Avenged Sevenfold Italia -  www.avengedsevenfolditalia.it

Matt ospite al "Member Guest" di Dave "Phoenix" Farrell

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 16/1/2018, 19:43
Avatar

Utente

Group:
Crew
Posts:
163
Location:
Roma.

Status:


Matt è stato ospite del primo episodio del podcast “Member Guest” di Dave “Phoenix” Farrell (Linkin Park), Brendan Steele (PGA Tour Golfer), e Mark Fiore (Director/Friend). Questo programma di ascolto ha lo scopo di intrattenere gli spettatori parlando di Golf, musica e molte altre cose in compagnia di ospiti di talento.

Potete sentire il podcast QUI

Di seguito il riassunto tradotto da Camilla.

Dave Phoenix Farrel, Brandon Steele e Mark, presentano Matt scherzando, e introducendolo come "singer guy", appellativo che lo diverte molto. I quattro scherzano su come in una band i cantanti siano quelli più in cerca di attenzioni, che voglio essere visti da tutti, mentre i bassisti sono quelli che amano meno stare sotto i riflettori, altrimenti non sarebbero bassisti. Matt aggiunge che forse i più pazzi sono i batteristi, ne ha conosciuti tanti con personalità molto eccentriche.
Matt dice che si trova in un bel periodo della sua vita , tra concerti e partite a golf. Tutti i presenti sono appassionati di questo sport e ne parlano a lungo. A Matt piace molto perché è un'attività che non lo mette sotto pressione. Tra i vari aneddoti, racconta che una volta lui e Brandon dovevano essere ripresi per un servizio sul golf nei campi da gioco ed è stato molto comico, perché gli veniva chiesto di essere espressivi, di camminare in un certo modo in mezzo all'erba, di darsi il cinque e venivano ripresi da diverse angolazioni. Poi a un certo punto Matt doveva entrare a retromarcia in un garage con una golf cart ed era nervoso perché temeva di andare a sbattere e fare una figuraccia. Trova assurdo quanto avere una telecamera davanti possa rendere stupidi. Non gli era mai successo che una telecamera lo riprendesse mentre giocava a golf e ricorda che era indeciso tra l'effettuare il lancio in base a come sapeva sarebbe venuto bene in tv (e in questo caso avrebbe mandato la palla da tutt'altra parte rispetto a dove voleva lui) e il fare un lancio come si deve senza pensare alle telecamere. Insomma, era preso da tutte queste sciocchezze. Alla fine, però, è andata bene e si è divertito.
Gli viene chiesto come venga in mente a qualcuno che suona in una band o che comunque ha un impegno a tempo pieno che non c'entra nulla con il golf ad avvicinarsi a questo sport. Matt spiega che in generale ha sempre praticato sport. Ha giocato a basket, è sempre stato competitivo... Poi da ragazzino è successo qualcosa, ha iniziato a frequentare un gruppo di ragazzini che ascoltavano punk rock e heavy metal e ad un tratto lo sport gli è sembrato noioso, il golf più di tutti. Da ragazzino sei ingenuo, impressionabile, e quando qualcuno a cui non importa realmente di te ti dice qualcosa gli credi. Ha suonato il piano per tutta la vita e, nonostante lo odiasse, sua madre gli diceva di continuare a farlo perché un giorno gli sarebbe servito e in effetti oggi la ringrazia. Poi ha voluto una chitarra per suonare le canzoni degli Slayer. Anche The Rev era un grande giocatore di basket, tutti loro hanno sempre praticato sport. Poi la musica è diventata il centro delle loro vite. Però ha sempre portato con sé questo spirito di competizione, quando salivano sul palco voleva che fossero la band migliore di tutti con le migliori canzoni. Gli piace la competizione e lo sport è il mondo ideale in cui essere competitivo. Una volta erano in tour con un tour manager che voleva che provasse a giocare a golf. Matt era ancora dell'idea che il golf facesse schifo, lui gli disse di andare con lui e vedere con i suoi occhi se non si trattava di un vero sport. Alla fine se ne è innamorato ed è diventata una parte importante della sua vita. Gli piace giocare con i suoi amici, gli piace scommettere e trascorrere del tempo all'aperto.
