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Johnny Christ intervistato dall'irlandese Overdrive

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view post Posted on 2/6/2018, 18:28
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Il tour europeo della band inizierà stasera dal Rock Am Ring ed iniziano ad uscire nuove interviste ai ragazzi. Overdrive, una webzine irlandese, ha avuto modo di fare due chiacchiere con il nostro Johnny a proposito dei loro prossimi piani e di alcuni progetti che potrebbero prendere forma nei prossimi mesi.

Si parla innanzitutto dei piani post "The Stage" e di possibili idee sul prossimo disco, il nostro bassista chiarisce subito che al momento non c'è ancora nulla di pronto e scritto ma solo dei riff e delle idee da cui partire una volta che saranno tornati in studio.
Spiega anche che non escludono di ripetere la formula del concept album, perchè neanche The Stage era nato come tale e le cose non si sa mai come possano evolversi durante la scrittura.
Si parla ovviamente anche del tour che inizia stasera in Germania e del prossimo che partirà ad Agosto in America e li vedrà dividere le scene con i Prophets of Rage. Si torna anche sul discorso promozione e Johnny si dichiara entusiasta di come hanno lavorato per l'uscita di The Stage e che continueranno a pensare "fuori dagli schemi" come fecero anche per il Selftitled inserendo canzoni molto diverse dal loro sound come A Little Piece of Heaven o Dear God.
Una curiosa domanda che gli viene posta è: "Avete mai considerato l'idea di fare un documentario ufficiale o di scrivere una vostra biografia?". L'idea non gli sembra male e pare che abbiano preso in considerazione qualcosa del genere visto che hanno tantissimo footage dal 2007 ad oggi e che presto o tardi pubblicheranno "la storia degli A7X" come nessuno ha mai fatto prima; insomma le idee ci sono ma vedremo quando verrà sviluppato tutto ciò! Stanno anche pensando a come festeggiare il loro imminente ventennale ma sono a corto di idee.

Potete leggere l'intervista completa qui
 
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view post Posted on 3/6/2018, 20:46
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Traduzione di Camilla.

INTERVISTA ESCLUSIVA - AVENGED SEVENFOLD: "Realizzare un altro concept album non è un'idea da escludere, a questo punto tutto è possibile". JOHNNY CHRIST

Visti da tutti come la grande promessa dell'hard rock, gli Avenged Sevenfold si esibiranno per un'unica data alla SSE Arena di Belfast prima di conquistare il palco del Download Festival di quest'anno, per il loro secondo show da headliner in quattro anni a questo festival leggendario.

Parlando dalla sua casa in California, Johnny Christ degli Avenged Sevenfold appare in forma smagliante.
E perché no? Il bassista ha dato il benvenuto a un nuovo membro della famiglia degli Avenged con la nascita di suo figlio all'inizio dello scorso anno e si sta preparando per imbarcarsi in una serie di date che lo vedranno esibirsi nelle grandi arene dell'Europa e del Regno Unito. E poi, c'è la questione di essere headliner a uno degli eventi rock più prestigiosi del mondo, il Download Festival UK, che si terrà il prossimo fine settimana.

Overdrive ha parlato con Johnny riguardo al possibile successore di The Stage (2016), di cosa pensa riguardo a un altro concept album e delle aspettative per il Download Festival.

OD - Siete stati in tour per promuovere The Stage per circa un anno e mezzo, è giusto considerare queste date con i Prophets of Rage e i Three Days Grace come il gran finale prima che il processo di scrittura cominci di nuovo?
JOHNNY - Si, sarà un'estate impegnativa, abbiamo in programma una serie di festival in giro per l'Europa e la data da headliner il 6 giugno a Belfast. Alcuni show europei ci terranno impegnati fino a settembre e poi ci saranno gli impegni dell'ultimo minuto. Al momento siamo molto emozionati e stiamo iniziando a orientarci e a farci venire qualche idea per il prossimo album e non vediamo l'ora di fare questa dannata cosa (ride).

