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Articolo sulla produzione del The Stage World Tour su TPI Magazine

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Silviavee
view post Posted on 19/3/2017, 16:08




TPI (Total Production International) Magazine è una rivista che tratta principalmente di design e tecnologia di eventi come concerti, festival.
Nell’uscita di Marzo è presente un articolo dedicato alla troupe di produzione del The Stage World Tour e noi abbiamo deciso di riassumere l’articolo per voi.

L’articolo è basato sull’intervista fatta al Manager della produzione e tutti i collaboratori coinvolti nella creazione e produzione della sceneggiatura del palco.

Il Manager per quanto riguarda la sceneggiatura di The Stage ha raccontato che solitamente era abituato a creare palchi molto più impegnativi con tanto di fiamme e con un linguaggio figurato più hard rock; ma per questo tour hanno deciso di optare per un design più astratto e più vicino al tema dell’album, come l’intelligenza artificiale in un modo meno letterale.
Per quanto riguarda invece la creazione di questo show si è materializzato su entrambe le coste dell’Atlanico, ovvero la progettazione fatta negli States mentre il set fisico è stato prodotto negli UK.
Nell’intervista vengono specificati dettagli importanti che riguardano principalmente quanto lavoro ci sia dietro, quante persone e ore necessitano. Ad esempio per le prime date iniziavano a montare il palco alle 7 del mattino e non si fermavano fino all’apertura delle porte.
Per mettere insieme tutti gli elementi scenici il capo carpentiere con le sue tre troupe, avevano diviso il lavoro a metà in modo che due troupe montassero il palco e le altre montassero le colonne (le colonne rappresentavano una delle più grandi sfide per la crew perché ogni colonna era costituita da quasi 50 pezzi da mettere insieme) la parte più difficile era pensare allo spazio che si doveva riempire perché ogni location era differente.
Per ogni elemento scenico o tecnico c’è un collaboratore a rispondere per la creazione e l’inserimento nel palco stesso, tutto sempre mantenendo e rispettando i più alti livelli di integrità strutturale e di sicurezza.
Una cosa che non è cambiata con l’arrivo del nuovo tour è l’audio, con l’aggiunta di un nuovo microfono per Matt che segna un grande cambiamento.
Il microfono in questione è il ‘heil sound pr 35’ con un shure wireless system.
Infatti riguardo a quest’ultimo argomento, il FOH engineer (responsabile audio e monitoraggio del palco) ha raccontato in cosa questo cambiamento sia utile:
“M. Shadows ha una voce molto moderata, ha un eccezionale controllo del tono ma è sempre cosciente di non alzare troppo il volume così da mantenere la voce. Inoltre a lui piace passare molto tempo sulla passerella che si trova di fronte all’impianto di diffusione sonora, perciò dovevamo trovare un prodotto con un buon livello di rigetto in modo da evitare di interferire con il sistema elettronico di amplificazione audio. Il che significa anche che tramite il dispositivo in-ear monitor lui possa sentire quando sta cantando troppo lontano dal microfono aiutando a mantenere il controllo.”

Nell’articolo inoltre è stata scritta una nota di cordoglio dedicata al ragazzo di 19 anni che ha perso la vita a Stoccarda.

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