Poi si parla un po’ di concerti e Matt ammette che sono fantastici, danno tante emozioni ma anche tante tensioni e a volte può essere stancante. Poi arriva il giorno di day off, e ti ritrovi in una città dove non conosci nessuno o hai al massimo un paio di amici. Ad alcuni piace passare tutta la giornata a bere al bar, Matt preferisce andare a farsi una bella partita a golf . La giornata perfetta per lui consiste in una partita a golf, un bella cena, un film e poi andarsene a letto. Per lui questo sport è una cosa super positiva che lo ha aiutato a ritrovare il proprio equilibrio.
Quando è in tour poi, si informa sempre dei campi che da golf che si sono nelle vicinanze e spesso va a giocare con sui padre.
Ricorda che una volta di trovava in Brasile, in un campo da golf con persone che non avevano mai giocato prima e ci sono state una sacco di scene comiche che lo hanno fatto divertire. Per esempio, c'era un ragazzo a cui era finita la palla nel laghetto e si è tuffato per recuperarla
Il bello di avere persone come Matt che giocano a golf è che attirano l'attenzione della gente su uno sport che molti considerano noioso, facendogli venire voglia di provare e di capire di cosa si tratta. Le persone devono sentirsi libere di praticarlo a qualunque livello.
Una delle cose che piace a Matt del golf è che è un gioco sempre diverso: il campo, il tempo, l'erba, la velocità di gioco, non sono mai gli stessi ma cambiano ad ogni partita. Adora anche il basket, ma è sempre uguale ovunque si vada. Mentre il golf si evolve, ogni giorno è un'esperienza diversa che ti permette di crescere e di giocare a livelli sempre diversi e con persone differenti. Gli piace sia giocare con professionisti che con chi è meno bravo. Spiega che questo sport ha tante bellissime sfumature. Inoltre sei tu a controllare il tuo destino, la partita.
Passando ad altro, Dave ricorda che The Stage è stato nominato per i Grammy e che spera che riesca a vincere e che gli Avenged Sevenfold saranno in tour per tutta l'estate.
Matt dice che The Stage è un bel disco e si sono divertiti a scriverlo. A questo punto della loro carriera non incidono più per altri ma in primis per sé stessi. Certo, sperano sempre che il loro lavoro possa piacere al pubblico, ma alla fine ciò che conta è fare quello che li rende felici. Allo stesso modo come i suoi i figli o il golf lo rendono felice, ama anche comporre, studiare musica, occuparsi della produzione, arrangiare... quando hanno iniziato a lavorare al disco avevano una visione precisa di quel che volevano fare e sono riusciti a realizzarla. Tra tutti i loro lavori è quello che Matt preferisce e da cui traspare tutta la loro maturità musicale e non vede l'ora di realizzare il prossimo.
All'inizio erano incerti di come il pubblico avrebbe accolto l'album poiché si tratta di qualcosa di molto particolare. E' stata una grande sfida creare un disco simile e portare l'attenzione della gente sulle canzoni. Certo, un canzone di tre minuti e mezzo è più facile da vendere al pubblico, ma Matt è dell'idea che la maggior parte della gente là fuori si aspetta che gli artisti rischino. A volte bisogna affidarsi agli artisti e vedere dove ci portano e poi prenderci del tempo per capire se il loro lavoro ci piace o no. Se non ti piace va bene lo stesso. Ma se ti piace allora potrai approfondire il loro lavoro e apprezzarlo ancora di più. A Matt piacciono molto le canzoni dei Metallica proprio perché ascoltandole si rende conto di quello che c'è dietro... si gode la batteria di Lars, la voce di James... Ecco, il desiderio di Matt è di far fare un viaggio ai fan, un viaggio che attraversa la loro carriera. Se cresci con la tua band preferita, in un certo senso, muori anche con la tua band preferita. Ad oggi Matt ritiene che il lavoro della band rispecchi a pieno la loro essenza e che con The Stage siano riusciti a dimostrare quello di cui sono capaci senza allontanarsi troppo dal loro genere. Sono passati da un disco classico come Hail To The King a uno come The Stage e sebbene si renda conto che non possono sempre passare da un genere all'altro, è sempre bello sperimentare cose diverse. Ogni disco che rilasciano è completamente diverso dagli altri, come se volesse essere una reazione all'album precedente. Ma quello che le persone non capiscono è che la cosa più importante sono le melodie: non importa se nel pezzo ci sono parti elettroniche o parti cantate o in scream, la melodia deve essere grandiosa.
