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Posts written by nausevenfold

view post Posted: 13/2/2018, 15:44 Foto ringraziamenti della band tour 2018 - Live
Winnipeg 12-02-18



CITAZIONE
It was one rowdy night in Winnipeg. @chrisjerichofozzy was right about you guys! It was great to be back, thank you! #thestageworldtour #avengedsevenfold 📷:@rafacore
view post Posted: 12/2/2018, 21:16 Ned-Rock 108 intervista Brian - Interviste & articoli dedicati
Continuano le interviste pre-show al nostro chitarrista Brian, infatti questa si tratta di una bella chiacchierata che anticipa lo show al Cedar Rapids del 9 febbraio. Si parla del tour quasi tutto sold out dei ragazzi in America, arrivando al discorso della decisione collettiva delle cover presenti nella versione Deluxe di The Stage. Poi la situazione prende una piega molto divertente, si discute di quale fosse la pizza preferita di Brian e dato il discorso quest'ultimo tira fuori la perla "A Little Pizza of Heaven". Inoltre Syn ci propone una piccola combo degli scherzi che vedono come vittima Johnny, confermando che anche lui a sua volta si vendica delle marachelle ricevute. Ultima tematica seria dell'intervista, è stata la Synyster Gates School, di cui Brian ne parla orgogliosamente spronando soprattutto i chitarristi ad iscriversi.



Ringraziamo Camilla per aver tradotto l'intervista:

NED: Ehi, sono Ned di Iowa's Pure Rock e sono qui a Cedar Rapids per il grande concerto sold out di stasera: Bullet For My Valentine, Breaking Benjamin e, ovviamente, i leggendari Avenged Sevenfold. Tutti insieme, qui, stasera. Non so quante volte devo dire sold out, ma lo dirò di nuovo: sold out!

SYN: Sold out!

NED: Io ovviamente non vedo l'ora e ho qui uno dei miei chitarristi preferiti di tutti i tempi, Synyster Gates degli Avenged Sevenfold.

SYN: Grazie, grazie, è fantastico essere qui.

NED: Già, state facendo sold out un po' ovunque, come sta andando il tour?

SYN: Fin'ora è stato incredibile ed è passato velocemente, un attimo prima ne stavamo parlando e l'attimo dopo lo abbiamo iniziato. È stato anche un tour molto lungo e mi sento fortunato ad esserci ancora dentro e a poterne godere anche con lo show sold out di stasera. Le date non sono tutte sold out e non è detto che lo saranno, ma questa lo è, e quando succede diventano concerti davvero speciali e noi lo apprezziamo moltissimo. Quindi grazie per il supporto.

NED: Beh, siete gli Avenged Sevenfold, abbiamo fatto di tutto per avervi qui, "We wish you were here", per citare la cover dei Pink Floyd. A proposito, sono curioso di sapere come è finita nella versione deluxe di The Stage che avete da poco rilasciato. Perché avete scelto proprio questo pezzo?

SYN: Ognuno di noi ne ha scelto uno e Shadows in particolare ha voluto fare questo. Nello scegliere i pezzi abbiamo pensato a come farli suonare bene, si tratta di canzoni abbastanza leggendarie, e per quanto riguarda questa in particolare... volevamo qualcosa di iconico, non ci interessava suonare una canzoncina tanto per divertimento, può essere forte a 25 anni, ma noi, ripeto, volevamo proprio qualcosa di iconico e lui [Matt] è un grande fan dei Pink Floyd, quindi la scelta è stata abbastanza ovvia.

NED: Ci sono altre cover che ti piacerebbe registrare e che magari potrebbero comparire in un prossimo album?

SYN: Sono stufo delle cover, siamo stati in studio per due anni e mezzo ed è stato pazzesco, l'intero processo è stato fantastico, ma una volta che esci di lì pensi "Oh mio dio, cosa ho fatto per tutto questo tempo?!" anche se è stato divertente. Ma per rispondere meglio alla tua domanda... si si si si si!! Ci sono ancora delle canzoni.

NED: Toglimi una curiosità, come fai a far star su così i tuoi capelli? Come ci riesci?

SYN: Perché vivo letteralmente come un pipistrello, passo il tempo appeso a testa in giù, ecco come faccio. E un sacco di sangue mi scorre in testa, ecco perché sproloquio durante le interviste.

NED: Quindi è tutta una questione di sangue, è fantastico!

SYN: Grazie.

NED: Oggi, nel caso non lo sapessi, è la giornata internazionale della pizza. Qual è la tua pizza preferita?

SYN: Dunque, vediamo... sono decisamente un tipo da pizza con salsiccia, cipolla e jalapeños.

NED: E le spezie!

SYN: Oh si, le spezie... mi piacciono! Speriamo di averne un po' per il dopo concerto.

NED: Lo spero anche io. Mi dispiace di non avertene portata, ci avevo anche pensato, ma ora che so i tuoi gusti la prossima volta che verrete a Cedar Rapids ti porteremo della pizza.

SYN: E noi ribattezzeremo una delle nostre canzoni A Little Pizza Heaven.

NED: Per rimanere in tema di pizza: stile Chicago o stile New York?

SYN: Sono due cose totalmente diverse e mi piacciono entrambe, non riesco a scegliere. Certo, se vuoi una pizza stile Chicago e sei a New York allora sei fregato e viceversa. Ma se sei abbastanza fortunato da poter viaggiare da un posto all'altro e provarle entrambe, beh, non si può scegliere.

NED: Insomma, sei sempre pronto per la pizza. Tra i video che caricate su Facebook, i miei preferiti sono quelli sugli scherzi che vi fate a vicenda. Recentemente ne ho visto uno fatto da Johnny che ha trasformato la tua voce in quella di uno scoiattolo. Hai in mente di vendicarti prima o poi?

SYN: L'ho già fatto, non è stato uno scherzo particolarmente epico, ma gli ho versato un secchio d'acqua in testa due secondi prima di salire sul palco per l'ultimo concerto del tour con i Metallica. Ho pensato che così sarebbe dovuto salire sul palco con la cresta abbassata e gliel'ho anche strofinata con le mani in modo che non potesse sistemarla. E invece lui se ne è fregato ed è andato a rivestirsi e a rifarsi i capelli. Insomma, alla fine siamo saliti sul palco con dieci minuti di ritardo.

NED: Fantastico! E qual è la cosa più divertente che è successa?

SYN: Dunque, la più divertente... io di solito tendo a ubriacarmi un po' e a prenderlo di mira [Johnny] e di solito quando gli faccio gli scherzi non c'è la telecamera, ecco perché lui si impegna ad architettare queste cose e a coinvolgere anche la produzione. Se non sbaglio una volta gli ho tirato un coltello e gli ho dato un calcio sulle costole...

NED: Ma cosa combinate?!

SYN: Non ricordo il coltello, ma sono abbastanza sicuro di avergli dato un calcio...

VOCE FUORI CAMPO: Era un coltello da bistecca!

SYN [ridendo]: Ok, era un coltello da bistecca, ma sono positivo, non ci sono registrazioni, non ci sono prove che io l'abbia fatto, però ricordo di avergli dato il calcio, anche se qualcuno qui sembra ricordarsi anche del coltello da bistecca. Insomma, immagino che lui passi le sue giornate a pensare a come vendicarsi.

NED: Ce la farai Johnny, ce la farai. Tornando al tour, oramai sta quasi per finire e dopo vi aspettano dei festival importanti come Hellfest, Rock On The Rage, Northern Invasion. C'è un festival a cui non avete ancora partecipato a cui ti piacerebbe suonare? O siete stati a tutti?

