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A7X su KERRANG!, (copertine, articoli, scan e poster)

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view post Posted on 3/8/2020, 09:22
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Alcuni giorni fa Kerrang! ha postato un articolo in cui il nostro Matt racconta degli show che gli hanno cambiato la vita.

Ill primo concerto a cui è stato:
Fu uno show del gruppo ska punk Big Reel Fish a cui andò insieme a Jimmy, accompagnati da papà Sullivan che si accomodò di lato a leggersi un libro. Come due scapestrati cercavano di pogare mentre tutti ballavano, perchè pensavano fosse quello che si faceva ad un concerto. Racconta anche di essere stati a tantissimi concerti punk rock negli anni e che questo li ha influenzati molto, specialmente perchè la scena ska era molto vicina a quella metal nel sud della California.

Il primo concerto degli A7X:
Racconta che c'erano si e no 10 amici che li hanno guardati esibirsi e poi se ne sono andati. Il 2/3° show che hanno suonato fu al Chain Reaction dove però il pubblico era interessato ad una scena più hardcore e quindi non si interessò alla loro esibizione. Il loro vero primo grande show fu con gli Eighteen Visions, i Twelve Tribes, i Poison The Well e Shai Hulud. Anche se era uno show di band hardcore fu una bella esperienza per loro che all'epoca avevano solo 3 canzoni fuori.

Il concerto che ha fatto sentire la band speciale:
La band stava suonando allo Showcase Theater (a Corona, California) ed era il dicembre 2001. Alla band sembrava ci fossero 900 persone nel locale quando in realtà il massimo che ne poteva ospitare erano 300. Gli sembrava una venue così grande visto che c'erano sempre stati per concerti altrui ed essere finalmente li ad esibirsi gli sembrava un sogno. L'unica nota dolente è che nonostante il sold out non furono pagati se non con una pizza ed una birra ciascuno, ma a loro andò bene comunque perchè capirono che potevano sfondare.

Il peggior show suonato dalla band:
E' successo a San Antonio durante un'esibizione per una stazione radio locale. Avevano venduto un sacco di dischi con City Of Evil ma dovevano comunque esibirsi dopo un sacco di altre band e questo li fece innervosire. Una volta che il loro set fu pronto ed entrarono sul palco, il pubblico presente iniziò a tapparsi le orecchie. La risposta della band fu immediata: lanciarono a terra gli strumenti e se ne andarono dopo 30 secondi di performance. Per sei anni la stessa emittente radio ha fatto lo stesso con le loro canzoni: le toglieva dopo 30 secondi.

La prima volta come headliner al Download Festival:
La band ha avuto una settimana libera prima del concerto (nel 2014) quindi hanno avuto tutto il tempo di vedere la stampa mettergli pressione con titoli stile "se questa band fallirà, non ci sarà più speranza per le giovani band".
Matt si concesse del tempo per sfogare il nervosismo ma non appena salì sul palco si fece passare tutto quanto e le cose sono filate più che bene.
Hanno avuto lo stesso stress quando si sono esibiti al Rock in Rio (nel 2013) davanti a 250000 persone, subito dopo l'esibizione degli Slayer e prima che i Maiden chiudessero, sono situazioni super stressanti. Ricorda che successo tutto molto in fretta, a volte basta prendersi un po' di tempo la sopra e lasciarsi prendere dal momento; è così che hanno migliori risultati.
 
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view post Posted on 23/11/2020, 20:01

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La redazione di Kerrang in uno dei suoi ultimi articoli ha voluto parlare delle origini più sorprendenti di alcune band rock e metal. Nell'articolo non potevano mancare gli Avenged Sevenfold:

Avenged Sevenfold represent a specific niche of band names: Bible references. In the Book of Genesis, Cain, the first man and first murderer, is given a mark (called, you guessed it, the Mark of Cain). God proclaims that if Cain is harmed, he shall be avenged seven times over. Nothing sounds quite as metal as the Old Testament…

Gli Avenged Sevenfold rappresentano una nicchia specifica di nomi di band: i riferimenti biblici. Nel libro della Genesi, Caino, il primo uomo e il primo assassino, riceve un segno (detto, avete indovinato, il Segno di Caino). Dio proclama che se Caino sarà offeso, lui sarà vendicato sette volte di più. Nulla suona così Metal come il Vecchio Testamento....




Trovate l'articolo completo contenente l'origine dei nomi di 17 band totali qui; se invece volete qualche informazione in più su quella dei Sevenfold trovate il nostro approfondimento qui
 
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view post Posted on 31/12/2020, 09:53
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M.Shadows racconta il suo 2020 a Kerrang! e spiega le decisioni della band


Sono ormai passati diversi mesi dalla lettera aperta che la band ha scritto ai propri fans per spiegare loro perchè il loro prossimo disco non è ancora pronto. Nell'ultima intervista di Matt uscita per Kerrang!, oltre a raccontare come ha passato questo strano 2020 il nostro frontman ci da qualche delucidazione in più sulle scelte della band.

