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A7X su KERRANG!, (copertine, articoli, scan e poster)

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Marioa7x
view post Posted on 21/5/2020, 17:51 by: Marioa7x

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Il sito della rivista musicale Kerrang ha stilato una raccolta di otto canzoni fra le meno conosciute della band, ma a cui tutti dovrebbero conceder almeno un ascolto. Le canzoni sono le seguenti:
4:00 am
Anche a distanza di un decennio, è difficile immaginare i membri degli Avenged Sevenfold ascoltare 4:00 am e pensare, “No, non è abbastanza buona per metterla su Nightmare; facciamola diventare un B-sides di uno dei singoli”. Nel 2020 la canzone sta raccogliendo più consensi grazie alla sua inclusione nella riedizione digitale dell’ album compilation Diamonds in the Rough della band, ma ancora: Perché la gente non parla di quanto sia grandiosa 4:00 am? Dal ritmo fragoroso all’assolo tipicamente bombastico di Synyster Gates al coro da cantare assieme a squarciagola di M. Shadwos, è fondamentalmente un classico degli Avenged Sevenfold… senza essere attualmente considerato un classico degli Avenged Sevenfold
Sunny Disposition
Quei corni! Quel frenetico assolo di chitarra! Le avvicenti liriche di M. Shadows sulla guerra nucleare (Dear radiation my sweet friend…) In un album che mostra perfettamente le esilaranti tendenze sperimentali degli Avenged Sevenfold, Sunny Disposition si distingue per essere ambiziosa e complessa e assurdamente orecchiabile e vivace allo stesso tempo. E l’higllight assoluto? No-one likes chip wiiiiiiiine!
Fiction
Anche senza conoscere il passato della band, Fiction è una delle canzoni più belle e potenti degli Avenged Sevenfold. Messa nel contesto però, il suo impatto è molto più incisivo. Scritta solamente tre giorni prima della sua morte, Fiction è l’ultima canzone del tanto compianto The Rev con il suo ultimo testo che dice “So che troverete la vostra strada quandò non sarò con voi”. Come dirà in seguito M. Shadows a Kerrang: “è come se lui sapesse che non sarebbe rimasto cono noi molto più a lungo”
Eternal Rest
Il punto intermedio del rivoluzionario album Waking the Fallen degli Avenged Sevenfold passa per Eternal Rest, una corsa infernale. Dalla sua sbalorditiva veloce introduzione passa a quelle grandiose armonie gotiche che la concludono, è una canzone che inizia e finisce in un modo che semplicemente non vedi arrivare, unendo riff in stile Pantera alle stridenti parti vocali di The Rev lunga la strada. In qualche modo, tutto funziona incredibilmente bene.
Brompton cocktail
Non sorprende affatto che il self-titled Avenged Sevenfold vinse nel 2008 il Kerrang! Award come miglior album. Ha semplicemente così. Tante. Grandi. Canzoni. Sanguinanti. E i singoli sono incredibili, certo, ma come sempre, sono le inclinazioni non convenzionali a brillare maggiormente. Caso in questione Brompton Cocktail. Prende il nome da una miscela di morfina, cocaina e eroina, e si apre con il lamentoso: “Doc I’m dying/I’m feeling compromised…” di Matt su drammatici arrangiamenti di corde, ma è con il coro enfatico –I’m not running away, been fighting this so long”- e con i fragorosi riff che l’adrenalina sale molto di più rispetto a quanto il suo argomento morboso suggerisca.
Planets
Hail to the King è stato veramente un album colossale per gli Avenged Sevenfold, con il suo ciclo di tour che alla fine ha concesso il meritevole status di headliner del Download Festival alla ban. Ed è semplice vedere perchè: la tile track, l’opener Shepherd of Fire, e la “metallichesca” This Means War hanno più che dimostrato che i metallari sono diventati troppo grandi risppetto ai loro umili inizi, e ora solo le più grandi arene possono contenerli. In tutto questo, comunque, la traccia numero nove dell’ album Planets sembra essersi un po’ persa - che è ironico se consideriamo il suo enorme argomento galattico. Descrivendola a Kerrang, M. Shadows l’ ha definita come “ una cosa tipicamente alla Darth Vader - è come la Marcia Imperiale con i corni in un puro attacco metal”. La Forza è forte in questa, è sicuro.
Strenght of the World
Eliminando completamente il metalcore dal terzo album, gli Avenged sevenfold incanalarono i loro eroi dell’ heavy metal come Iron Maiden e Guns ‘n Roses su City of Evil, dimostrando un nuovo senso di accessibilità pur continuando a imprimere il loro marchio personale. E l’esempio perfetto è Strenght of the World dai riflessi del selvaggio west, che porta gli ascoltatori in un epico viaggio attraverso i suoi toruosi nove minuti. E non è nemmeno solo all’interno della musica - è una storia teatrale di vendetta di qualcuno a cui hanno assassinato la famiglia (‘But now I leave your side to avenge my family’s pride/I’ve seen my family fade away, you’ve taken my whole life’). Cinematica in ogni senso.
Crossroads
Un'altra banger degli Avenged Sevenfold che ti fa chiedere, “Huh, perché non l’hanno inclusa in album vero?”. Invece di trovare la sua strada nella scaletta del self-titled del 2007, crossroads è finita su Diamond in the Rough dell’anno successivo, ed è apparentemente scivolata attraverso le fessure. Questo, nonostante il fatto che sviluppi un urlo congiunto tra M. Shadows e The Rev al terzo minuto e venti secondi che ti farà venire voglia di correre attraverso un muro… in senso buono.

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