SYN: Oh mio dio, Johnny, dov'è che non abbiamo suonato? Il Coachella sarebbe fantastico, è abbastanza vicino a casa, quindi si, il Coachella.

NED: Ehi Coachella, facciamo in modo che accada! C'è qualcosa che vuoi far sapere ai fan? Con la fine del tour ci sono altri progetti in vista?

SYN: Beh, la mia scuola online è attiva ed è gratuita, non costa nulla! Dategli un'occhiata, iscrivetevi usando la vostra e-mail e avrete accesso a circa duecento video. Il tutto è abbastanza esaustivo e in continua evoluzione. È una bella community dove tutti gli utenti interagiscono tra di loro.

NED: Penso che questa scuola di chitarra che hai creato sia assolutamente fantastica. Velocemente, come è nato il progetto?

SYN: Io e mio padre abbiamo pensato che sarebbe stato un progetto davvero grandioso e, per citare il mio amico e produttore geniale Rick Beato, è fantastico poter scaricare il proprio cervello da internet! Insomma, è semplicemente quello che avevamo voglia di fare e non volevamo che fosse a pagamento.

NED: Beh, è un grande aiuto per permettere agli altri di suonare.

SYN
: Certo, abbiamo bisogno di più chitarristi!

NED: Synyster, è stato un piacere averti qui. Stasera sarà sicuramente un concerto meraviglioso qui a Cedar Rapids, Grazie ancora Synyster!
view post Posted: 9/2/2018, 16:12 Foto ringraziamenti della band tour 2018 - Live
Lincoln 8 febbraio 2018





CITAZIONE
Lincoln you were LOUD tonight! All hail the kings! #avengedsevenfold #rhestageworldtour 🎥:Rafa Alcantara
view post Posted: 9/2/2018, 15:59 Setlist 2018 - Tour
Lincoln 8 Febbraio 2018

cattura
view post Posted: 6/2/2018, 15:08 Matt intervistato da 89.1 KMUW - Interviste & articoli dedicati
In un'interessante intervista condotta da Jedd Beaudoin col nostro frontman preferito, si parla di quanto gli A7X stiano vivendo un periodo di successo e come abbiano fatto ad arrivare ad essere Headliner in tutto il mondo con band di calibro come Guns n'Roses e Ozzy. Matt sottolinea l'importanza che ha per loro di uscire dagli schemi e non proporre ai fans sempre le solite cose già sentite prima. Si fa un veloce accenno ai momenti di gloria passati e a quelli presenti avendo sempre bene in mente la prossima mossa per il futuro, come ad esempio il tour americano che finirà a maggio.

DI SEGUITO L'INTERVISTA TRADOTTA:

Jedd Beaudoin: Quando gli Avenged Sevenfold si sono riuniti per la prima volta, avete parlato della direzione da intraprendere o la direzione e l'eclettismo sono solo un riflesso di chi siete musicalmente?
M. Shadows: Penso che sia un riflesso di chi siamo musicalmente, ma abbiamo sempre avuto anche un atteggiamento di "autorità" nei confronti della vita. Penso che mi sia sempre conformato ai desideri di un'etichetta, o anche ai desideri dei fan, sempre voltato le spalle allo stomaco (istinto). Volevamo fare ciò che pensavamo fosse giusto ed essere fuori di testa. Si tratta di fare ciò che vogliamo fare, anche musicalmente. Che si tratti di aggiungere chitarre flamenche o una sezione di archi o di fare qualcosa come "A Little Piece of Heaven", che è quasi come una melodia di Broadway. Piega le barriere di quello che dovrebbe essere il metal. Ho sempre pensato che ciò avrebbe fatto arruffare alcune piume, ma allo stesso tempo, ci è sempre piaciuto. Ci è piaciuto che le persone non ci capissero. Ci sentiamo come se avessimo creato una fanbase, dove tutti i fan che vogliono ascoltare qualcosa di diverso tendono a virare verso gli Avenged Sevenfold.

Jedd: Alcune delle mie band preferite quando stavo crescendo erano band come Metallica e Rush e Queensrÿche, gruppi che ascolti e capisci che non si adattano ad uno stampo.
M. Shadows: Assolutamente. Quelle sono tutte band che hanno avuto una grande influenza sulle nostre vite. I Queensrÿche con Mindcrime, è uno dei miei dischi preferiti di tutti i tempi. I Metallica hanno ovviamente un'enorme influenza. I Rush sono una delle mie band preferite. Quelle band non si adattano a nessuno stampo. Si adattano al loro stesso modello. Lo stampo Rush o lo stampo Queensrÿche. Penso che le cose generiche e le persone che cercano di restare nel loro genere e riciclano tutto ciò che è già stato fatto è un po' noioso. Non posso immaginarmi seduto in uno studio per un anno cercando di scrivere rigorosamente all'interno dei confini dell'heavy metal. Sarebbe davvero molto, molto difficile da fare.

Jedd: State suonando nelle arene in un momento in cui mi guardo intorno e vedo sempre meno band di questa generazione farlo. È qualcosa che ti ha colto di sorpresa quando sei arrivato a quel livello? O è qualcosa in cui hai detto: "Questo è ciò per cui stiamo lavorando, è lì che vogliamo essere e un bene per noi perché abbiamo raggiunto il nostro obiettivo?"
M. Shadows: Penso che ci sia molta ambizione, ma anche molta fortuna. Siamo stati in giro in un periodo in cui siamo stati in grado di raggiungere MTV e di raggiungere la fine delle vendite dei dischi. Questo ci ha portato sulla strada per essere uno di quegli ultimi gruppi che hanno avuto quel tipo di spinta che molte band al giorno d'oggi non saranno in grado di ottenere. Penso che ci sia sicuramente un po' di fortuna. Questo tour mi ha sorpreso di più perché abbiamo 18 anni di carriera e queste sono le migliori vendite di biglietti che abbiamo mai avuto. La maggior parte dei biglietti di questi show si stanno esaurendo rapidamente, quindi penso che abbia a che fare col continuare a fare uno spettacolo buono e fare le mosse giuste provando a fare buoni dischi. Ci sono sempre meno band in questi grandi spettacoli, quindi per i fan, quando si arriva nella loro città, è un evento. Penso che sia importante che tu lo faccia diventare un evento in modo che ogni volta che fai un tour loro vogliono venire a vederti.

