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Matt al The World Famous KROQ

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view post Posted on 9/3/2018, 09:30
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Matt e Tom Morello dei Prophets of Rage saranno ospiti oggi alle 17 ora italiana al The World Famous KROQ per parlare del End of the World Tour che partirà in America questa estate.

Potrete collegarvi per ascoltare l'intervista sul sito della radio KROQ.

 
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view post Posted on 10/3/2018, 09:51
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Ecco le foto scattate durante l'intervista
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Edited by NirvanA7X - 11/3/2018, 10:14
 
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view post Posted on 10/3/2018, 23:03
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I'm addicted and I just can't get enough.

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Qui trovate la traduzioni delle parti più interessanti dell'intervista.

CITAZIONE
Si chiama ‘The end of the world tour’ quello che vedrà insieme gli Avenged Sevenfold, i Prophets of Rage ed i Three Days Grace, oggi abbiamo ospiti qui Tom Morello ed M.Shadows, benvenuto. Tom ti abbiamo qui tipo ogni 15 quindici giorni ed è sempre un piacere ma ho fatto qualche ricerca e penso che M.Shadows fosse stato qui l’ultima volta nel 2006, è passato troppo tempo eh? Bentornato!
Mi è sembrato di capire dall’annuncio del tour che non vi conoscete da molto tempo.
TM: Conoscevo la loro musica ma ci siamo incontrati solo qualche giorno fa, le nostre strade non si sono mai incrociate prima.
I: Ma si può dire che siete reciproci ammiratori delle rispettive band, si?
TM: mi ricordo quando uscì il video di Bat Country, per me era una piacevole di dose di impenitente rock n’roll, quello che mi piace degli Avenged è che resistono alle mode, vogliamo realizzare uno di quei tour a cui amavo andare da ragazzo
S: Ed io sono cresciuto ascoltando KRoQ e ‘Killing in the name ’ e’ stata una delle prime canzoni che hanno attirato la mia attenzione, sono un grande fan dei Rage again the Machine, ho imparato anche la chitarra attraverso quelle canzoni.
I: quindi stai dicendo che se una sera Tom non dovesse stare bene…
S: salirò sul palco e canterò io, mostrerò le mie doti con la chitarra!
I: Matt, tornando al bel complimento che vi ha fatto Tom, sul fatto che non vi fate influenzare da certe mode, vorrei sentire la tua risposta, è difficile continuare a fare le cose a modo vostro con tutti i trends che si susseguono negli anni?
M: Grazie, prima di tutto, noi siamo il prodotto dell’heavy metal e capisco perché non diventa un qualcosa di mainstream, è provocatorio, ti spinge a pensare; quando suoni questo tipo di musica puoi andare in tutte le parti del mondo e trovare un grande seguito, il metal resiste chi lo ama lo ama tutta la vita. Penso semplicemente che suoniamo la musica che ci piace e se fai questo, trovi risposta nel pubblico.
C’è tutta una nuova generazione nel metal e tu devi conquistarti un posto. Noi abbiamo fatto gavetta e siamo arrivati a suonare per le band famose del passato, abbiamo aperto per i Metallica, e negli anni le persone ci hanno anche tirato le bottiglie a volte piene di urina – e ce le siamo tenute –
I: significa ‘vi amo!’ ecco a proposito, avete aperto per una band che ha dei fan davvero appassionati che non vogliono che niente si metta tra loro ed il concerto del loro gruppo preferito. E’ stata dura?
S: E’ stato difficile, anche in Europa, quando la gente se ne stava li con le braccia incrociate o ti voltava le spalle o lanciava bottiglie ma è quel che è, anche noi spesso portiamo dei gruppi di supporto ed i nostri fans fanno la stessa cosa, non è una giustificazione certo ma funziona così. E’ complicato passare da una situazione in cui sei headliner ad una in cui suoni di giorno, con uno stadio pieno di persone che magari non sanno neanche chi siamo e vogliono solo vedere i metallica, quindi devi salire sul palco e dare il meglio di te, questo è di grande ispirazione perché ci sono molte persone che siamo riusciti a conquistare
I: penso che il metal di giorno sia una delle cose più difficili da fare…
S: sotto il sole di Atlanta poi…
I: tu hai qualche storia horror da raccontarci Tom?
TM: No dai, horror no. Abbiamo aperto per gli U2 e lo stadio non era proprio gremito di gente. Abbiamo suonato al Loolapaloosa e nessuno ci conosceva, suonava molto presto e la gente era ancora alla prima birra. In alcuni festival a cui siamo stati, gli intervistatori venivano li e ci chiedevano – siete nervosi di suonare davanti a tutte queste band metal? – e ovviamente no! Andrà tutto bene, rispondevo sempre. Andremo sul palco e faremo quello che sappiamo fare nel migliore dei modi.
S: Adoro questa cosa, so che i prophets vanno sul palco e ci danno dentro e tutte le sere dovremo rispondere alla loro performance con lo stesso entusiasmo. E’ salutare. Possiamo essere amici fuori dal palco ma quello che i fans devono avere e’ un grande show
TM: Infatti, quello che voglio da questo tour è tutto un nuovo livello di musicalità, loro hanno una grande tecnica, noi diamo molto importanza a questo aspetto, e non lo trovi ovunque; passo tantissime ore a suonare la chitarra e tenermi allenato, la cosa a cui tengo di più è essere un musicista.
I: adoro ascoltarvi, siete cosi appassionati. E’ anche un lavoro ma ne parlate con così tanta passione che è meraviglioso.
[…]
I: una volta abbiamo ricevuto una tua telefonata dalla prigione, Tom. Tu Matt, sei mai stato arrestato?
S: Eh sì.
I: qualcosa di interessante?
S: Emh… è un po’ imbarazzante sai, ho dei figli adesso.
I: Beh se non ne vuoi parlare va bene lo stesso
S: Diciamo che ho tirato un paio di pugni ad un poliziotto quando ero al liceo.
Mio padre è venuto a tirarmi fuori poi…
[…]

