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Zacky intervistato da Metal Forces

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view post Posted on 16/2/2017, 17:55
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Metal Forces ha avuto modo di intervistare Zacky poco prima dello show del 19 gennaio a Cardiff.
Si è parlato di come è stato scrivere musica con Brooks, dei temi di The Stage, delle sue canzoni preferite dell'album, come è stato registrare con Joe Barresi e tanto altro.

A breve la traduzione.
 
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view post Posted on 16/2/2017, 23:31
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Grazie a Camilla per la traduzione

CITAZIONE
La band metal di Huntington Beach, California, ha rilasciato il suo settimo album The Stage - il primo sotto l'etichetta Capitol Records - nell'ottobre 2016. A gennaio 2017 sono approdati sulle coste britanniche con svariate date nelle arene in cui sono stati accompagnati dai Disturbed e dagli In Flames. Metal Forces ha parlato con il chitarrista ritmico Zacky Vengeance sul tour bus degli Avenged Sevenfold prima del loro concerto tenutosi il 19 gennaio alla Motorpoint Arena di Cardiff, in Galles.

"Fondamentalmente, ognuno arriva con le sue idee," spiega Zacky parlando del processo di scrittura di The Stage. "Ognuno suona con i suoi strumenti e vediamo se c'è qualcosa che può funzionare, poi cerchiamo di concettualizzare le idee in base alla direzione che vogliamo far prendere all'album. Per noi, questo album doveva essere caratterizzato in modo particolare da una batteria che fosse unica - come facemmo per City Of Evil (2005), quando The Rev era ancora con noi - e poi espandere il tutto.
Da lì si tratta solo di mettere insieme le parti scritte e cercare di perfezionare ogni cosa, in modo che il passo successivo sia registrare in studio. E' un processo lungo e faticoso [ride]."

The Stage segna il debutto in studio dell'ex batterista dei Bad Religion, Brooks Wackerman, il cui ingresso nel gruppo è stato dichiarato il 4 novembre 2015. L'uscita dalla band del batterista precedente, Arin Ilejay, era stata confermata il 23 luglio dello stesso anno. "Una delle cose che ci ha sempre distinti era avere con noi un batterista come The Rev (James Sullivan)" afferma. "Dopo la sua morte sapevamo che sarebbe stato davvero difficile riempire il vuoto che aveva lasciato. Abbiamo portato in tour con noi un giovane ragazzo di nome Arin e ha registrato con noi Hail To The King (2013). E' un batterista brillante, ma non aveva lo stesso... modo di scrivere che aveva The Rev."

"La sua presenza ci è veramente mancata nella fase di scrittura, e Brooks è un batterista che ci è sempre piaciuto per il suo stile unico, viene dalla scena punk rock e da una famosa famiglia di musicisti. Gli abbiamo chiesto se fosse interessato a unirsi a noi e lui lo era. Abbiamo fatto delle prove insieme e si è rivelato essere musicalmente perfetto per noi."

"The Stage si è rivelato essere il progetto più creativo degli Avenged Sevenfold," dice Zacky. "Abbiamo fatto dei dischi tutti diversi tra loro, ma sento che con questo abbiamo letteralmente riunito tutti gli stili del metal e dell'hard rock e ci abbiamo aggiunto qualcosa di solamente nostro. Abbiamo usato dei beat di batteria che non sono mai stati realmente usati per riempire le strofe, e usato una traccia temporale da cui molte rock band si tengono alla larga."

"Tutto questo conferisce al disco una caratterista molto più che progressive, ma nonostante ciò è comunque molto piacevole da ascoltare, risultato difficile da ottenere, perché ci sono tantissimi gruppi metal che fanno sempre la stessa cosa - uno o due beat veloci, contrabbasso, urlando o cantandoci sopra - e ci sono band che lo fanno anche molto bene. La nostra intenzione era quella di fare un passo avanti e creare un nostro spazio nel mondo rock e metal, e non cercare di fare qualcosa che è già stato fatto."