Jedd: Mi sembra che gli Avenged Sevenfold siano sempre la solita band, anche con tutto questo chilometraggio alle spalle state già in attesa della prossima mossa.
M. Shadows: Ne parlavamo l'altro giorno. Guarda il Download Festival. Siamo headliner il venerdì o il sabato sera. Gli altri due headliner sono Ozzy e Guns N 'Roses. Vai in qualsiasi posto nel paese o nel mondo e chiedi alle persone chi sono i Guns N 'Roses e Ozzy e lo sapranno tutti. Se chiedi loro chi sono gli Avenged Sevenfold c'è probabilmente il 90% di possibilità che non ne abbiano la minima idea o che non ne abbiano mai sentito parlare. Il fatto che possiamo essere protagonisti di questi spettacoli con loro e le persone non ci conoscono ancora ovunque, mi dà l’idea che ci sia ancora tanto spazio per crescere. Non so come ci si arriva con il tipo di radio di oggi o con MTV che non c’è più. Non lo so proprio, ma continueremo a lavorare e continueremo a fare il miglior spettacolo per i nostri fan, e se crescerà davvero organicamente e lentamente, andrà bene. Probabilmente è più sano in questo modo. Ma il fatto che siamo stati nominati per i Grammys e siamo headliner al Download Festival - e headliner nei festival di tutto il mondo - e la gente ancora non sa chi siamo… Questo è un buon segno che abbiamo molto spazio per crescere ancora.
view post Posted: 31/1/2018, 17:20 Rock 100.5 The KATT intervista Brian - Interviste & articoli dedicati
La nota stazione radio americana Rock 100.5 The KATT ha avuto modo di parlare con Brian poco prima dello show di due giorni fa a Tulsa. Questa breve intervista ha come tema centrale il The Stage Tour, Brian si sta godendo questo tour "in casa", molto atteso dal popolo americano in quanto la band è stata impegnata col tour di apertura ai Metallica subito dopo l'uscita di The Stage, ed ha potuto dedicarsi agli US solo da due settimane. Inoltre, Cameron di The KATT gli chiede qualche curiosità riguardo l'inedito "Dose" presente nella versione deluxe di The Stage, Brian ricorda innanzitutto che doveva trattarsi della seconda parte di Roman Sky, ed ha una giusta connessione con le tematiche strane e talvolta uniche che affronta l'intero disco. Quando gli si chiede se c'è qualcosa che la band ha ripreso dal tour e dal palco dei Metallica, Brian dice di no, hanno portato un set di novità sul palco che non avevano mai provato e sono soddisfatti del risultato riscontrato in Europa e UK.

view post Posted: 28/1/2018, 16:17 La band non parteciperà ai Grammys - News 2018
Eddie Trunk ha avuto personalmente la conferma da Matt per quanto riguarda la serata di premiazione del premio Grammy, i ragazzi non ci saranno. Questo è quanto ha detto Matt a riguardo:

CITAZIONE
Non è una protesta di per sé. Hanno tolto dalla messa in onda TV il premio Best Rock Song, ci avrebbero messo in qualche parte della venue dove a nessuno importa niente. Perdita di tempo e soldi. Senza rispetto. Voglio dire, il rock è diventato davvero marginale visto che il premio Best Rock Song non può prendersi due minuti.

Sul sito della band si trova il podcast di Eddie Trunk che parla di ciò, esponendo il disappunto di Matt.
view post Posted: 28/1/2018, 15:46 Brian intervistato su GRAMMY.com - Interviste & articoli dedicati
Un video postato sul sito ufficiale dei Grammy Awards vede il nostro Brian come rappresentanza della nomination degli Avenged Sevenfold al tanto ambito Grammy Award. Il sito lo presenta così:

CITAZIONE
Dopo quasi vent'anni, sette album, numerosi premi, una tragedia dolorosa e molteplici evoluzioni musicali, i membri degli Avenged Sevenfold hanno ottenuto la loro prima nomination ai GRAMMY come miglior canzone rock con "The Stage".

Ed è infatti di questo che parlerà Brian, e del fatto che nessuno di loro se lo sarebbe mai aspettato. Sono stupiti che una canzone "folle" come The Stage gli abbia fatto guadagnare una nomination, ma non possono che esserne fieri. A detta di Brian è stato difficile scrivere questo singolo, è una canzone molto lunga, tematica e progressive, è un'importante apertura per l'album ed è stato un modo per introdursi nuovamente ai fans, una sorta di presentazione. Volevano creare qualcosa di nuovo, un vibe coinciso mai sentito prima.

QUI il video ufficiale di Brian su Grammy.com.
view post Posted: 25/1/2018, 17:09 Zacky per Argus Leader - Interviste & articoli dedicati
Zacky ha fatto una chiacchierata con Kelley Simms di Argus Leader, parlando del tour in America con i Bullet for my Valentine e i Breaking Benjamin, del progetto inaspettato per The Stage e come è nata l'idea di proporlo. Dell'importante contributo che sta dando Brooks alla band, e come sia vitale essere complici e amici prima ancora di essere compagni di band. Zacky si ritiene molto soddisfatto del successo che sta avendo il disco, ed è felice di portarlo in tour. Ed esprime il desiderio di voler essere, insieme alla band, il pioniere che porterà la maggior parte delle persone ad ascoltare il rock.

QUI per l'articolo originale.
DI SEGUITO LA TRADUZIONE:

Il chitarrista degli Avenged Sevenfold, Zacky Vengeance, ha un lavoro da fare. "Ogni concerto significa fare il meglio che puoi e dare ai tuoi fan il meglio che hai da offrire", ha detto Vengeance durante una recente intervista telefonica. "Onestamente, ho un lavoro, e questo è dare alla gente qualcosa che nessun altro può fornire per loro. Che è un'incredibile notte di Avenged Sevenfold, e speriamo che il ricordo durerà per tutta la vita". Composto dal vocalist M.Shadows, dai chitarristi Synyster Gates e Vengeance, dal bassista Johnny Christ e dal nuovo batterista Brooks Wackerman, gli Avenged Sevenfold sono impazienti di iniziare un 2018 col botto.
Il settimo album in studio degli Avenged Sevenfold, "The Stage" - che ha debuttato al 4° posto nella classifica Billboard dei migliori 200 album a novembre – il The Stage World Tour fa tappa al Denny Sanford Premier Center sabato sera con ospiti speciali: Breaking Benjamin e Bullet for my Valentine. Nessuna delle due band è estranea agli Avenged Sevenfold. "I Breaking Benjamin hanno avuto un sacco di successo nel mondo del rock", ha detto Vengeance. "Riteniamo che sarà una notte davvero incredibile. E i Bullet for my Valentine sono stati da sempre nostri amici. Abbiamo girato il mondo insieme prima che un sacco di persone si preoccupassero davvero di una delle nostre band. Quindi, è sempre un onore e un privilegio poter continuare lungo la nostra strada potendo condividere il palco con quei ragazzi.”

Parlando di condivisione del palco, la scorsa estate, gli Avenged Sevenfold sono stati una delle band di apertura per i grandi Metallica nel loro tour North World WorldWired 2017. Ora gli Avenged Sevenfold sono pronti a fare il loro tour da headliner, e con l'attuale allestimento del palco ce la stanno mettendo davvero tutta ad ogni concerto.
"L'apertura per i Metallica è stata assolutamente incredibile ma umiliante", ha detto Vengeance. "A causa del tour dei Metallica, non abbiamo fatto un vero headliner tour per gli States fino ad ora. Il tour che avevamo passato un anno a progettare, l'abbiamo portato solo ai nostri fan europei. È una “esperienza Avenged Sevenfold” davvero diversa per i nostri fan. E questo è ciò che lo rende così speciale. Non ci sono altre band che fanno qualcosa del genere. "

E gli Avenged Sevenfold sono pronti a portarlo al Sioux Falls sabato sera.

"Il pubblico (di Sioux Falls) è assolutamente incredibile!" Ha detto Vengeance. "Lo stato in sé è assolutamente stupendo. Quando vieni in Sud Dakota, ricevi una folla turbolenta. È il posto perfetto per un concerto rock! "

Sebbene "The Stage" non sia un vero e proprio concept album, è il primo a presentare un tema ricorrente. È qualcosa che ha suscitato l'interesse di tutti i membri della band.

"Un giorno ho trovato un articolo sull'intelligenza artificiale e su ciò che gli enormi pionieri tecnologici della nostra generazione hanno dovuto dire al riguardo", ha detto Vengeance. "Così l'ho mandato a Matt (M. Shadows) perché pensavo fosse interessante. Si è tuffato a capofitto e ha iniziato a cercare altre cose, quindi è da lì che è nato il concetto. Era già sul mio radar e su tutti gli altri della band. "

"The Stage" è anche il primo album con il nuovo potente batterista Wackerman.