Innanzitutto partiamo con le notizie sul disco: Matt conferma candidamente che la band sta lavorando ancora al disco ma in modo più casuale visto che in linea di massima le canzoni sono pronte e non rimane che finire di registrarle. Mancano ancora gli archi e il mixaggio, ma la prendono molto filosoficamente: lo faranno quando gli sarà possibile. Ritorna infatti a spiegare che ritengono stupido lavorare tre anni ad un disco che, se dovesse uscire adesso, dovrebbe aspettare comunque un anno prima di poter essere suonato dal vivo ed in qualche modo vissuto pienamente anche dai fan. In un anno di attesa quelle stesse canzoni diventerebbero in un certo senso vecchie e le persone non avrebbero più così tanto interesse nell'ascoltarle dal vivo. Non vogliono che il frutto di 3 anni di lavoro sia un disco che finirà nel dimenticatoio, come è successo ad alcuni dischi usciti in questo 2020 che sembrano però già "vecchi".
"Anche noi vogliamo essere entusiasti, non vogliamo ritrovarci in quarantena e poi un anno dopo 'Ehi, ti ricordi quel vecchio disco? Suoniamolo!'"

Ultimo ma non meno importante a proposito di A7X8, conferma che non avrà nulla a che fare con The Stage, che sarà (come sempre) diverso da tutti i dischi precedenti e che è "sopra le righe, molto eclettico e selvaggio".

Riguardo all'anno ormai giunto a termine ci racconta che per lui è stato un buon anno visto il tantissimo tempo che ha potuto passare con la sua famiglia ed i suoi figli. Racconta che ha cercato di rimanere positivo anche durante i vari lockdown, che ha avuto modo di far riposare ancora la sua voce e ha iniziato ad allenarsi a cantare 6 ore al giorno, che ha letto molti libri ed ascoltato podcast nel tanto tempo libero. Questo tempo passato con i suoi figli, ormai due anni interi, lo hanno aiutato dal punto di vista umano a cambiare prospettiva e capire cosa è realmente importante nella vita e come gestire meglio i tour negli anni a venire per mettere sempre la famiglia al primo posto.

Cita la sua posizione sul Black Lives Matters spiegando che ha membri della sua stessa famiglia che ne fanno parte e non poteva rimanere a guardare senza prendere la parola e ha voluto prima chiedere il permesso al resto della band visto che non tutti hanno gli stessi punti di vista. Afferma anche di sentirsi speranzoso dopo queste elezioni americane e che tutta la popolazione dovrebbe lavorare insieme per risolvere alcuni problemi seri come la globalizzazione, la povertà o il riscaldamento globale: insomma il nostro Matt sembra un uomo che sta bene, che si è ricaricato in questo 2020 e ha cercato di prendere il lato positivo di un anno buio.



Ecco la traduzione completa fatta da Camilla:


M. Shadows degli Avenged Sevenfold: "Bisogna prendere una posizione e stare dalla parte giusta della storia”

Nella sua intervista "My Year 2020", M. Shadows si apre sul movimento Black Lives Matter, sulle lezioni che ha imparato quest'anno e su come il nuovo album degli Avenged Sevenfold stia prendendo forma (spoiler: "non somiglia a niente di quello che abbiamo fatto finora")...

Contrariamente a molte band e artisti che quest'anno non hanno avuto fortuna, il 2020 non ha influenzato particolarmente i piani degli Avenged Sevenfold. È da un po' che i metallari di Huntington Beach stanno lavorando al seguito del disco del 2016, The Stage, ma ultimamente lo fanno in maniera un po' casuale: "Diciamo che lo facciamo quando possiamo", minimizza tranquillamente il frontman M. Shadows a Kerrang!, spiegando come non ci sia fretta di finire del materiale che è già a posto.
Ciononostante, il quintetto – completato dai chitarristi Synyster Gates e Zacky Vengeance, dal bassista Johnny Christ e dal batterista Brooks Wackerman – non ha fatto perdere del tutto le sue tracce negli ultimi 12 mesi. Quando il coronavirus si è diffuso, hanno regalato merch gratuitamente ai fan per incentivare la quarantena, hanno rilasciato per la prima volta in formato digitale il pacchetto DVD/CD del 2008 Live In The LBC & Diamonds In The Rough – oltre ad altre cinque tracce aggiuntive. E cosa ancora più importante, quest'estate il loro cantante ha preso posizione e mostrato il suo supporto a favore del movimento Black Lives Matter, scrivendo delle parole toccanti su come dovrebbe comportarsi la comunità rock e metal in questo periodo difficile.
Qui, un M. Shadows estremamente ottimista, riflette sul suo 2020 e ci da qualche indizio su cosa aspettarci dagli A7X quando finalmente arriverà il momento giusto...