I: allora Matt avete passato metà dell’anno in tour con i Metallica adesso potete finalmente riportare The Stage sul palco a modo vostro, ho visto il video e sembra spettacolare, un’esperienza proprio coinvolgente per i fans.
M: si, sai parla dell’intelligenza artificiale, dell’esplorazione dello spazio, abbiamo anche collaborato con DeGrasse Tyson. E abbiamo deciso quasi di portare i fans al planetario. Nel tour con i Metallica c’era il fuoco, sono famosi per questo, i concerti di questo tipo in genere sono famosi per questo ma questa volta vogliamo portare entrambe le cose, sia il fuoco che qualcosa che ricordi lo spazio. Un nuovo livello, ecco.
I: vorrei chiedere ad entrambi : cosa ne pensate delle persone che sono li solo per la musica e non si curano davvero del messaggio che c’è dietro, vi disturba?
TM: Una rock band deve fare un grande show ogni sera, se non fai questo a nessuno importerà di quello che hai da dire, è un concerto non una lezione.
S: E’ vero, il primo approccio che hai con una band è la musicalità, poi quando diventi più ‘intimo’ con un gruppo inizi a concentrarti anche sui testi e quali sono le loro idee fino a creare un nuovo tipo di rapporto tra il fan e la band. In un arena ci sarà sempre una maggioranza di persone che vuole solo passare del tempo lontano dai problemi e godersi una bella serata.
I: E’ strano che tu lo dica perché comunque passi molto tempo su quei testi, ci metti del tuo perché siano belli.
S: Questa è una scelta personale, io non uso i social, mi espongo nei miei testi e nelle mie canzoni. Se la gente non vuole sentire quello che ho da dire nelle canzoni, mi sta anche bene.
[…]
I: Hai incontrato qualche ‘eroe’? Penso che per un ragazzo come te già anche l’idea di incontrare Ozzy Osbourne possa essere entusiasmante
M: Si, ho intervistato Ozzy l’anno scorso. Faccia a faccia. Sono stato un po’ con lui, ed è stato fantastico.
Ho incontrato anche Axl Roses ed è stato incredibile per me. Ero con i ragazzi dei Good Charlotte e lui è venuto verso di me, mi ha messo una mano sulla spalla e mi ha detto ‘ voglio ringraziarti per tutte le belle cose che hai detto su me e la band alla stampa’ e se cerchi su google c’è una foto di me, Benji, Joel e Axl. Inoltre adesso considero i Metallica amici ma la prima volta che li ho incontrati, suonavamo a San Francisco e James si è avvicinato al nostro bus mentre facendo un po’ di riscaldamento vocale con addosso una felpa degli Avenged Sevenfold… e mi ha detto ‘ ehi… riscaldamento eh?’
ed io ‘si…’ Siamo stati molto fortunati.
I: E come vi sentite ad essere per altri quello che sono questi grandi musicisti per voi? Sarà strano, no?
S: Noi siamo all’inizio, stiamo ancora cercando di farci valere con le vecchie glorie. Cerchiamo di incontrare sempre più gente possibile, è un grande onore.
 
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