Non solo il ruolo di Wackerman è fenomenale nell'album, era altrettanto importante che la sua personalità si adattasse al resto del gruppo.

"È molto importante per noi, perché (essere in una band) è come essere sposati con cinque persone", ha detto Vengeance. "Abbiamo un sistema di ego delicato, ma è stato sviluppato perché siamo tutti amici e fratelli in primo luogo, partner commerciali e compagni di band in secondo luogo. Quindi lasciare entrare chiunque in questa famiglia è sempre spaventoso e molto difficile. L'abbiamo provato prima e non ha funzionato. Ma con Brooks, siamo stati fortunati. "
Sorprendendo i suoi fan, il gruppo ha realizzato "The Stage", disponibile da mezzanotte del 27 ottobre 2016, senza nessuna promozione.

"Era puramente solo per fare qualcosa di diverso, per dare ai nostri fan qualcosa di cui parlare", ha detto. "È stato emozionante per noi e sapevamo che sarebbe stato emozionante per i nostri fan. Abbiamo fatto qualcosa che volevamo fare in modo creativo e ci siamo divertiti. In questo momento, siamo nel posto che speravamo di essere quando abbiamo preso questo rischio un po' più di un anno fa. "

Per quanto riguarda il futuro degli Avenged Sevenfold, Vengeance vuole continuare a spingere la palla in avanti per la musica heavy.

"Credo nel mio cuore che la musica rock sia una delle forze più potenti della musica che sia mai esistita", ha detto. "Quando il rock 'n' roll e l'heavy metal saranno di nuovo in cima, e tutti si annoieranno di tutto questo pop noioso e rap, e vogliono qualcosa con un po' più di sostanza, voglio essere la band che guiderà la carica in prima linea."

Edited by NirvanA7X - 29/1/2018, 09:45
view post Posted: 20/1/2018, 19:53 Zacky Vengeance per "The PJ Star" - Interviste & articoli dedicati
In vista dello spettacolo degli Avenged Sevenfold a Peoria, IL per il "The Stage World Tour", Zacky Vengeance ha parlato con The PJ Star riguardo: la possibilità di esibirsi in concerti prima di entrare in una band, la formula per scrivere un nuovo album, la società sommersa dalla tecnologia e le loro radici della California del sud.

Di seguito l'articolo tradotto:

Sul palco, gli Avenged Sevenfold la fanno sembrare facile. La rock band prog-heavy metal ha riempito le arene di fan adoranti per gran parte dell’ultimo decennio, e l'energia del loro spettacolo dal vivo è palpabile. Ma non è questo il caso di quando la band è seduta in studio per ideare nuova musica.

"Scrivere fa schifo", ha detto il chitarrista ritmico della band, Zacky Vengeance. "Scrivere fa sempre schifo."

Vengeance, il cui nome è Zachary Baker, è stato uno dei membri fondatori della band nel 1999 dopo essersi trasferito a Huntington Beach, in California, da adolescente. Lì ha incontrato il frontman M. Shadows e il collega chitarrista Synyster Gates, e si sono uniti al reciproco amore per il punk rock e, alimentati da quegli aggressivi spettacoli punk, si esibivano dal vivo.
Ma questo non necessitava sessioni di scrittura e registrazione diligenti. Per lo più, scrivere una canzone era un mezzo veloce per un fine, cioè fare un concerto da qualche parte.
"Ho sempre immaginato di suonare in concerti - non mi è mai importato di quello che sarebbe servito per arrivare a quel punto", ha detto Vengeance. "Non ho mai studiato chitarra, davvero. Non ho mai preso lezioni. Sapevo solo che volevo fare quello che facevano quei gruppi punk. Il più rapidamente possibile e con ogni mezzo necessario. "
Essendo all'epoca una band alle prime armi, gli Avenged Sevenfold non avevano nulla da perdere e hanno creato molta della loro musica con quel credo in mente. Vengeance ricorda chiaramente di aver scritto tutto quello che voleva nei primi anni 2000, con poca spinta o raffinatezza.
I successi della band hanno richiesto un cambiamento in quel modo di pensare. I premi, le tournée nelle arene sold out, una nomination ai Grammy, hanno richiesto a Vengeance e ai suoi compagni di band di ripensare a come evocare l'ispirazione. I nuovi album hanno necessitato più tempo per la scrittura e la registrazione rispetto a prima, con intervalli di tre anni in sostituzione dei gap biennali più simili a quelli dei primi anni della band.
"Non vuoi mai prendere spunto dai tuoi successi passati perché questa è solo una formula per annoiare i fan” ha detto Vengeance. "E tu non vuoi mai essere diverso solo per il gusto di essere diverso." Seguire quella musa ha portato ad emozionanti posti e ansie. La principale tra loro, almeno per Vengeance, è la completa immersione della società nella tecnologia. Quando gli Avenged Sevenfold erano in piena espansione 12 anni fa, i telefoni cellulari non erano così diffusi e gli usi della tecnologia avevano dei limiti significanti. Quel sentimento è apparso nell'ultimo album della band, specialmente in canzoni come "Creating God". Shadows canta, "Divorando l'ultimissima invenzione di cui l'uomo avrà mai bisogno. Ma la crescita esponenziale è una cosa spaventosa, davvero" prima della linea di chiusura: "Stiamo creando Dio. Commettendo un suicidio." "Ora i nostri cellulari possono dirti dove sei e quale sia la tua pressione sanguigna", dice infine Vengeance.

I fan che parteciperanno al concerto di Avenged Sevenfold al Peoria Civic Center la prossima settimana ascolteranno la cover di "Wish You Were Here" dei Pink Floyd, che è stata presentata anche alla prima data del tour dei Sevenfold a Nashville la scorsa settimana. Vengeance ha dovuto imparare ad usare la chitarra a 12 corde per quel tributo, qualcosa che non aveva mai provato come musicista. La cover di "Wish You Were Here" appare nell'edizione deluxe recentemente pubblicata di "The Stage", insieme ad un'altra cover che è molto più improbabile - "God Only Knows" dei Beach Boys. "Certo," dice Vengeance, "non è quello che la maggior parte della gente si aspetterebbe da una band metal." Ma gli Avenged Sevenfold hanno un sacco di armonie vocali nelle loro canzoni, e quelle sono state ispirate dalle armonie popolari dei loro compagni Southern Californians - i Beach Boys. "Questo è ciò che ci separa da ogni altra band, le nostre radici della California del Sud", ha detto Vengeance. "Adoriamo band provenienti da tutto il mondo. Quindi, quando portiamo tutto a casa e mettiamo il nostro punk rock e thrash metal della California meridionale su di esso, questo è ciò che gli conferisce un po' più margine e attitudine rispetto all'hard rock contemporaneo. "Se non venissimo da dove veniamo, probabilmente sembreremmo molto diversi".

Per l'articolo originale:
www.pjstar.com/entertainmentlife/20...enter-next-week

Edited by nausevenfold - 21/1/2018, 01:52
view post Posted: 16/1/2018, 19:43 Matt ospite al "Member Guest" di Dave "Phoenix" Farrell - Interviste & articoli dedicati
Matt è stato ospite del primo episodio del podcast “Member Guest” di Dave “Phoenix” Farrell (Linkin Park), Brendan Steele (PGA Tour Golfer), e Mark Fiore (Director/Friend). Questo programma di ascolto ha lo scopo di intrattenere gli spettatori parlando di Golf, musica e molte altre cose in compagnia di ospiti di talento.