Le preoccupazioni musicali degli Avenged Sevenfold altro non sono che una cosciente ricerca. "Per noi è sempre stata una priorità realizzare qualcosa che ci distinguesse dalla massa e che ci rendesse musicalmente felici," rivela il musicista. "Volevamo veramente rilasciare un qualcosa di molto creativo in un momento in cui molte band ripropongono sempre i soliti riff. Con Hail To The King - il nostro album precedente - abbiamo sfoderato i nostri assi nella manica e le nostre influenze musicali, nel palese tentativo di riportare i nostri fan più giovani a un metal più classico. In questo modo abbiamo catturato la loro attenzione. Era una sorta di via di fuga dalla musica più pesante, un sound più melodico, insomma avevamo un piano e sembra aver funzionato."

"Con questo album abbiamo voluto mettere in mostra le nostre strumentazioni e le nostre tracce temporali, attraverso canzoni lunghe e accattivanti. Una volta che sei riuscito a far ascoltare a un fan un album un po' di volte, e ci sono veramente un sacco di concetti da cogliere, allora puoi star certo che quel fan apprezzerà davvero ciò che fai nella vita e che non vedrà l'ora di venirti a sentire dal vivo. Questo è quello che distingue gruppi come Pink Floyd, Rush e Metallica, canzoni lunghe e ambizione che vanno in più direzioni."

Le sessioni di registrazione di The Stage sono state guidate da Joe Barresi. "E' fantastico," afferma Zacky entusiasta. "E' un persone calma e controllata, con una passione per i toni organici, i pedali e gli amplificatori. Cerca di rendere tutto naturale e organico. In un'era in cui gli album sono tutti tagliati e incollati e campionati. Qualunque gruppo metal si ascolti ha delle parte di batteria campionate. Per la serie 'Che senso ha suonare su un kit reale e andare in studio quando si può semplicemente suonare su un kit elettrico?' Lavorando con Joe abbiamo detto 'Vogliamo una batteria che sia una vera batteria. Microfonala, mettila in una stanza adatta e falla suonare bene. Faremo così, e se non suonerà perfetta andrà bene lo stesso, perché si tratta del suo suono reale.'

"Non volevamo niente di quella roba superprodotta che si sente oggi in giro. E' una cosa che mi infastidisce molto. E' bello essere la prima band a rilasciare un disco con un suono pulito. Volevamo muoverci in una direzione che fosse più sullo stile di band come Led Zeppelin e Black Sabbath, che avevano un sound più dinamico."

Un sound pesante ma allo stesso tempo non troppo grezzo, di modo che le rispettive tracce somigliassero alle demo. "E' un lavoro complicato che richiede moltissimi mesi in studio," afferma. " Registrare un album è un processo difficile, soprattutto se lo fai in maniera naturale e vuoi ottenere un risultato professionale. Servono un buon team e ottimi musicisti. Basta pensare ai dischi dei led Zeppelin, ci è voluto molto per realizzarli. Molte band oggi vanno in studio e registrano un album in due o tre settimane. Per noi ci è voluto molto tempo, abbiamo cercato di far si che ogni canzone avesse il suo percorso creativo."

Zacky non va pazzo per gli aspetti tecnici della musica in senso stretto. "Personalmente, va bene qualunque cosa che consenta di ottenere un buon risultato," afferma. "Ciò che rende la nostra band unica è il fatto che abbiamo una dinamica folle e la strumentazione tecnologica di Synyster. Ha tantissimi pedali e tutti i più diversi amplificatori e processori, e altre cose del genere. Io ne ho a malapena qualcuno. Preferisco una strumentazione semplice perché sono molto punk rock. Secondo me, meno è meglio, quindi abbiamo due filosofie molto differenti, ma credo sia anche quello che ci rende unici."

