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NirvanA7X
view post Posted on 29/9/2014, 08:06 by: NirvanA7X
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Intervista a Synyster su Rockzone per parlare dell'uscita di Waking The fallen: Resurrected

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Ecco la traduzione:

CITAZIONE
Il 26 agosto 2003 la Hopeless Reconds pubblicava Waking the Fallen, il secondo album degli Avenged Sevenfold, una giovane band di Huntington Beach che si apriva la strada nella scena che aveva portato al successo Atreyu, Eighteen visions e Bleedin Through. Con la loro combinazione di Heavy metal classico e influenze punk hanno colpito forte e si sono posti in testa al movimento. Nonostante l’immaturità di alcune idee, il disco puntava a quello che, successivamente, è stato City of Evil o Nightmare.
Anche se con un anno di ritardo, la band ha voluto celebrare il decimo anniversario dell’album con un’edizione commemorativa che include demo e un documentario. Durante il tour al Mayhem festival, Synyster Gates, ci ha concesso dieci minuti per commentare l’uscita del disco.

Quando è stata l’ultima volta che hai ascoltato Wakin the Fallen e che sensazione ti ha lasciato?

È tanto che non lo ascolto. Da poco ho ascoltato le demo che sono state incluse nella riedizione. È stato abbastanza incredibile ascoltare come abbiamo scritto canzoni più caotiche e strane di quelle che abbiamo pubblicato nel disco. Mi sono divertito.

Tuttavia riconosci il gruppo in questo disco o lo vedi come fosse un’altra band?

Si, è una versione più immatura di noi stessi. Ci sono brutte melodie e alcune banali, però credo fosse la direzione che volevamo prendere.

Credi che avete nuovi fan che non lo hanno ascoltato?

Si, senza dubbio. Era il decimo anniversario, quindi era una scusa perfetta. E anche i vecchi fan hanno avuto cose extra con le demo e il DVD con il documentario.

Sulla registrazione dell’album, è stata differente per come la fate adesso?

In realtà no. Credo che già usavamo Pro Tools e componevamo allo stesso modo. Ci fermavamo e scrivevamo. Ora lo facciamo in altri posti, però viviamo molto vicini, a cinque minuti, così ci fermiamo a suonare. Non siamo andati a Los Angeles o in uno studio per comporre, ci andavamo solo per registrare.

A paragone con il vostro album di debutto Sounding The Seventh Trumpet, Waking The Fallen era più melodico e con voci più limpide. Era qualcosa che voleva fare M. Shadows o tutta la band voleva andare in questa direzione?

Io non c’ero per Sounding, però adesso che io e Jimmy eravamo nel gruppo tutto doveva rivoluzionarsi. Era molto divertente sperimentare musicalmente. Avevamo idee differenti, però non sapevamo esattamente come fare. Però con il mio background musicale e il talento geniale di Jimmy siamo stati capaci di provare molte cose nuove. Per noi la melodia era più attraente delle grida.

Il disco ha anche molti assoli di chitarra. È stata una cosa tua?

Si. Volevamo fare la migliore musica possibile e fare più melodie. Le nostre band preferite, Guns n’ roses, Metallica, Pantera, tutte hanno assoli, tutte hanno grandi chitarristi. E come chitarrista solista volevo esplorare e anche divertirmi.

Quando il disco è stato pubblicato avete ricevuto molte attenzioni. Credi che fosse il momento definitivo per farvi decollare?

Si, abbiamo fatto un grande passo in avanti. Ci ha permesso di metterci in testa alla scena metalcore, o come si chiama. Volevamo fare un nuovo tipo di metal, che fosse melodico ma anche heavy. Però non volevamo una scena piccola, ma era ancora una piccola scena, mentre ora è globale. Guadagnarci il rispetto ci è piaciuto perché eravamo i grandi pesci nel laghetto piccolo.

Molte band di questa scena non esistono più. Vi considerate dei sopravvissuti?

Quando si è giovani, vai in tour e non ti interessa il denaro, però abbiamo avuto la fortuna di iniziare a guadagnare denaro prima di preoccuparci del denaro. Quando hai trent’anni non puoi andare due mesi in un furgone e non poter pagare il cibo ai tuoi figli. Però come ti dicevo, noi abbiamo avuto la fortuna di guadagnare denaro subito, e ci ha permesso di andare avanti.

Molti gruppi fanno tour tematici interamente incentrati su un disco. Avete pensato di farlo per Waking the Fallen?

Spero di no. Potevamo farlo se fosse stato il ventesimo anniversario. I Metallica lo hanno fatto, Stone Temple Pilots anche, e altri, però personalmente non mi piacciono questi tour. Però chissà, se ai fan piace, potremmo farlo qualche volta.

Saresti capace di suonare le canzoni dell’album se dovessi salire sul palco entro un’ora?

No, cazzo, no. Mi servirebbe almeno una settimana per provare.

Pensando ai giovani che eravate, il disco era molto ambizioso, con canzoni molto lunghe. Era un’ambizione o una spericolatezza?

Waking The fallen è stato un processo di apprendistato. Non avevamo lavorato, tuttavia con un produttore avevamo la parte gridata. Credo sia stato con City of evil quando siamo stati capaci di fare musica come volevamo. Non mi vergogno di nessun disco, Waking the Fallen era vicino a quello che volevamo fare, ma ci mancava qualcosa.
 
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9 replies since 3/10/2010, 19:53   230 views
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