Potete sentire il podcast QUI

Di seguito il riassunto tradotto da Camilla.

Dave Phoenix Farrel, Brandon Steele e Mark, presentano Matt scherzando, e introducendolo come "singer guy", appellativo che lo diverte molto. I quattro scherzano su come in una band i cantanti siano quelli più in cerca di attenzioni, che voglio essere visti da tutti, mentre i bassisti sono quelli che amano meno stare sotto i riflettori, altrimenti non sarebbero bassisti. Matt aggiunge che forse i più pazzi sono i batteristi, ne ha conosciuti tanti con personalità molto eccentriche.
Matt dice che si trova in un bel periodo della sua vita , tra concerti e partite a golf. Tutti i presenti sono appassionati di questo sport e ne parlano a lungo. A Matt piace molto perché è un'attività che non lo mette sotto pressione. Tra i vari aneddoti, racconta che una volta lui e Brandon dovevano essere ripresi per un servizio sul golf nei campi da gioco ed è stato molto comico, perché gli veniva chiesto di essere espressivi, di camminare in un certo modo in mezzo all'erba, di darsi il cinque e venivano ripresi da diverse angolazioni. Poi a un certo punto Matt doveva entrare a retromarcia in un garage con una golf cart ed era nervoso perché temeva di andare a sbattere e fare una figuraccia. Trova assurdo quanto avere una telecamera davanti possa rendere stupidi. Non gli era mai successo che una telecamera lo riprendesse mentre giocava a golf e ricorda che era indeciso tra l'effettuare il lancio in base a come sapeva sarebbe venuto bene in tv (e in questo caso avrebbe mandato la palla da tutt'altra parte rispetto a dove voleva lui) e il fare un lancio come si deve senza pensare alle telecamere. Insomma, era preso da tutte queste sciocchezze. Alla fine, però, è andata bene e si è divertito.
Gli viene chiesto come venga in mente a qualcuno che suona in una band o che comunque ha un impegno a tempo pieno che non c'entra nulla con il golf ad avvicinarsi a questo sport. Matt spiega che in generale ha sempre praticato sport. Ha giocato a basket, è sempre stato competitivo... Poi da ragazzino è successo qualcosa, ha iniziato a frequentare un gruppo di ragazzini che ascoltavano punk rock e heavy metal e ad un tratto lo sport gli è sembrato noioso, il golf più di tutti. Da ragazzino sei ingenuo, impressionabile, e quando qualcuno a cui non importa realmente di te ti dice qualcosa gli credi. Ha suonato il piano per tutta la vita e, nonostante lo odiasse, sua madre gli diceva di continuare a farlo perché un giorno gli sarebbe servito e in effetti oggi la ringrazia. Poi ha voluto una chitarra per suonare le canzoni degli Slayer. Anche The Rev era un grande giocatore di basket, tutti loro hanno sempre praticato sport. Poi la musica è diventata il centro delle loro vite. Però ha sempre portato con sé questo spirito di competizione, quando salivano sul palco voleva che fossero la band migliore di tutti con le migliori canzoni. Gli piace la competizione e lo sport è il mondo ideale in cui essere competitivo. Una volta erano in tour con un tour manager che voleva che provasse a giocare a golf. Matt era ancora dell'idea che il golf facesse schifo, lui gli disse di andare con lui e vedere con i suoi occhi se non si trattava di un vero sport. Alla fine se ne è innamorato ed è diventata una parte importante della sua vita. Gli piace giocare con i suoi amici, gli piace scommettere e trascorrere del tempo all'aperto.
Poi si parla un po’ di concerti e Matt ammette che sono fantastici, danno tante emozioni ma anche tante tensioni e a volte può essere stancante. Poi arriva il giorno di day off, e ti ritrovi in una città dove non conosci nessuno o hai al massimo un paio di amici. Ad alcuni piace passare tutta la giornata a bere al bar, Matt preferisce andare a farsi una bella partita a golf . La giornata perfetta per lui consiste in una partita a golf, un bella cena, un film e poi andarsene a letto. Per lui questo sport è una cosa super positiva che lo ha aiutato a ritrovare il proprio equilibrio.
Quando è in tour poi, si informa sempre dei campi che da golf che si sono nelle vicinanze e spesso va a giocare con sui padre.
Ricorda che una volta di trovava in Brasile, in un campo da golf con persone che non avevano mai giocato prima e ci sono state una sacco di scene comiche che lo hanno fatto divertire. Per esempio, c'era un ragazzo a cui era finita la palla nel laghetto e si è tuffato per recuperarla
Il bello di avere persone come Matt che giocano a golf è che attirano l'attenzione della gente su uno sport che molti considerano noioso, facendogli venire voglia di provare e di capire di cosa si tratta. Le persone devono sentirsi libere di praticarlo a qualunque livello.
Una delle cose che piace a Matt del golf è che è un gioco sempre diverso: il campo, il tempo, l'erba, la velocità di gioco, non sono mai gli stessi ma cambiano ad ogni partita. Adora anche il basket, ma è sempre uguale ovunque si vada. Mentre il golf si evolve, ogni giorno è un'esperienza diversa che ti permette di crescere e di giocare a livelli sempre diversi e con persone differenti. Gli piace sia giocare con professionisti che con chi è meno bravo. Spiega che questo sport ha tante bellissime sfumature. Inoltre sei tu a controllare il tuo destino, la partita.
Passando ad altro, Dave ricorda che The Stage è stato nominato per i Grammy e che spera che riesca a vincere e che gli Avenged Sevenfold saranno in tour per tutta l'estate.
Matt dice che The Stage è un bel disco e si sono divertiti a scriverlo. A questo punto della loro carriera non incidono più per altri ma in primis per sé stessi. Certo, sperano sempre che il loro lavoro possa piacere al pubblico, ma alla fine ciò che conta è fare quello che li rende felici. Allo stesso modo come i suoi i figli o il golf lo rendono felice, ama anche comporre, studiare musica, occuparsi della produzione, arrangiare... quando hanno iniziato a lavorare al disco avevano una visione precisa di quel che volevano fare e sono riusciti a realizzarla. Tra tutti i loro lavori è quello che Matt preferisce e da cui traspare tutta la loro maturità musicale e non vede l'ora di realizzare il prossimo.
All'inizio erano incerti di come il pubblico avrebbe accolto l'album poiché si tratta di qualcosa di molto particolare. E' stata una grande sfida creare un disco simile e portare l'attenzione della gente sulle canzoni. Certo, un canzone di tre minuti e mezzo è più facile da vendere al pubblico, ma Matt è dell'idea che la maggior parte della gente là fuori si aspetta che gli artisti rischino. A volte bisogna affidarsi agli artisti e vedere dove ci portano e poi prenderci del tempo per capire se il loro lavoro ci piace o no. Se non ti piace va bene lo stesso. Ma se ti piace allora potrai approfondire il loro lavoro e apprezzarlo ancora di più. A Matt piacciono molto le canzoni dei Metallica proprio perché ascoltandole si rende conto di quello che c'è dietro... si gode la batteria di Lars, la voce di James... Ecco, il desiderio di Matt è di far fare un viaggio ai fan, un viaggio che attraversa la loro carriera. Se cresci con la tua band preferita, in un certo senso, muori anche con la tua band preferita. Ad oggi Matt ritiene che il lavoro della band rispecchi a pieno la loro essenza e che con The Stage siano riusciti a dimostrare quello di cui sono capaci senza allontanarsi troppo dal loro genere. Sono passati da un disco classico come Hail To The King a uno come The Stage e sebbene si renda conto che non possono sempre passare da un genere all'altro, è sempre bello sperimentare cose diverse. Ogni disco che rilasciano è completamente diverso dagli altri, come se volesse essere una reazione all'album precedente. Ma quello che le persone non capiscono è che la cosa più importante sono le melodie: non importa se nel pezzo ci sono parti elettroniche o parti cantate o in scream, la melodia deve essere grandiosa.
Il problema di tanti fan del rock è che giudicano la canzone nel suo insieme, mentre secondo Matt l'unico modo per vedere se una canzone merita davvero è suonarla pianoforte e voce o chitarra e voce. Da artista, Matt ritiene che questa sia una generazione in cui si parla tanto; tutti condividono la propria opinione, il che va bene, ma a volte questo oscura tutto il resto, tutto quello che rende una canzone una gran bella canzone. Pensa che in questo senso i Linkin Park abbiano fatto un ottimo lavoro, proprio perché hanno composto delle canzoni fantastiche nonostante molti avessero da ridire sullo stile che avevano adottato. Le band si evolvono e riascoltando i vecchi pezzi ci si rende conto che le cose da migliorare potrebbero essere tante. C'è anche da dire che dipende molto dal momento che si sta vivendo e dove ci si trova. All'inizio della loro carriera gli Avenged Sevenfold hanno preso parte al Warped Tour e lì le persone volevano soprattutto energia. Ci sono tanti fattori, ma la cosa più importante è sempre la melodia.
Matt è stato un ospite importante al concerto che i Linkin Park hanno tenuto lo scorso ottobre in memoria di Chester Bennington: è salito con loro sul palco per cantare Faint, Burn It Down e la canzone finale, Bleed It Out. Dave lo ringrazia tanto per aver partecipato al concerto, averlo con loro quella sera è stato molto bello sia per loro che per i fan.
Matt spiega che entrambi hanno vissuto una situazione simile. Ricorda che si trovava nel parcheggio di una campo da golf quando ha ricevuto una chiamata da sua moglie che disperata gli ripeteva che Jimmy era morto e lui non riusciva a realizzare la cosa. Non poteva crederci. Questa cosa lo ha distrutto in un modo che non credeva possibile. Per cui quando ha saputo di Chester sapeva perfettamente che momento terribile stessero passando Mike, Dave e tutti gli altri. Gli sarebbe piaciuto poter fare di più per loro che cantare un paio di canzoni, ma chiaramente è impossibile. E' stato un concerto molto bello ed emozionante, che ha riunito tante persone diverse proveniente da paesi differenti. Matt prova un grandissimo rispetto per i Linkin Park, per il modo in cui hanno superato i loro limiti, per tutte le volte che li ha visti suonare ai concerti, per il modo perfetto in cui Chester dominava il palco; il suo era un talento unico e incredibile e fortunatamente ci sono i cd a ricordarcelo. Ecco perché Matt ci teneva a partecipare al concerto in sua memoria ed è stato molto felice di poterci essere. Dave ringrazia ancora lui e Synyster Gates.
Inoltre, Matt spiega che il momento di incertezza che stanno attraversando ora i Linkin Park lo hanno passato anche gli Avenged Sevenfold dopo la morte di Jimmy; non sapevano se completare o meno Nightmare, se andare avanti oppure lasciar perdere tutto.
Le dinamiche all'interno di una band sono complicate, sia quando si è agli inizi e si tira avanti con pochi dollari al giorno, sia quando si fa successo e iniziano a essere coinvolti anche mogli e figli. A volte non è facile, ma si cerca sempre di far funzionare il tutto al meglio. Ma quando si ha a che fare con la perdita di un amico e in particolare di un membro del gruppo le cose diventano davvero difficili. Matt capisce perfettamente quanto sia grande il peso della decisione che devono prendere i Linkin Park, l'unico consiglio che può dargli è di seguire il loro cuore e di fare ciò che sentono sia più giusto per loro.
Prima di salutare, Matt ricorda del tour negli Stati Uniti di quest'inverno e delle successive date in Europa e aggiunge che non vede l'ora di tornare in studio dopo il tour per registrare nuove canzoni e, scherzando, dice che potrebbero essere proprio sul golf.
view post Posted: 7/12/2017, 18:25 A7X su Loudwire - Interviste & articoli dedicati
Loudwire ha avuto modo di contattare Brian tramite chat e parlare di quelli che sono i suoi propositi per l'imminente tour 2018 in America con i Breaking Benjamin e Bullet For My Valentine, e del loro grande rapporto di amicizia con queste band. Sembra proprio che Brian abbia la testa rivolta al tour, e non veda l'ora di tornare on the road!