OD - Da quando avete iniziato ci sono state una serie di ostacoli da superare, alcuni più seri di altri. Quando ti guardi indietro, pensi che il viaggio che avete fatto per arrivare dove siete sia stato confusionario?
JOHNNY - Quando ripenso al nostro percorso e lo analizzo giorno per giorno non mi sembra sia stato caotico, ma negli ultimi dieci anni alla band sono successe delle cose importati, sia belle che brutte, che sono davvero incredibili. Ci sono stati tantissimi alti e bassi nelle nostre vite private, ma fortunatamente la nostra fan base sempre più numerosa ci ha supportato costantemente, il che è una benedizione e ne siamo davvero grati,

OD - Brooks (Wackerman, batteria) è diventato una presenza stabile nella band e a parer mio ha portato una nuova energia e un nuovo sound alla vostra musica. Per quanto riguarda il processo di scrittura e la raccolta delle idee, vi ha presentato le sue proposte o c'è un metodo di lavoro particolare che funziona e che ha sempre funzionato per voi?
JOHNNY - Si, Brooks si è rivelato fantastico sotto ogni aspetto. È un grandissimo musicista e ha tante idee, per non parlare del fatto che il suo modo di suonare la batteria ha aggiunto una dinamica completamente nuova al sound degli Avenged Sevenfold. Quello che propone Brooks non è mai una banale ciliegina sulla torta (ride).

OD - C'è qualche particolare sul nuovo materiale che puoi rivelarci?
JOHNNY - Riguardo al nuovo materiale non abbiamo ancora confrontato per bene le nostre idee e non abbiamo ancora messo su nessuna traccia. Al momento stiamo lavorando su qualche riff e su qualche base individualmente, che è un modo per far scorrere il flusso creativo. Solitamente ci riuniamo per dar vita al processo creativo quando non siamo in tour.
Sono certo che ognuno di noi sta lavorando singolarmente alle proprie idee, usando lo studio che ha a casa, eccetera, e questo aiuta molto a creare l'atmosfera e l'emozione che implica l'avere del nuovo materiale all'inizio del processo. Alcune band preferiscono stare alla larga da qualunque tipo di composizione quando sono in tour e lavorare sul nuovo materiale in un periodo specifico, noi invece lavoriamo sulle nostre idee individualmente, poi ci riuniamo e decidiamo insieme cosa usare.

OD - Col senno di poi, pensi che potreste scrivere un altro concept album o pensi che sia qualcosa che potreste rifare tra qualche anno?
JOHNNY - Tutto è possibile! Non ci siamo ancora addentrati in idee particolari per quanto riguarda il tema del prossimo album. Per esempio, quando abbiamo scritto The Stage non eravamo partiti con l'intenzione di scrivere un concept album, è venuto fuori da solo, se capisci cosa intendo.
The Stage è caratterizzato da un unico genere che attraversa tutto l'album e, sebbene ogni canzone sia diversa dall'altra, l'intero disco è venuto fuori in modo molto naturale ed è stato il prodotto di un argomento su cui ci stavamo confrontando come amici, ecco come è diventato un concept album. Riguardo al nuovo disco, realizzare un altro concept album non è un'idea da escludere, a questo punto tutto è possibile. Dipende da come si incastreranno le idee e se l'atmosfera sarà quella giusta.

OD - Partendo da questo presupposto, sembra che il lavoro degli Avenged, dal rilascio di The Stage alla promozione della sua musica, fosse un vero e proprio tentativo di pensare fuori dagli schemi. Pensate di esserci riusciti e di voler continuare con questo esperimento per andare oltre i soliti limiti?
JOHNNY - Si, assolutamente. Da questo punto di vista Hail To The King (2013) è stato più che un punto di partenza, secondo me. Per come la vedo io, la prima volta che abbiamo pensato fuori dagli schemi è stato con il Self-Titled (2007), con canzoni come A Little Piece Of Heaven e Dear God, che a quel tempo erano veramente "fuori"! (ride).

OD - Eravate preoccupati di come sarebbe stato accolto quel disco?
JOHNNY - In un certo senso. Ma vedendo come stanno le cose ora, quelle tracce sono diventate le preferite di alcuni dei nostri fan. Penso che superare i nostri limiti e pensare fuori dagli schemi sia quello che ha fatto crescere la nostra fan base e che ci ha dato la sicurezza per pensare in modo più eclettico anziché usare sempre la solita ricetta, ancora e ancora. Siamo molto orgogliosi della nostra capacità di spingerci oltre i limiti e di prendercene le responsabilità con sicurezza.
Sembrerà strano, ma scriviamo molto più liberamente quando adiamo fuori dai binari (ride). Con Hail To The King abbiamo cercato di mettercela tutta e di scrivere qualcosa di più semplice e con dei groove di base, che è stata una sfida per noi, anche se può non sembrare è stato un modo per metterci alla prova. E siccome guardiamo sempre avanti, continuiamo a porci delle sfide e a dare il meglio. La nostra sicurezza cresce con ogni album. In questa band ci sono degli ottimi compositori e facciamo sempre quello che ci piace fare.

