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A7X su Metal Hammer e Team Rock, (copertine, articoli e scan)

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giada7x
view post Posted on 11/10/2016, 12:50 by: giada7x
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Ultimamente tra i deathbat apparsi in varie città e la foto pubblicata ieri sui social e il Deathbot è chiaro a tutti che qualcosa bolle in pentola: manca poco a un grande annuncio da parte della band. Per ingannare l'attesa Team Rock ha scritto un articolo per far sapere ai propri lettori cosa vorrebbero dal nuovo album degli Avenged. L'articolo è suddiviso in sette punti e lo trovate qui.

Traduzione di Camilla dell'articolo intero.

7 COSE CHE VOGLIAMO DAL NUOVO ALBUM DEGLI AVENGED SEVENFOLD

Immoralità, sorprese e una paio di belle copertine. Non chiediamo molto, no?

Gli Avenged Sevenfold sono stati sospettosamente riservati negli ultimi mesi - soprattutto quando si parla di informazioni sul loro nuovo album. Anche quando si sono esposti - supportando una band di alto profilo come i Metallica, in agosto - non c'è stato nessun accenno al seguito di Hail To The King (2013), tanto meno a nuove canzoni. Infatti, l'unico indizio che abbiamo riguarda ciò che è accaduto quando il frontman M. Shadows ci aveva stuzzicato con una nuova traccia lo scorso aprile.

Ma le cose stanno iniziando a muoversi. Il logo della band, il Deathbat, è apparso sulla facciata di alcuni edifici a Londra, Toronto e Parigi. Cosa significherà? Il nuovo album è finalmente pronto e in arrivo? E in questo caso, cosa dobbiamo aspettarci? Abbiamo elaborato una lista dei desideri...

Il rilascio di una sorpresa in stile Beyoncé
Beyoncé, Radiohead e U2 hanno rilasciato i loro album ottenendo un successo strepitoso senza nessun tipo di eccessivo esibizionismo, ma nessun gruppo metal ci ha mai provato. Gli Avenged potrebbero essere i primi? Immaginate se il nuovo album apparisse improvvisamente su Spotify o iTunes, senza nessun noioso profilarsi o interviste senza fine sul sound del nuovo disco. L'eccitazione salirebbe subito alle stelle. Sono arrivati fin qui senza che noi sapessimo un accidente al riguardo. Perché non vederla attraverso la sua logica conclusione.

Sguinzagliamo Synyster Gates e Zacky Vengeance
Certo, Hail To The King è stato un grande successo, ha raggiunto il primo posto negli Stati Uniti e nel Regno Unito e ha portato la band ad essere headliner al Download Festival. Ma è stato un lavoro molto più semplice rispetto agli album precedenti, soprattutto nelle parti di chitarra. Sono due dei migliori chitarristi in circolazione a questo punto, ma l'ultima volta abbiamo avuto solo un assaggio del loro talento. Vorremmo sentir suonare un po' meno in 4/4 e un po' più del classico tira e molla ritmico e un'interazione reciproca tra i due, per favore.

Un po' di personalità da Brooks Wackerman
Non c'è un modo per addolcire la pillola: la morte di Jimmy "The Rev" Sullivan nel 2009 è un qualcosa che gli Avenged Sevenfold devono ancora superare, sia musicalmente che personalmente. Mike Portnoy ha fatto un ottimo lavoro ricreando il suo stile unico in Nightmare (2010), ma in Hail To the King lo stile più tradizionale dell'ex componente Arin Ilejay ha lasciato la band senza il sound che la distingueva. Ora l'ex batterista dei Bad Religion, Brooks Wackerman, dovrà assolvere questo grande compito. Per farlo al meglio avrà bisogno di esprimersi attraverso la sua batteria come mai ha fatto prima, un bell'impegno.

Riportiamo indietro l'immoralità
In fondo è perfettamente comprensibile, date le circostanze, che Nightmare fosse un album molto più cupo e dark rispetto ai precedenti degli Avenged Sevenfold. Mentre Hail To The King li ha portati a uno stile molto più classic metal di quanto non abbiano mai avuto. Ma, tornando a quando la band rilasciò il classico City Of Evil (2005), il loro stile era un misto tra la potenza dei Metallica e la decadenza dei Guns 'N Roses, che faceva diventare affascinanti gli eccessi rendendo il tutto una proposta eccitante. E questo secondo elemento si è certamente diluito nel corso degli anni. Inoltre la band era sguaiata, impertinente e sfacciata. Dio solo sa quanto abbiamo bisogno di rockstar nel 2016. Per favore ragazzi, riportateci un po' di quell'arroganza.

Un tocco di Danny Elfman
Nonostante gli Avenged Sevenfold siano abbastanza aperti riguardo le loro influenze - Metallica, Guns 'N Roses, Iron Maiden - ce n'è una che non sempre viene menzionata. Si tratta Danny Elfman, compositore di Hollywood famoso soprattutto per i suoi lavori con Tim Burton, tra cui Beetlejuice, Edward Mani di Forbice e The Nightmare Before Christmas, per nominarne alcuni. Qualunque classico degli Avenged Sevenfold ha come "sfondo" i bizzarri elementi gothic noir che caratterizzano i componimenti di Elfman. Con Hail To The King è stato ancora più facile, poiché solo Requiem ha quel tipo di portata cinematografica. Gli A7X farebbero bene a canalizzare il loro amore per la cultura pop-gothic per risaltare ancora una volta.

Un album con una copertina fantastica
Allora, Hail To The King è stato il Black Album degli Avenged Sevenfold. Abbiamo capito. Ma una cosa che lo ha veramente svalutato è stata una copertina noiosa come quella del disco di James Hetfield. Gli Avenged sono una band con un'immagine impressionante, un forte senso d'identità, e, in questi giorni, un budget tale da organizzare concerti in grandi stadi, qualunque sarà la loro opera. È molto importante che questa volta nel pacchetto sia incluso tutto. Vogliamo vedere qualcosa di speciale.

M. Shadows che ricomincia a usare lo scream.
Troppo? Ok, come non detto.



Grazie a Mario e Camilla.

Edited by NirvanA7X - 11/10/2016, 16:56
 
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