CITAZIONE
Dovrebbe essere uno dei tour più importanti di inizio 2018. Gli Avenged Sevenfold insieme a Breaking Benjamin e Bullet for my Valentine in uno spettacolare tour, ma è molto di più di una grande lineup per vendere biglietti rivela Synyster Gates degli Avenged Sevenfold nella nostra recente chat.
“Siamo amici di questi ragazzi da molto tempo, con i Bullet for my Valentine siamo come fratelli. Siamo stati in “trincea” con quei ragazzi. Mio Dio, il fatto che entrambe le band sono ancora in giro mi fa esplodere la mente. Sono i più cool ed è comprensibile che siamo fan della loro musica e del loro genere. I Breaking Benjamin, parlando di songwriting, sono tra i più grandi songwriters dell’era moderna. Ed è molto difficile esserlo. Per creare un pacchetto unico, devi essere molto heavy, anche noi abbiamo un forte songwriting che attraversa il filtro hard rock.”
Continua “E’ davvero figo. Siamo più contenti quando siamo in tour con amici. Qualche volta si fanno delle scelte di business, decisioni basate sulla tua felicità e noi siamo entusiasti di stare con quei ragazzi.”
Anche se l’album The Stage ha ormai un anno, questo tour imminente dà agli Avenged Sevenfold l’opportunità di sprofondare nello show di The Stage in tour, come una buona parte del 2017 come support band dei Metallica.
“Noi vogliamo andare in tour,” ci ha detto Gates “abbiamo passato molto tempo in studio, e anche molto tempo in tour. I Metallica sono stati fottutamente fantastici ma abbiamo passato molto tempo in quella registrazione. Quindi ora che è tutto fatto e abbiamo altri lavori e canzoni da mostrare, è importante andare on the road e vedere facce familiari. Questo è in definitiva ciò che amo di più. Stare in studio è divertente, impari tante cose, ma è quando vai in tour che capisci davvero perché sei lì.”
Gates ha anche parlato della sua recente partecipazione allo show tributo per Chester Bennington, unendosi alla celebrazione della vita e della musica di Bennington accompagnando la band su “Faint”. Gates ha dichiarato “non ho molte parole da dire a riguardo, posso dire solo quello che mi viene in mente. E’ stato un grande onore. Non penso nemmeno ci sia il bisogno di pensare a quello che è accaduto a noi, è stato solo un onore essere lì. Per essere stati chiamati ad aiutarli, è stato un onore.”
Aggiunge “Vedere i ragazzi fare così dannatamente bene… hanno passato molto tempo a scrivere con Chester e ora hanno questo nuovo disco fuori. Non posso neanche immaginare. Da una parte posso immaginare, dall’altra no.”