Come è stato il tuo anno – la tua famiglia e i tuoi amici sono riusciti a rimanere al sicuro e in salute?
"Sì, sai, credo che quest'anno sia stato grandioso – ho passato tantissimo tempo con la mia famiglia, i miei figli e la band. Alcuni nostri amici hanno preso il coronavirus e ad alcuni è andate peggio che ad altri, ma non ci sono stati morti o situazioni troppo gravi. Le persone se lo prendono, poi si ammalano e stanno in quarantena – sono sicuro che sia così anche per tutti gli altri, succede per caso".

A livello personale, come descriveresti questo 2020?
"Per me è stato positivo, sebbene sia iniziato con la perdita del mio idolo, Kobe Bryant; è morto in un incidente in elicottero ed è stato assurdo. E poi c'è stato il coronavirus e le quarantene. Ma ho cercato di rimanere positivo e di essere grato per ogni giorno. I bambini non andavano a scuola e per quanto possa essere assurdo collegarsi su Zoom con gli insegnanti e tutto il resto, è stato molto positivo perché abbiamo passato tanto tempo insieme. Quando sei abituato a stare in viaggio e nelle camere degli hotel e i bambini vanno a scuola non riesci a vederli spesso, quindi sono stato molto felice di trascorrere con loro gli ultimi due anni. Quindi per me è stato positivo".

Il fatto che quest'anno tu sia diventato un padre e uomo di casa a tempo pieno ti ha insegnato qualcosa?
"Sì – anche se non so se si può riassumere in breve! Seriamente, sono molto grato di aver avuto tutto questo tempo, ma mi ha fatto anche capire che la questione della band non è poi così importante; ciò che conta è la famiglia. Essere costretto a rimanere a casa è stato un bene per tutti noi perché ci ha permesso di pensare a come in futuro prenoteremo i tour, per quanto tempo staremo via, come potremo coinvolgere la famiglia... Credo che ci abbia fatto bene da un punto di vista umano organizzare le cose nella prospettiva di ciò che è realmente importante".

Come ti fa sentire l'idea del mondo che interrompe le sue attività nel modo in cui è successo?
"Beh, credo che in America in particolare avremmo potuto fare di meglio! La realtà è che se avessimo operato meglio prima ora saremmo in una posizione migliore. È solo sfortuna, ma ci sono diverse visioni politiche e ideologie differenti e per me si tratta solo di ascoltare gli scienziati e fare ciò che si deve: indossare una mascherina e dare il meglio con ciò che si ha".

Tornando all'inizio del 2020, è sfumato qualche programma degli Avenged Sevenfold?
"Non c'era niente in programma! C'era stato offerto di fare delle cose che comunque non avremmo fatto, quindi per noi è stato un bene perché non avremmo fatto nulla comunque. Semplicemente non ce la sentivamo; vogliamo solo lavorare al disco e poi quando sarà pronto faremo dei concerti. A questo punto l'album non è ancora finito, quindi non ci sono grandi novità nel nostro mondo! Passiamo tanto tempo insieme e stiamo lavorando su del materiale e quando sarà tutto pronto chiameremo un po' di gente e diremo 'Ehi, facciamo un po' concerti'".

Quest'anno hai cercato di essere particolarmente creativo o è stato più un fare le cose quando te lo sentivi?
"Sai, abbiamo sempre fatto le cose quando ce lo sentivamo. Per un po' abbiamo scritto un disco e la maggior parte era già stata scritta. Ma poi abbiamo preso una pausa, e dopo eravamo tipo 'Ehi, questa settimana riuniamoci un paio di giorni', anziché cinque o sei. Abbiamo iniziato a smettere di pianificare. Poi abbiamo registrato in modo molto casuale – come ho detto – e siamo ancora nel bel mezzo del processo: ci sono ancora molte cose che non possiamo fare. Stiamo ancora cercando di mettere insieme le sezioni di archi, il nostro mixer è piuttosto vecchio e so che non vogliono che viaggi in questo momento a causa del COVID, quindi anche se fosse tutto pronto non potremmo mixarlo. Per cui al momento non ce ne preoccupiamo, sai? È un po', 'Lo facciamo quando possiamo'. Ma al momento non possiamo (ride)".

