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A7X su Metal Hammer e Team Rock, (copertine, articoli e scan)

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Marioa7x
view post Posted on 24/4/2023, 17:37 by: Marioa7x

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Per ingannare l' attesa che ci separa dal rilascio del nuovo Life is But a Dream... la redazione di Metal Hammer ha postato un articolo che racconta gli artwork di ogni album degli Avenged Sevenfold.
Potete trovare l' articolo originale qui
Traduzione:
CITAZIONE
Sounding The Seventh Trumpet
Il nome Avenged Sevenfold è stato preso dalla storia di Caino e Abele, così la band ha deciso di raddoppiare i riferimenti biblici per il loro album di debutto. Il titolo Sounding the Seventh Trumpet allude all’ undicesimo capitolo del Libro Delle Rivelazioni (meglio noto come l’ Apocalisse), che predice che sette angeli che suonano le trombe saranno il presagio della fine del mondo. Per il celestiale artwork, gli Avenged scelsero il tatuatore Adam Barton di Santa Cruz. L’ artista aveva già avuto a che fare con la band in questi primi giorni, poiché aveva precedentemente tatuato M. Shadows

Waking The Fallen
Il logo del Deathbat raffigurato sull’ album di svolta degli Avenged, Waking the Fallen, è stato originariamente disegnato da Micah Montague un amico di scuola. “Abbiamo realizzato molto presto di aver bisogno di un logo”, disse M. Shadows a Revolver nel 2010. “Abbiamo chiesto al nostro amico Mike di disegnarlo e gli abbiamo dato 20 bucks, e lui disegnò il Deathbat e non è mai cambiato da allora.” Anche se tuute le versioni di Waking… usano quel simbolo come copertina attualmente, inizialmente era solo un cofanetto per il CD. Il booklet dell’ album aveva un maestoso e cupo dipinto di Taylor Montague sulla sua parte anteriore.

City of Evil
Ogni cosa per gli Avenged Sevenfold diventò più grande e migliore per City of Evil. Con i suoi 72 minuti, è stato l’ album più lungo della band e il loro debutto su una major, venendo rilasciato dalla Warner Bros. E ha attirato un pubblico maggiore abbandonando il metalcore e ispirandosi a una musica heavy tipo Guns ‘N’ Roses e Metallica. L’ artwork del graphic designer Casey Howards ha perfettamente rappresentato le nuove e più grandi ambizioni della band: ha trasformato il design del Deathbat in una rappresentazione di un demone alato che cavalca un cavallo, lasciando dietro di se nient’ altro che fuoco e paesaggi carbonizzati.

Avenged Sevenfold
Anche se gli Avenged Sevenfold si son presi grossi rischi con le loro sfumature sinfoniche, country e prog, la band ha deciso di mantenere i fronzoli al di fuori della musica il più basilare possibile. Il self titled, non ha scritte sulla parte frontale e presenta un artwork che semplicemente scambia la tavolozza dei colori di ciò che tutti avevano già visto su Waking The Fallen. Le immagini più potenti sono in realtà nelle note di copertina. Casey Howard è tornato a creare una serie di disegni in bianco e nero che raffigurano le tematiche delle canzoni, con il pezzo che accompagna Brompton Cocktail che è particolarmente bello. In un mondo giusto sarebbe stata la copertina.

Live in the LBC, Diamonds in the rough
Al momento di pubblicazione di questo articolo, questo doppio disco di canzoni live e b sides ha segnato l’ ultima volta in cui gli Avenged Sevenfold hanno collaborato con Casey Howard. Comunque, la copertina di Live in the LBC… conserva l’ equilibrio tra anarchia e grandezza dell’ artista. Esso presenta delle caricature con lineamenti scheletrici dei 5 membri della band che suonano in primo piano. Dietro di essi c’è un disegno di Long Beach in California, dove sono stati headliner del Rockstar Taste of Chaos il 10 Aprile del 2008. La LBC Arena rimane comunque ancora più famosa per essere stata il luogo in cui gli Iron Maiden registrarono Live After Death nel 1985

Nightmare
Nightmare è notoriamente perseguitato dalla morte di The Rev, scomparso appena un mese dopo la registrazione nel Dicembre 2009. Nonostante gran parte della musica sia stata scritta prima della sua morte, la parte del leone nei testi fa riferimento e rende omaggio al batterista scomparso. La copertina dell’ album segue l’ esempio, con la sua parte centrale che mostra chiaramente una tomba che ha la parola “foREVer” incisa su di essa. Uno degli artisti più richiesti dell’ Heavy metal. Travis Smith, ha dipinto il pezzo, trovando in qualche modo spazio in un programma che includeva Opeth, Death, Devin Townsned e Overkill.

Hail to the King
Hail to the King è quello che è successo quando gli Avenged Sevenfold hanno provato a creare un album heavy metal “grande” ma anche ridotto all’ osso. Il responso dei fan a una tale mossa è stata ferocemente polarizzata, ma la band ha raggiunto la vetta della classifiche degli stati uniti e del regno unito nel 2013,quindi ha pagato i dividendi. L’ artwork ha completato il cambiamento musicale dell’ album, semplicemente riempiendo sia il davanti che il retro della copertina con un deathbat su uno sfondo nero. Tragicamante ha rappresentato l’ ultima volta che l’ ideatore del logo, Micah Montague, avrebbe visto il suo disegno su una copertina di un album, poiché è morto nel 2016.

The Stage
I testi di The Stage sono una scientifica analisi del presente e del futuro della terra, che esplorano ogni cosa dall’ intelligenza artificale alla religione. Di conseguenza, l’ artwork è un pezzo cosmico con il nostro pallido punto blu al suo centro, circondato da fulmini e una nebbia verde. Comunque, fa anche un sottile riferimento al Deathbat. Guardando attentamente la nebbia forma un teschio, con le biforcazioni dei fulmini a entrambi i lati che ricordano le ali. E’ un bel riferimento del misterioso studio di design Butcher & Baker Workshop, che presumiamo sia composto per almeno una metà da Zacky Vengeance (vero nome Zachary Baker).

Life is but a dream…
Gli avenged hanno fatto all in con il minimalista artista Wes Lan per Life is but a Dream… Non solo ha dipinto la copertina dell’ album, ma è anche stato incaricato di ideare un nuovo Deathbat. Secondo la band, il lavoro risultante, che consiste interamente di un dipinto nero su uno sfondo beige, ha incapsulato le nostre tematiche (dell’ album) dell’ esistenzialismo attraverso l’ arte visiva. I testi sono stati ispirati dalla filosofia di Alber Camus, che fu un anticristiano e credeva che la vita fosse priva di significato, quindi lo stile tetro di Wes dovrebbe dimostrare di esserne l’ immaginario perfetto
 
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