Trovate la notizia pubblicata da Loudwire QUI.
view post Posted: 2/12/2017, 16:17 A7X su Loudwire - Interviste & articoli dedicati
La Synyster Gates School sta prendendo piede e Brian viene intervistato anche da
Loudwire per parlare di questo progetto.
A voi la traduzione:

Synyster Gates, chitarrista degli Avenged Sevefold, è nella classifica dei migliori chitarristi rock e metal e parte del motivo per cui continua a occupare i posti più alti è perché non smette mai di migliorarsi. Sebbene in passato abbia già creato dei gruppi in cui confrontarsi, ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti con l'aiuto di suo padre, Brian Haner Sr, che ha suonato con Frank Zappa, Tower Of Power e molti altri, lanciando la Synyster Gates School.

Gates sottolinea il fatto che questa nuova avventura è una "scuola di chitarra online che enfatizza soprattutto l'aspetto della community". Padre e figlio hanno contribuito a creare un curriculum per musicisti di qualunque livello di esperienza, con una grande ricchezza di tutorial e video interattivi, e il chitarrista degli Avenged Sevenfold si aspetta che sia un'esperienza di grande coinvolgimento, che consentirà ai chitarristi di caricare i propri contenuti nella scuola, che sarò quindi in continua espansione. Abbiamo avuto l'occasione di parlare con il chitarrista a proposito della Synyster Gates School. Dai un'occhiata all'intervista qui sotto.

-So che in passato hai già creato dei gruppi in cui potersi confrontare, ma la Synyster Gates School è un grande passo avanti. Raccontami come è nata questa idea e cosa vuoi fare con questa scuola.
-Circa sei o sette anni fa ho iniziato a reinventare il mio modo di suonare e ho avuto qualche difficoltà. La curva di apprendimento si è sviluppata prevalentemente in studio con gli Avenged Sevenfold, scrivendo le cose che mi venivano in mente ed esplorando tanti stili musicali diversi. Tuttavia, dai tempi del MI [Musicians Institute] fino a sette anni fa, non ho più studiato da una fonte attendibile. Ho scoperto questa grande ricchezza di informazioni online, e so di suonare un po' come "Johnny è arrivato dopo" [si riferisce al fatto la sua esperienza su internet è iniziata da poco tempo e che l'unica cosa che può dire è che Johnny ha iniziato a usare i social network dopo di lui], perché effettivamente sono su Instagram solo da nove fottuti mesi.
Ho riscoperto la mia passione e una cosa di cui mi sono accorto mentre attraversavo quel labirinto infinito che è YouTube o siti simili, è che io avrei potuto ricrearlo in maniera un po' più accurata. Le persone caricano a destra e a sinistra progetti in cui mettono tanta passione, ma mi sembra che in giro non ci sia un sistema solido e metodico come avviene in istituti come Berkeley, la Juilliard o il MI.
Quindi, basandomi sul fatto che il bisogno implica l'innovazione, ho pensato: "Bene, cos'è che mi rende il chitarrista che sono?" E ho riflettuto sul fatto che ascolto tanta musica diversa, che studio tanti generi musicali diversi e che trovo divertente applicare tutto queste cose ai vari tipi di musica. Trovo che arricchisca e renda la musica più intensa. Per farla breve, volevo creare proprio questo per i fan, qualcosa che io non avevo quando stavo crescendo e mi stavo formando come chitarrista, ma che mi sarebbe stato utile.

-Trovo fantastico il fatto che la scuola spieghi tutto, da come tenere in mano un plettro alle tecniche più avanzate. C'è qualcosa per qualunque tipo di musicista. Tuo padre è un musicista professionista, ci sono delle cose nel curriculum che ti ha insegnato lui quando stavi imparando?
-Assolutamente si, la cosa bella è che ci sono molte cose che sono fondamentali per me e altre che sono fondamentali per lui. Abbiamo discusso ogni singola lezione, ogni segmento, dedicandogli il giusto tempo, per capire quale fosse il modo migliore di spiegare a qualcuno che non ha mai preso in mano un chitarra prima cos'è una scala maggiore - come diavolo fai a spiegarglielo? E ti dirò che, per sei fottuti mesi, è impossibili riuscire ad articolare tutto questo. Ecco perché ci sono voluti cinque anni per sviluppare i concetti e circa quattro anni per immergersi in tutti questo e mettere insieme tutto, mattone dopo mattone. E la questione principale è il come spiegare le cose a dei ragazzini in modo comprensibile poiché c'è, per forza di cose, una difficoltà maggiore a imparare online.
Quindi devi essere delicato con le parole e delicato nel modo in cui insegni. Se avessi avuto solo un insegnante, anche se fosse stato mio padre, sarei stato bravo la metà di quanto lo sono oggi. Probabilmente sarei comunque un buon musicista, ma è grazie anche a tutte le persone con cui ho studiato, come TJ Emerick, Brett Garsed, Frank Gambale, e gli stili differenti che sono quel che sono. Ecco perché credo che anche il ragazzino più inesperto, e ne sono estremamente convinto, abbia qualcosa da offrire, basta essere disposti ad ascoltare e ad applicare in modo creativo quanto detto alle proprie abilità. Questo è il punto focale, che ci siano persone che hanno voglia di contribuire.

-Quanto è stato importante per te essere circondato da altri chitarristi, soprattutto quando stavi imparando?
-È estremamente importante, perché a partire da questo concetto, ho letto almeno cinque o sei libri sull' imprenditorialità e su come interagire con gli altri e tutto ha portato a una paio di cose fondamentali, una delle quali è il crowdsourcing. Intendo, letteralmente, c'è Ted Talks - un libro che ho letto - in cui durante il discorso di apertura un ragazzo porta sul palco un toro di 295 libbre e chiede a tutti di indovinarne il peso. Porta con sé un paio di esperti, o quello che sono, che più o meno indovinano. Loro avevano risposto facendo dei calcoli, mentre l'intera folla tirava a indovinare andando vicinissima al risultato. Quello che voglio dire è che l'esperienza della gente è innegabile a questo punto. Ogni libro che ho letto parla di questo ed è diventato un imperativo fondamentale anche nello sviluppo di ciò che voglio che sia questa scuola.

-In questi video si parlerà anche di tecniche avanzate. C'è una tecnica in particolare che prediligi come musicista e che ti trovi spesso a rivedere oppure no?
-Si. La mia grande fortuna è stata avere l'opportunità di comporre con gli Avenged Sevenfold. Credo che mi abbia aiutato tantissimo a migliorare le mie capacità di chitarrista. Cerco anche di pensare melodicamente e anche la mia band mi incita a farlo. Inoltre studio gli approcci armonici dei grandi maestri di musica classica. Si inizia studiando i contrappunti e poi si arriva alle armonie, tutta una serie di cose che ti fanno riflettere e ascoltare cose diverse. Penso che aiuti ad ampliare i propri orizzonti. Mi rende più versatile, arricchisce il modo di suonare.
Insomma, voglio portare questo tipo di elementi, anche perché è molto semplice spiegare una tecnica dato che dietro non c'è teoria. Non c'è filosofia. È possibile dare un'occhiata alle tecniche che uso, io le chiamo A-Tudes, e sono canzoni che ho scritto e suonato. Le chiamiamo modifiche o variazioni di un arpeggio, o linea melodica o quello che è, e poi le suoniamo lente o veloci. Possiamo suonarle pizzicando le corde, con movimenti rapidi, e via dicendo. Puoi vedere esattamente quello che sto facendo. Niente a che vedere rispetto alla composizione e alla struttura armonica. Penso sia molto importante immergersi nella teoria e nelle varie sfumature. È quello che al momento sto facendo anche io. È imperativo. Senza gusto e stile non si va da nessuna parte.