Dal punto di vista dei testi, in The Stage viene elaborato il concetto di fantascienza. "Fondamentalmente, si tratta di prendersi il proprio posto nel mondo," spiega nel dettaglio il chitarrista. "Parla di come gli esseri umani siano attualmente inseriti nell'universo, di cosa sta accadendo nel mondo della tecnologia, di dove siamo diretti, del nostro persistere in quanto razza umana a guardare al passato per cercare di non ripetere gli stessi errori. Praticamente è come la copertina dell'album; partiamo dal nostro piccolo pianete e viaggiamo anni luce per poi renderci conto di quanto sia piccolo e insignificante nel grande schema delle cose, ma di quanto rimaniamo importanti gli uni per gli altri."

The Stage è stato rilasciato il 28 ottobre 2016 a sorpresa, senza alcun tipo di campagna pubblicitaria che lo precedesse. "Si trattava di fare qualcosa di diverso per i nostri fan in un'era in cui la musica si allontanata molto da com'era quand'ero ragazzino," rivela Zacky. "Io e Matt, il nostro cantante andavamo tutti i giorni al negozio di dischi dopo la scuola. Racimolavamo più soldi possibile, parlavamo con i negozianti, guardavamo le copertine dei dischi, leggevamo i titoli delle canzoni facendo caso a quanto fossero lunghe, e sceglievamo quale album portare a casa e ascoltare per quel mese. Non avevamo molti soldi. Una volta che avevi comprato un disco te lo dovevi tenere. Dovevi ascoltarlo e innamorartene."

"Al giorno d'oggi le etichette discografiche lanciano un singolo tre mesi prima che un album esca. Se non è sufficiente ne rilasciano un altro, poi un altro e un altro ancora, prima che il disco esca. In pratica la metà dell'album è già fuori. Volevamo dare ai nostri fan una rappresentazione dell'album dall'inizio alla fine, senza rilasciare più singoli. Volevamo che se lo portassero a casa e che fossero i primi a poter formulare un'opinione."

Dalla tracklist di The Stage sono emerse le canzoni preferite del chitarrista. "Le mie due canzoni preferite, e le sono state per un bel po', sono...," comincia. "Adoro The Stage e amo Angels. Credo che siano una perfetta incarnazione di quello che volevamo rappresentare con questo disco, ovvero un album intelligente, ambizioso e musicalmente provocatorio, in grado di catturare la nostra performance in studio. Credo che queste canzoni lo facciamo ed esprimano visivamente e liricamente quello che avevamo in mente - degli esseri umani che cercano semplicemente di ritagliarsi un posto un questo mondo e in questo universo. Penso che queste canzoni ne siano una buona rappresentazione."

Dove e quanto lontano riusciranno ad avventurarsi gli Avenged Sevenfold da qui in poi non è chiaro, questi metallari hanno già ottenuto dei successi considerevoli. "Abbiamo sempre cercato di guardare al futuro con largo anticipo," dice Zacky. "Secondo noi non si deve mai tornare indietro, l'astronave è decollata, ma la scelta da fare è sempre e solo quella di continuare ad andare avanti. Non mi interessa fare marcia indietro. Voleva creare canzoni folli e metter su il miglior show possibile per i nostri fan, e voglio che questi fan crescano con noi ed essere una band generazionale che possa piacere ai ragazzi. Ci sono gruppi che sono in grado di farlo, ma è difficile."

"Solo il tempo ce lo dirà, ma guarda una band come i Black Sabbath. Mio padre li ha visti in concerto, poi li ho visti io e poi io ho visto mio padre con loro. Mi piacerebbe moltissimo che anche mio figlio crescesse amandoli allo stesso modo, è credo che sia proprio questa la cosa bella della musica heavy metal. Non sempre sono famosissimi quelli che la fanno; non ci sono molti gruppi famosi che abbracciano più generazioni. Per noi, si tratta di guardare sempre avanti e cercare di fare del nostro meglio, cercare di metter su il miglior show possibile usando tutti i mezzi a disposizione e senza mai guardarsi indietro."

The Stage è stato rilasciato il 28 ottobre 2016 dalla Capitol Records.
 
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