OD - Considerando gli eventi che hanno colpito la band, non c'è dubbio che ci sia una storia da raccontare. Avete mai preso in considerazione l'idea di un documentario o di una biografia ufficiale, oppure pensate che sia prematuro o magari una pessima idea?
JOHNNY - No, non è assolutamente una cattiva idea e ne abbiamo parlato molte volte negli ultimi anni. Voglio dire, abbiamo realizzato il documentario All Excess che è uscito nello stesso periodo del Self-Titled, nel 2007, e abbiamo filmato tantissime cose da quel momento, per cui avremmo moltissimo materiale da usare. Potremmo decidere di mettere tutto insieme e di creare qualcosa di veramente fantastico, ma prima dobbiamo capire bene come sviluppare il tutto.
Non c'è una data o niente di tutto questo, si tratta solo di tantissimi filmati e immagino che per realizzare qualcosa dovremmo sederci e pianificarlo per bene. Il risultato finale è che abbiamo intenzione di mostrare la storia degli Avenged Sevenfold come non è mai stato fatto prima e ciò includerebbe sicuramente delle performance dal vivo per dare un'idea a chi non ha mai visto un nostro concerto di che tipo di esperienza si tratta.
OD - Quest'anno sarà la vostra seconda esperienza come headliner al Download UK. Il numero di artisti contemporanei che hanno avuto un privilegio del genere è molto ridotto. In occasione di un concerto di questa portata vi sentite più sotto pressione del solito oppure si tratta di "ordinaria amministrazione"?
JOHNNY - Si, (ride) è una cosa grossa! Quando si tratta do show di questa portata non è questione di "paura". Siamo già stati headliner al Download e prima ci abbiamo suonato altre volte, quindi questa sarà la nostra seconda volta come headliner.
Insomma, abbiamo già calcato questo palco, ma ciò non significa che non siamo in ansia. Diciamo che siamo consapevoli della portata dello show e che manca veramente poco (ride). Vogliamo che sia qualcosa di speciale, non solo per noi ma anche per i fan. Quando abbiamo iniziato a suonare a Donington ci esibivamo tra i primi della giornata e ora, per la seconda volta, chiudiamo il festival! Avere la possibilità di suonare su un palco importante come quello del Download ci scalda il cuore. Sappiamo cosa comporta e stiamo preparando accuratamente la scaletta e la produzione. Quindi, per rispondere alla domanda, non si tratta solo di un altro concerto, né di essere particolarmente sotto pressione, è una sorta di via di mezzo tra le due cose (ride). Sappiamo con che tipo di palco abbiamo a che fare e non vediamo l'ora di essere lì e spaccare tutto!

OD - Il prossimo anno la band compierà 20 anni di carriera, avete in mente qualcosa di speciale per l'occasione?
JOHNNY - Ci abbiamo pensato ma non ne abbiamo ancora discusso per bene. È stata più una cosa tipo "Ehi, l'anno prossimo sono 20 anni! Dovremmo fare qualcosa di speciale per segnare l'evento" e tutti erano tipo "Si, sarebbe fantastico" e questo è tutto quello di cui abbiamo parlato (ride).
Se ci verrà in mente una buona idea al riguardo, allora si, faremo sicuramente qualcosa. Poter guardare indietro alle due ultime decadi ed essere ancora qui a fare quel che facciamo è un grande traguardo per noi, sebbene siamo più vecchi e grigi.

OD - Tanto per sapere, c'è qualche altra band con cui sei fissato in questo periodo e che vuoi condividere con noi?
JOHNNY - Beh, mio figlio ha un anno, quindi ultimamente ho ascoltato solo le sue ninne nanne (ride). Alcune delle band con cui siamo stati in tour sono fantastiche, come i Breaking Benjamin. Non so quanto siano conosciuti questi ragazzi in Europa, ma in America vanno alla grande. E ovviamente gli Avatar! Siamo già stati in tour con loro in passato e sono una band fantastica. E infatti apriranno per noi a Belfast il 6 giugno, poco prima del Download.

OD - A proposito del concerto di Belfast, quella sarà l'ultima performance della band prima del Download Festival. Poter fare uno show di riscaldamento in un'arena deve essere una bella sensazione, vero?
JOHNNY - Se la vedi sotto questo punto di vista, si! (Ride) Abbiamo pianificato uno show pazzesco per Belfast non vediamo l'ora di calcare il palco della SSE Arena. Stiamo definendo i dettagli della scaletta e sono certo che i fan non resteranno delusi. Sarà un concerto incredibile.

Gli Avenged Sevenfold si esibiranno per un concerto esclusivo il 6 giugno all'arena di Belfast con gli Avatar in apertura. I biglietti sono in vendita su Ticketmaster.
 
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