Come band avete rilasciato un comunicato riguardo al non voler pubblicare un album finché non sarà di nuovo possibile andare in tour. È stata una decisione unanime o c'era qualcuno che voleva velocizzare le cose e far uscire l'album mentre le persone sono sedute a casa?
"No, nessuno vuole rilasciare il disco finché non potremo portarlo in giro. La realtà è – e nessuno vuole sentirla – che oggi e in questo momento storico, ci vuole troppo tempo per fare del rock'n'roll: sai, ci voglio tre anni per realizzare un disco. E se rilasciassimo l'album per poi ritrovarci in quarantena per un altro anno, per quanto le persone non vogliano crederci, a nessuno importerà niente di un album uscito un anno prima al momento di andare in tour. E se ci serviranno due o tre anni per scrivere un disco, non lo rilasceremo finché non potremo suonarlo dal vivo. Sappiamo che quando torneranno i tour non ci sarà da attendere. Lo si può vedere tutti i giorni – se dai un'occhiata su iTunes o Spotify ti rendi conto di quanto le cose cambiano velocemente, basta una settimana per passare alla cosa successiva e alla successiva ancora. Immagina di pubblicare un disco ad agosto e poi non poterlo portare in tour fino all'agosto successivo, la gente non vorrà ascoltarlo, non gli importerà; penseranno tutti 'Poi che altro c'è?' Una volta che il disco dei Gojira, o il nuovo album dei Metallica, o quello dei Megadeth saranno usciti, a nessuno importerà di quello che era uscito l'anno prima. Il nostro punto è: se ci metteremo tre anni per realizzare un disco, ci assicureremo di poterlo suonare dal vivo e che la gente ne sia entusiasta".

Ci sono stati alcuni album veramente belli quest'anno che sono stati dimenticati abbastanza velocemente: poiché facciamo tutti le stesse cose ogni giorno, non necessariamente assorbiamo pienamente tutto, e quindi si passa subito a un'altra cosa.
"Assolutamente. Abbiamo molti amici che hanno rilasciato degli album pensando 'Beh, vogliamo che arrivi ai fan perché è un periodo difficile', ma bisogna pensare anche in altri termini: se i fan non possono ascoltarlo dal vivo e non possono uscire e interagire in modo importante... come band, immagino, sia una scelta personale. Ci sono altri motivi, anche noi vogliamo essere entusiasti, non vogliamo ritrovarci in quarantena e poi un anno dopo 'Ehi, ti ricordi quel vecchio disco? Suoniamolo!'"

Hai menzionato una sezione di archi che non è ancora stata registrata. Ciò significa che state seguendo la scia di The Stage o c'è del gran materiale in lavorazione?
"Beh, abbiamo avuto gli archi in ogni disco, ma il sound del [nuovo] disco non c'entra niente con The Stage – va in una direzione completamente diversa ed è diverso da tutto ciò che abbiamo fatto prima. Questo è tutto quello che dirò a riguardo: è sopra le righe, molto eclettico e selvaggio!"

C'è qualcosa che avresti voluto fare di più quest'anno?
"Non per me personalmente. Venivo da un problema alle corde vocali, quindi ho avuto modo di fare tutto ciò di cui avevo bisogno in termini di lavoro e di avere questo anno extra che mi ha portato grandi benefici. Mi dispiace solo per i miei figli, per loro niente scuola, campeggio o sport... è di questo che mi importa davvero. Per quanto riguarda me, ho 39 anni, ho fatto tantissime cose – non mi preoccupa rilassarmi a casa per un anno!"

Quindi non hai cucinato il banana bread o imparato a fare qualcosa di simile?
"No, no! Onestamente, ho cantato e continuo a cantare circa sei ore al giorno; due ore la mattina, due ore il pomeriggio e due ore la sera, canto tantissimo. Sto cercando di perfezionarmi per evitare di ricadere in vecchie abitudini e proteggere la mia voce. È stato molto importante per me. Il resto del tempo l'ho riempito con tantissimi podcast, tantissimi libri – non ho imparato una nuova lingua o roba simile, ma probabilmente dovrei... ora mi stai facendo sentire peggio (ride). All'inizio, quando la quarantena era appena iniziata, ho pensato 'Farò un sacco di cose e sarà grandioso!' ma dopo un paio di settimane ero tipo 'Nah, giocherò ai videogiochi e mi rilasserò!'"

Chi è il tuo più grande eroe del 2020?
"Beh, il mio più grande eroe l'ho perso, era Kobe, ma credo che LeBron James sia molto figo; mi piace il fatto che sia socialmente molto attivo e tanto coinvolto nella sua causa. E non solo perché ha vinto il campionato per i Lakers! Ma ancora di più perché a livello sociale si mette tantissimo in gioco e da voce a ciò in cui crede e questo penso che sia incredibile. E inoltre, in generale, direi che anche tutti gli insegnanti delle scuole sono eroi – gli insegnanti dei miei figli sono passati tutti a Zoom e stanno cercando di insegnare ai bambini e di continuare a portare positività ai nostri giovani... Voglio dire, sono incredibili, anche perché so che per loro è avvilente".