-Come chitarrista, c'è un chitarrista che ti ha ispirato particolarmente, anche nel corso degli anni - che suonando ti ha aiutato a diventare il musicista che sei?
-Ce ne sono alcuni. Non penso che sarei dove sono se non ci fossero stati Frank Gambale o Steve Vai. Successivamente, o comunque nell'ultima decade, Allan Holdsworth mi ha ispirato moltissimo, specialmente dal punto di vista armonico. Come Van Halen mi ha aiutato a pensare meglio, Allan Holdsworth aveva un modo di suonare così profondo che penso che molti dei miei fan rimarrebbero colpiti da lui, anche solo per tutte le note che riesce a suonare. Ma Eddie Van Halen ha fatto un ottimo lavoro mettendo insieme tantissime cose diverse, cromaticamente e suonando fuori dagli schemi. Insomma questo è quello che mi ha aiutato molto sia armonicamente che tecnicamente parlando.
Frank Gamabale è quello che mi ha dato le basi di tecnica. La prima volta che mio padre me lo ha fatto ascoltare ho dimenticato tutti gli esercizi e sono rimasto sbalordito. C'erano degli elementi tecnici che non riuscivo a comprendere. Avevo 18 anni e una volta che l'ho visto suonare ho giurato che non avrei mai più suonato in certi modi, anche se poi non è stato così. Ma quel giorno ho rinnovato il mio stile e mi ritengo fortunato ad essere rimasto così colpito da lui.

-Quali sono esattamente i programmi della Synyster Gates School? So che le persone possono iscriversi già da ora, ma tu stesso hai detto che ci vorrà un po' prima che sia tutto pronto e ben funzionante. Quando si comincerà?
-Come per molte cose ci stiamo ancora lavorando. C'è stato qualche intoppo. Ma speriamo di partire entro il 2017. Comunque i video sono già pronti, come molti altri contenuti. Si tratta solo di sistemare alcuni elementi del sito. I ragazzi che lavorano per noi sono fantastici. Stiamo risolvendo tutti i problemi. Scusatemi, ma sono un perfezionista. Ci vorrà più o meno un'altra settimana. Ci si può già iscrivere - non stiamo cercando di vendervi niente, ma nel frattempo riceviamo feedback e diamo lezioni. Per il momento continueremo così, ma poi ci saranno altre cose, come contest per vincere del merch gratuito. A voi non chiediamo nulla, solo qualche idea, se vi va. Qualche feedback per poterci migliorare per voi. Insomma, il punto è questo, speriamo di poter iniziare entro il 2017. In ogni caso, se dovessimo ritardare, ci saranno più lezioni per voi. È tutto pronto.



Potete trovare l'articolo pubblicato sul sito della band QUI, e l'intervista ufficiale di Loudwire QUI.
view post Posted: 22/11/2017, 16:03 Matt su Blabbermouth parla dei Linkin Park - Interviste & articoli dedicati
Matt è stato recentemente intervistato da Eddie Trunk successivamente al concerto dedicato a Chester all’Hollywood Bowl dove anche lui e Brian sono stati presenti. Blabbermouth.net ha condiviso alcuni estratti di quest’intervista che vede come protagonisti proprio Chester Bennington e i Linkin Park.

M. Shadows degli AVENGED SEVENFOLD afferma che i LINKIN PARK "hanno tutto il diritto di andare avanti" dopo la morte di Chester Bennington.

Il cantante dei LINKIN PARK si è tolto la vita il 20 luglio nella sua casa di Los Angeles all'età di 41 anni.

I LINKIN PARK hanno reso omaggio a Bennington il 27 ottobre con un emozionante concerto di tre ore, durante il quale moltissimi ospiti si sono uniti alla band sul palco dell'Hollywood Bowl di Los Angeles.

Shadows, che era uno degli ospiti al concerto dell'Hollywood Bowl, ha parlato della morte di Chester in una recente intervista con Eddie Trunk.

Ha detto: "Non conoscevo Chester molto bene; lo conoscevo solo superficialmente. Ma sono molto amico con Mike Shinoda e Dave [Farrell]. Io Mike ci vediamo tutte le estati in occasione del Coachella e del Desert Trip dello scorso anno, quando c'erano Roger Waters, Paul McCartney, ecc. In quell'occasione trascorriamo insieme l'intero fine settimana. Mi ha anche suonato l'intero disco ["One More Light", l'ultimo album dei Linkin Park] prima che uscisse, e ai tempi è stato un po' inquietante sentire i demoni di Chester nel disco. Tutto quello che è successo dopo è straziante."

Il cantante degli AVENGED SEVENFOLD, il cui compagno di band Jimmy "The Rev" Sullivan è scomparso nel dicembre del 2009 a seguito di mix accidentale di alcolici e farmaci che gli erano stati prescritti, continua dicendo: "Penso che Mike si sia reso conto che ci è successa più o meno la stessa cosa - anche se nel caso di The Rev non si trattava di suicidio, abbiamo entrambi perso un amico in giovane età. È terribile."

Quando gli viene chiesto se secondo lui i LINKIN PARK dovrebbero continuare senza Bennington, M. Shadows risponde: "Sono esseri umani e hanno ancora una vita lunga davanti. E ritengo che se amano così tanto la musica hanno tutto il diritto di andare avanti. Per come conosco Mike, credo che sia sempre stato il leader della band - quello che si assicura che tutto proceda per il meglio, che pensa alle demo, che cura ogni dettaglio."

"La perdita di Chester sarà dura da affrontare; era in assoluto uno dei migliori cantanti di oggi. Ricordo che quando era più giovane e li guardavo dal vivo, lui era perfetto in tutto quello che faceva. Non sarà facile, ma allo stesso tempo Mike è un gran lavoratore e ama moltissimo questa band, ci investe molto tempo e non credo che mollerà."

Sottolineando che "non esiste un piano già definito per la vita", M. Shadows definisce i membri dei LINKIN PARK dei "ragazzi fantastici" e invita i fan della band a "concedergli il tempo per riprendersi", di modo che possano decidere quale sarà la loro prossima mossa. "Sapranno loro cos'è che può farli stare meglio o peggio," dice. "Sarebbe una vergogna se smettessero di fare musica insieme; non so se continueranno con un altro nome e se terranno LINKIN PARK. Mike è la forza motrice della band. È meticoloso - sta dietro a tutto, dall'etichetta discografica alla produzione e al tipo di canzoni che andranno a scrivere - e non penso che lascerà perdere tutto. Non credo che sia possibile, sarebbe terribile se lo facesse."


QUI l'articolo originale.

Edited by NirvanA7X - 22/11/2017, 16:22
view post Posted: 9/11/2017, 18:02 Intervista al Grammy su Blabbermouth - Interviste & articoli dedicati
Blabbermouth.net lo scorso 7 novembre ha pubblicato un estratto dell'intervista fatta ai ragazzi al Grammy Museum. Come tematica principale c'è l'entrata di Brooks nella band, e di come sia stato calorosamente accolto dai ragazzi. Brooks afferma che con gli Avenged sta mettendo in pratica tutto quello che studia da una vita, e si sente molto realizzato. Brian è felice di considerarlo parte della family al 100% e sa di essere fortunato ad averlo come collega. Matt invece affronta il discorso riguardante Arin, di quanto sia stata una decisione ponderata quella di fargli lasciare la band, ma in cuor loro sapevano che avere nella formazione un batterista come Brooks sarebbe stata musicalmente la scelta giusta da fare.

Potete trovare la parte di intervista pubblicata QUI.

Nausicaa
142 replies since 30/12/2013