Silviavee |
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| TRADUZIONE DELL'ARTICOLO
L’intervista si apre parlando appunto del nuovo album The Stage e Johnny racconta:
“Credo che tutto è partito da cosa sentivamo in quel momento, eravamo molto fieri di tutto quello che avevamo raggiunto con Hail to the king, ma quando è arrivato il momento di scrivere un nuovo album eravamo ‘ok, l’abbiamo fatto. Vediamo cos’altro possiamo fare’ e l’abbiamo portato al livello successivo”
L’intervista continua approfondendo le parti di basso presenti nell’ album con ritmi complicati che hanno reso il basso parte fondamentale:
“Questo album è un pochino più ‘progressivo’ rispetto agli ultimi due album, ha molto più spazio di City of Evil. Abbiamo messo strati su strati per ogni tipo di sound in quell’album - non c’era più spazio per nient’altro.
In questo album invece sono riuscito a scavare e trovare un tono figo con il basso da suonare con le dita. Quando suoniamo live le nostre vecchie canzoni continuo a ritornare al plettro solo perché era il sound che avevamo a quel tempo. Credo di usare il plettro solo un paio di volte in questo set.
Quando ho iniziato canzoni come Exist, ero tipo ‘okay, questo riff ha dello sweep, sicuramente dovrò usare il plettro… ma suppongo dovrò imparare come fare lo sweep per prima cosa!’ Cosa davvero arriva, specialmente nel metal, è che il basso ha bisogno di essere smorzato per quello si prende il plettro, per ottenere quell’ effetto.
Quanto è stato disposto a mettersi in gioco con questo album:
“ah amico, il più possibile che potevamo. La vera sfida è stata quanto potersi spingere creativamente. Ho specificamente usato molte influenze hip-hop come Dr. Dre in alcuni ritornelli, l’ho reso un po’ dinamico. Ma più di tutto per queste canzoni volevo assicurarmi che ci stavamo divertendo. Volevamo fare un sound differente per questo album, qualcosa che non avevamo mai fatto e penso che ci siamo riusciti”
Quanto affidamento fa alle sue influenze musicali quando scrive le sue parti:
“Ho sempre avuto diverse influenze da tutte le parti come Mr. Bungle and Primus. Come band noi proviamo a non concentrarci troppo da dove arrivano queste influenze perché ascoltiamo sempre musica. Al momento sto sempre ascoltando a ripetizione nel backstage il nuovo album di The Weeknd. Tu ascolterai sempre musica quindi in qualche modo deve uscire. Non ci penso troppo- quando arriva, arriva.”
Dopo la scomparsa di The Rev Johnny si è fermato nel suo stile con diversi batteristi:
“Col passare del tempo ho davvero realizzato quanto importante è stato quando ho iniziato a lavorare con The Rev e prendere un grande ritmo con lui, lui era un maestro del ritmo. Imparando da lui e suonando con lui per molti anni mi ha aiutato a far si che mi chiudessi con la batteria. Da quando abbiamo avuto diversi batteristi e ora che abbiamo Brooks, che è fantastico. è dannatamente bravo: lui è un pochino più ordinato di The Rev ma continua a scendere su uno il che lo rende divertente.”
Collaborazione con la Schecter:
“Sono andato dalla Schecter dopo aver suonato anni con Music Man. Amo Music Man ma ero pronto per disegnare il mio stesso basso. Sono potuto andare dalla Schecter e disegnarlo dalla testa ai piedi e sono molto fiero di questo. Ho usato un EMG 81 guitar pickup vicino al manico. Ha tutto il fondo e tutto il controllo che si può mai volere da un basso.”
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