Quest'anno hai espresso le tue convinzioni in un articolo sul movimento Black Lives Matter. Come è stato per te?
"È stato bello. Quando ci siamo messi insieme eravamo una band molto ostile. Sono molto amico di Fat Mike ora e spesso ci ridiamo sopra insieme, ma noi eravamo gli anti-NOFX – loro volevano spronare i ragazzini ad andare a votare, e noi eravamo tipo 'Perché cercate di convincere i sedicenni che vengono al Warped Tour ad andare a votare? Fanculo!' Eravamo davvero ostili, ora ce ne rendiamo conto. Nella band ci sono ancora persone con opinioni differenti, ma non potrei mai starmene seduto a guardare tutto che va in rovina, specialmente quando la gente pensa a noi come una band di destra – cosa che non siamo, e questo mi farebbe diventare matto, non riuscirei a dormire la notte. Molti dei miei amici e anche membri della mia famiglia sono di razze differenti e mi accorgo di come vengono trattati, quindi dovevo dire qualcosa. Ho avuto il permesso dalla band e ho detto 'Ragazzi sapete, devo scrivere questo'. Ed erano tutti d'accordo. Bisogna prendere una posizione e stare dal lato giusto della storia, e per me significava: 'Dovrebbe importare a tutti perché siamo tutti umani’. Ecco perché ho deciso di scrivere quell'articolo. Credo che quel giorno abbiamo perso un gran numero di follower su Instagram, è stato abbastanza divertente vedere quanto è pazzo il mondo, vero? Le persone ti cancellano solo perché dici 'Black Lives Matter', è esilarante. Credevo fosse interessante e in effetti è stato bello sentirsi dalla parte giusta della storia".

Andando verso il 2021 – e in particolare dopo le elezioni americane – ti senti speranzoso verso il futuro?
"Mi sento benissimo! Come pianeta abbiamo moltissimo su cui lavorare e ci sono moltissimi dibattiti in merito, ma la realtà è che dobbiamo lavorare su tutto insieme – dalla globalizzazione alla povertà e al riscaldamento globale. Questi sono problemi mondiali su cui dobbiamo lavorare. Sono felice che come paese inizieremo a farlo presto, spero, vedremo cosa succederà. Ognuno di noi deve fare la sua parte e l'America è molto divisa al momento: non puoi parlare a tutti di tutto. C'è una divisione politica assurda, sai? Del tipo 'Oh, stai indossando una mascherina? Sei una pecora'. 'Oh, stai facendo questo? Sei quello'. È una follia. È un periodo difficile, certo, ma speriamo di riuscire a rimettere insieme i pezzi. Mi sento bene – immagino di essere una persona positiva!"


Avenged Sevenfold’s M. Shadows: ​“You want to put your stake in the ground and be on the right side of history”
In his My Year 2020 interview, M. Shadows opens up about the Black Lives Matter movement, the lessons he learned this year, and how the new Avenged Sevenfold album is shaping up (spoiler: it’s ​“nothing like anything we’ve done”)…

Unlike so many unfortunate bands and artists this year, 2020 didn’t affect Avenged Sevenfold​’s plans all that much. The Huntington Beach metallers have been working on the follow-up to 2016’s The Stage for some time now, but on a fairly casual basis lately: ​“It’s like, ​‘When we can, we can,’” frontman M. Shadows shrugs calmly to Kerrang! today, explaining how there was no scramble to finish the material that was already in place.

Nevertheless, the quintet – completed by guitarists Synyster Gates and Zacky Vengeance, bassist Johnny Christ and drummer Brooks Wackerman – didn’t drop off the grid entirely over the past 12 months. They gave away free merch to fans as an incentive to quarantine when coronavirus hit, and also released awesome 2008 DVD/CD package, Live In The LBC & Diamonds In The Rough, digitally for the first time – along with five additional tracks. Most importantly, though, their vocalist took a stand in the summer and showed his support for the Black Lives Matter movement, writing a moving piece about what the rock and metal community should be doing in these strange and testing times.

Here, an extremely optimistic M. Shadows reflects on his 2020, and hints at what’s to come from A7X when the time is finally right…

How has your year been – have your family and friends managed to stay safe and healthy?
​“Yeah, you know, the year I think has been great – I’ve been hanging out with family a lot, hanging out with the kids, hanging out with the band. We’ve had quite a few friends get coronavirus, and some of it’s been worse than others, but no deaths or anything too serious. People get it, then they get sick and quarantine – so I’m sure it’s just like for everybody else, it’s just random.”

