jericho secondo cui il nuovo disco della band sarebbe uscito il 9 dicembre e si sarebbe intitolato Voltaic Oceans.
Ad aggiungere ulteriore confusione ci si è messo anche l'annuncio della vecchia etichetta della band, la Warner, che ha programmato l'uscita di una compilation con le più importanti vecchie hits della band rilasciate durante il loro contratto con la WBR in uscita per il 2 dicembre.
E poi è successo tutto durante un concerto tenutosi sul tetto della Capitol Records di Hollywood (la loro nuova etichetta), giovedì notte che è stato trasmesso in diretta live in tutto il mondo; la band ha annunciato l'uscita immediata di The Stage confermando tutte le informazioni trafugate il giorno prima.
L'annuncio è stato grosso da processare e lo è stato anche il disco. Sono 11 canzoni che raggiungono quasi i 75 minuti totali di durata del disco, al momento il più lungo mai rilasciato dalla band.
Questo è anche il primo disco con Brooks Wackerman, che ha sostituito Arin Ilejay, ed il suo stile è davvero buono in questo disco.
The Stage è un disco epico sia in lunghezza che ambizione. E' il primo concept album della band con il tema dell'intelligenza artificiale.
E' stato ispirato dai lavori di Carl Sagan e Elon Musk ed include persino una parte narrata scritta e registrata da Neil deGrasse Tyson, il famoso astrofisico.
La canzone che da il titolo al disco, giustamente, prepara per quello che segue. Ci vuole un po' per farsi prendere e poi ci sono un sacco di deviazioni, pause strumentali e cambi in questa traccia lunga 8 minuti.
Sunny Disposition ha un vibe diverso creato dal corno che aumenta con le chitarre.
God Damn è la più breve dell'album e anche la più lineare, mentre Creating God è caratterizzata da un lunghissimo solo di chitarra.
Per tutta la durata del disco entrambi i chitarristi fanno delle performance memorabili, che siano con assoli veloci, fills creativi o riff di base.
Angels e Roman Sky sono le ballate del disco necessarie, con strings che creano un'atmosfera cinematografica. Un pieno contrasto alle tante canzoni heavy del disco.
Nonostante alcune razionalizzazioni avessero potuto giovare a The Stage, i testi che formano il concept sono abbastanza convincenti da farci sorvolare il resto.
Dopo aver lavorato con Mike Elizondo nei loro ultimi due dischi, questa volta la band ha co-prodotto il nuovo disco con Joe Barresi (Chevelle, Coheed and Cambria).
Barresi non è la prima volta che lavora con Wackerman visto che già hanno collaborato insieme all'epoca della permanenza nei Bad Religion.
La produzione è ben solida e l'album risulta frizzante e dinamico.
L'album si chiude con una canzone di 16 minuti, Exist, un'opera che spazia dal trash alla ballad da suonare nelle arende durante gli show come pezzo forte e avvolge quasi la parte parlata registrata da deGrasse Tyson.
The Stage ha un sacco di cose positive che i fan si aspettavano, ma la band ha anche permesso a se stessa di poter esplorare nuovi territori musicali.
 
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12 replies since 28/10/2016, 22:18   539 views
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