Il problema di tanti fan del rock è che giudicano la canzone nel suo insieme, mentre secondo Matt l'unico modo per vedere se una canzone merita davvero è suonarla pianoforte e voce o chitarra e voce. Da artista, Matt ritiene che questa sia una generazione in cui si parla tanto; tutti condividono la propria opinione, il che va bene, ma a volte questo oscura tutto il resto, tutto quello che rende una canzone una gran bella canzone. Pensa che in questo senso i Linkin Park abbiano fatto un ottimo lavoro, proprio perché hanno composto delle canzoni fantastiche nonostante molti avessero da ridire sullo stile che avevano adottato. Le band si evolvono e riascoltando i vecchi pezzi ci si rende conto che le cose da migliorare potrebbero essere tante. C'è anche da dire che dipende molto dal momento che si sta vivendo e dove ci si trova. All'inizio della loro carriera gli Avenged Sevenfold hanno preso parte al Warped Tour e lì le persone volevano soprattutto energia. Ci sono tanti fattori, ma la cosa più importante è sempre la melodia.
Matt è stato un ospite importante al concerto che i Linkin Park hanno tenuto lo scorso ottobre in memoria di Chester Bennington: è salito con loro sul palco per cantare Faint, Burn It Down e la canzone finale, Bleed It Out. Dave lo ringrazia tanto per aver partecipato al concerto, averlo con loro quella sera è stato molto bello sia per loro che per i fan.
Matt spiega che entrambi hanno vissuto una situazione simile. Ricorda che si trovava nel parcheggio di una campo da golf quando ha ricevuto una chiamata da sua moglie che disperata gli ripeteva che Jimmy era morto e lui non riusciva a realizzare la cosa. Non poteva crederci. Questa cosa lo ha distrutto in un modo che non credeva possibile. Per cui quando ha saputo di Chester sapeva perfettamente che momento terribile stessero passando Mike, Dave e tutti gli altri. Gli sarebbe piaciuto poter fare di più per loro che cantare un paio di canzoni, ma chiaramente è impossibile. E' stato un concerto molto bello ed emozionante, che ha riunito tante persone diverse proveniente da paesi differenti. Matt prova un grandissimo rispetto per i Linkin Park, per il modo in cui hanno superato i loro limiti, per tutte le volte che li ha visti suonare ai concerti, per il modo perfetto in cui Chester dominava il palco; il suo era un talento unico e incredibile e fortunatamente ci sono i cd a ricordarcelo. Ecco perché Matt ci teneva a partecipare al concerto in sua memoria ed è stato molto felice di poterci essere. Dave ringrazia ancora lui e Synyster Gates.
Inoltre, Matt spiega che il momento di incertezza che stanno attraversando ora i Linkin Park lo hanno passato anche gli Avenged Sevenfold dopo la morte di Jimmy; non sapevano se completare o meno Nightmare, se andare avanti oppure lasciar perdere tutto.
Le dinamiche all'interno di una band sono complicate, sia quando si è agli inizi e si tira avanti con pochi dollari al giorno, sia quando si fa successo e iniziano a essere coinvolti anche mogli e figli. A volte non è facile, ma si cerca sempre di far funzionare il tutto al meglio. Ma quando si ha a che fare con la perdita di un amico e in particolare di un membro del gruppo le cose diventano davvero difficili. Matt capisce perfettamente quanto sia grande il peso della decisione che devono prendere i Linkin Park, l'unico consiglio che può dargli è di seguire il loro cuore e di fare ciò che sentono sia più giusto per loro.
Prima di salutare, Matt ricorda del tour negli Stati Uniti di quest'inverno e delle successive date in Europa e aggiunge che non vede l'ora di tornare in studio dopo il tour per registrare nuove canzoni e, scherzando, dice che potrebbero essere proprio sul golf.
 
Top
0 replies since 16/1/2018, 19:43   30 views
  Share