On a personal level, how would you describe your 2020?
​“It’s been positive for me, although the year started off losing my idol, Kobe Bryant; he died in a helicopter crash, and that was crazy. And then there was coronavirus and the lockdowns. But I’ve just been trying to stay positive, and be thankful for each day. The kids didn’t have school, and as insane as that was with being on Zoom calls with teachers and everything, it was actually really positive because we got to hang out a lot. Usually if you’re on the road and in hotel rooms and the kids are at school you don’t get to see them, so I’ve just been really grateful to get to spend the last couple of years with them. So for me, it’s been positive.”

Has basically becoming a full-time dad and family man this year taught you anything?
​“It has – although I don’t know if it’s anything in a quick soundbite! Really, it’s just made me grateful that I have the time, but it’s also made me realise that the band thing isn’t that important; it’s all about your family. Being forced to stay at home was actually really good for all of us because moving forwards it’s going to make us think about how we book tours, how long we’re going to be gone, how we’re going to incorporate the family… I think that’s been really good for us just on a human level to put things in perspective about what’s important.”

Download 2018 Avenged Chris Casey
How did you feel about the idea of the world shutting down in the way it did?
​“Well, I think in America especially we should have done a better job! The reality is that if we had done a better job earlier on then we might be in a better position now. It’s just unfortunate, but there’s different political views, and different ideologies, and for me it’s really [all about] just listening to the scientists and doing what you have to do: wearing a mask, and doing the best with what we’ve got.”

Going back to the start of 2020, was there a plan in place for Avenged that had to be ripped up?
​“There was no itinerary! We had offers to do things that we weren’t going to do, so this has been good for us because we weren’t going to do anything anyway. We just weren’t feeling it; we were going to just work on the record, and then when the record’s done we’ll do shows. At this point the record’s still not done, so there’s really not that much going on in our world! We hang out a lot and we’re working on stuff, and when that gets done we’ll call some people and say, ​‘Hey, let’s do some shows.’”

Did you throw yourself into being creative this year, or was it more about doing things as and when it felt good?
​“You know, it’s always been about when it feels good. We’ve been writing a record for a while, and most of it was already written. But then we kinda took a break on it, and then it would be like, ​‘Hey, let’s get together two days this week,’ instead of five or six. It just started getting more casual. Then we recorded really casually, and – like I said – we’re still in the middle of it: we still have all these things that we can’t do. We’re still trying to get string sections together, and our mixer is older and I know that they don’t want him to travel right now because of COVID, so even if we got it done right now, we couldn’t get it mixed. So we’re just not worrying about it, you know? It’s like, ​‘When we can, we can.’ But right now, we can’t (laughs).”

Download 2018 A7 X Shadows Chris Casey
You put out a band statement about not wanting to release an album until touring was back. Was that a unanimous decision, or were any of you of the mind to speed things up and get an album out while people are sat at home?
​“No, no-one wants to put out the record if we can’t tour it. The reality is – and no-one wants to hear this – in this day and age, rock’n’roll just takes too long to make: you know, it’s going to be a three-year record to make. And if we put that record out and then we’re locked down for another year, as much as people don’t want to believe this, they are not going to give a shit about a record that came out a year prior when it’s time to tour. And so if it’s going to take us two or three years to write a record, we’re not going to put it out if we can’t go play it live. We know the anticipation won’t be there when the tours come around. You see it every day – if you look at iTunes or Spotify and see how quickly it all turns over, it’s just weekly onto the next thing and onto the next thing again. If you just imagine putting out a record in August, and then you’re not touring until next August, people don’t want to hear this but they’re not going to care; they’re going to be like, ​‘What’s next?’ Once the Gojira record, or the new Metallica record, or the new Megadeth record comes out, they’re not going to care about what came out the year prior. Our whole thing is: if it’s going to take us three years to do a record, we’re going to make sure we can play it live and people are going to be excited about it.”

There have been some amazing albums this year that have likely been forgotten about quite quickly: as we’re all doing the same thing each day, you’re not necessarily absorbing everything fully, and then you just move on to the next thing.
​“Totally. We have a lot of friends who have released records and they’re like, ​‘Well, we want to get it to the fans because it’s a tough time,’ but you have to think about it in terms of: if the fans can’t see it live, and they can’t go out and interact in a way that feels important… it’s just a personal choice, I guess, as a band. There’s other reasons, but we just want to be excited about it, and we don’t want to be in quarantine and then a year later it’s like, ​‘Hey, remember that old record? Let’s go play it!’”

You mentioned string sections that haven’t been done yet. Does that imply that things are going along the lines of The Stage, and there’s some quite grand material in the works?
​“Well, we’ve had strings on every record, but the [new] record sounds nothing like The Stage – it’s a completely new direction, and it sounds nothing like anything we’ve done. That’s all I’ll say about it: it’s over the top, and it’s very eclectic and wild!”

Is there anything you wish you could have done more of this year?
​“Not for me personally. I was coming off a vocal injury, so I was able to do everything that I need to do in terms of work, and having this extra year has actually been really beneficial. The only thing I feel bad for is just the kids, with no school, camps, no sports… that’s really what I care about. For me, I’m 39 years old, I’ve done a lot – I can chill at home for a year, I’m not worried about it!”

So was there no baking banana bread or learning new skills like that?
​“No, no! Honestly, I was and I still am singing about six hours a day; I do two hours in the morning, two in the day and then two at night, so that’s a lot of singing. I’ve been really trying to hone in on making sure I don’t fall into old habits to protect my voice. That’s been important to me. And then everything else has just been a lot of podcasts, a lot of books – I’ve not been learning a new language or anything, but I probably should have… now you’re making me feel bad (laughs). At first when quarantine happened I was like, ​‘I’m gonna do all this stuff and it’s going to be amazing!’ but after a couple of weeks it was like, ​‘Nah, I’m just going to play video games and chill!’”

Who is your biggest hero of 2020?
​“Well, I lost my biggest hero, who was Kobe, but I think LeBron James has been pretty cool; I like that he has been very socially active, and he’s really dug into his cause. And not only that but he won a championship for the Lakers! But more than that, on just a social level, he’s really put himself out there and voiced his side of what he believes in, and I think that’s been really cool. And, also, this is very vague, but I would say all the school teachers [are heroes, too] – my kids’ teachers have all switched over to Zoom, and are trying to teach kids and continuing to bring our youth up into something positive… I mean, they’re incredible, because I know it’s miserable for them.”

Avenged Sevenfold Promo 2019
You voiced your beliefs this year in an op-ed piece about Black Lives Matter. What was that like for you?
​“It was good. We were very antagonistic when we were coming up as a band. I’m really good friends with Fat Mike now and we always laugh about it, but we were like the anti-NOFX message – they would go out there and try to get kids to vote, and we’d be like, ​‘Why are you trying to get 16-year-olds on Warped Tour to vote? Fuck this!’ We were just very antagonistic, and we realise that now. We still have people in the band that have differing opinions, but I couldn’t sit there and watch that all go down, especially when people think of us as like a right-wing band – we’re not, and that would drive me nuts under my skin, and at night I couldn’t sleep with that. So many of my friends and even family members are of different races, and I see how they get treated, and I just had to say something. I got permission from the band and said, ​‘You know, I’ve got to write this, guys.’ And they were totally cool with it. You want to put your stake in the ground and be on the right side of history, and to me it was like: ​‘We should care about this because we’re all humans.’ And that’s why I really wanted to put that out there. I think we lost a massive amount of Instagram followers that day, which was pretty funny to see how crazy the world is, right? Just by saying ​‘Black Lives Matter’ people will cancel you, and that’s hilarious. But I thought it was interesting, and it was good to be what I feel is on the right side of history.”

Going into 2021 – and especially after the U.S. election – are you feeling hopeful about the future?
​“I feel great! As a planet we have so much to work on, and there’s debates on all of this stuff but the reality is we have to work on everything together – from globalism to poverty to global warming. These are world problems that we have to work out. I’m happy that as a country we’re going to be there soon I hope, and we’ll see what happens. We all have to do our part, and in America it’s just so divided right now: you can’t even talk to anyone about anything. There’s a political divide that’s just insane, you know? Like, ​‘Oh, you’re wearing a mask? You’re a sheep.’ ​‘Oh, you’re doing this? You’re that.’ It’s crazy. It’s a difficult time, for sure, but hopefully we can pull together. I feel good – I’m a hopeful person, I guess!”
 
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view post Posted on 6/7/2021, 16:35

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La redazione della rivista Kerrang ha stilato una lista dei 10 migliori album metal del ventunesimo secolo. Nella classifica troviamo gli Avenged Sevenfold con Waking the Fallen, rilasciato nel 2003 per la Hopeless Records.

Huntington Beach bad-boys Avenged Sevenfold had already made something of a name for themselves with the serrated gothic metalcore of 2001 debut Sounding The Seventh Trumpet, but where that album was initially put out through Belgian indie Good Life Recordings, we’ve gone with their first album with Californian alt. label Hopeless. Somewhat at odds with the emo/pop-punk focus of Hopeless’ roster, Waking The Fallen remains arguably A7X’s heaviest, most angular offering, featuring M. Shadows’ guttural vocals (before adopting a cleaner style from 2005’s City Of Evil onwards) lighting up all-time bangers Chapter Four and Unholy Confessions.

Traduzione: Gli Avenged Sevenfold, i cattivi ragazzi di Huntington Beach, si erano già fatti un nome con il serrato metalcore e gotico debutto del 2001 Sounding The Seventh Trumpet, ma se quell' album è stato inizialmente rilasciato tramite l'indie belga Good Life Recordings, siamo andati oltre con il loro primo (e anche unico) album con l'etichetta californiana alternativa Hopeless. Un pò in contrasto con il focus emo/pop-punk del roster Hopeless, Waking the Fallen rimane probabilmente l'offerta più pesante e spigolosa degli A7X, con il cantato gutturale di M. Shadows (prima di adottare uno stile più pulito da City of Evil del 2005 in poi) che accende le sempre esplosive Chapter Four e Unholy Confessions.

Trovate la lista completa qui

Mario
 
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view post Posted on 17/5/2023, 17:22
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Matt e Brian sono stati raggiunti per una intervista in esclusiva mondiale con Kerrang! per parlare del nuovo album in uscita tra qualche settimana, Life is but a Dream.

Per voi un piccolo recap, ma se volete leggere l'intervista in lingua originale la trovate qui.

- Entrambi si ritengono entusiasti, ma Brian rivela di essere incredibilmente distrutto da un'impresa creativa particolarmente brutale, e che stanno ancora sistemando delle cose per quando lo suoneranno live.

- Matt ha attraversato una "profonda crisi esistenziale" proprio prima della pandemia.

- The Stage parlava di intelligenza artificiale e Big Bang, mentre Life is but a Dream riflette dell'intera esperienza umana, e si può considerare una estensione dell'album precedente, con molta sperimentazione.

- Ci sarà un brano strumentale di circa 4 minuti, in cui Brian mostra le sue doti musicali con il piano. Per registrarlo, il produttore Joe Baressi è dovuto andare a casa di Brian e montare uno studio.
Ecco cosa dice Matt a riguardo: "Brian l'ha scritto su MIDI - su un programma - per la nascita del mio primo figlio, quindi è stato 10 anni fa, quasi 11 anni fa, e l'ho adorato. Lo ascolterei – la versione MIDI – tutte le sere in cuffia. E con questo disco così pesante ed emozionante, alla fine stavo immaginando The Shining, dove Jack Nicholson è al bar e sta parlando con le persone che erano state lì prima di lui e sono tutte morte. Stavo pensando a quella scena ea questo semplice pianoforte: solo pianoforte grezzo e spoglio. E l'ho convinto che doveva essere alla fine del disco."

- Sulla canzone Cosmic Matt ammette: "Non è nemmeno la mia migliore performance vocale. Ma sembra reale. Penso che sia un aspetto importante nel fare cose come questa. È una filosofia completamente diversa dalle nostre vecchie, vecchie, vecchie cose che dovevano essere perfette e potenti, o qualsiasi altra cosa.

- Dal punto di vista dei testi si attraversa teatralmente la vita di una persona a una velocità vertiginosa. "Siamo passati tutti attraverso tutte queste cose, e mostra quanto velocemente accada. È come se un giorno sbattessi le palpebre e avessi 80 anni sul letto di morte, e dicessi, ‘Bene, come cazzo è successo? Ho fatto qualcuna delle cose che volevo?'”, dice Matt.

- "L'intero concetto di Mattel mi è venuto in mente mentre prendevo un po' di funghi e portavo a spasso il mio cane per strada, e ho notato che ora tutti hanno l'erba finta", ricorda. “Non so se sia normale nel resto del mondo, ma nel sud della California tutti hanno erba finta per conservare l'acqua. Le case sembrano perfette, e le persone fuori sono molto Truman Show – dico, ‘Questa fottuta merda… non è possibile che sia reale!’"
 
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view post Posted on 7/6/2023, 15:32

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Intervistato durante il Nick Nocturnal Podcast (ve ne avevamo parlato qui) Matt ha lanciato una bomba. Veniamo a sapere dal frontman infatti, che la band era quasi riuscita a ingaggiare il leggendario Lionel Richie per cantare il bridge di Beautiful Morning successivamente registrato da Brian (It’s a beautiful morning / It’s a beautiful day / Everybody is smiling in a beautiful way)

“We were talking to Lionel Richie about doing the vocal part there… forever!” reveals Shadows (as transcribed by Kerrang!). “And at the end of the day he got too busy with America’s Got Talent or whatever, but he was gonna sing that, ‘It’s a beautiful morning / It’s a beautiful day.’ It would have been so good, and everyone would have been like, ‘What?!’”

Traduzione: 'Stavamo parlando con Lionel Richie sul fare la parte vocale la... per sempre.' rivela Shadows. "E alla fine del giorno lui era troppo impegnato con America' s Got Talent o qualunque cosa, ma lui stava per cantare questo 'It's a beautiful morning / It's a beautiful day'. Sarebbe stato così buono, e tutti sarebbero stati tipo, "Cosa?"'
 
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