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Zacky intervistato da The National Student

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view post Posted on 31/1/2017, 22:17
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CITAZIONE
Ad Ottobre 2016 la band ha rilasciato il suo settimo album – The Stage – a sorpresa.
Nell’era dei social media, nella quale le band sono solite stuzzicare i fans anticipando le release per guadagnare un po’ di soldi con i pre-sale, la band californiana ha ribaltato ogni convenzione non solo riguardo la pubblicazione del cd ma anche nella musica stessa, regalando ai fans 70 minuti di puro metal, alcune canzoni di quasi 15 minuti: The Stage può considerarsi la sorpresa dell’anno per i fans del metal.
E come una pietra lanciata in un lago immenso, i suoi effetti si sentiranno per molto tempo dopo l’impatto.
Quest’anno The Stage accompagnerà la band nel tour inglese con Disturbed e In Flames come supporters.
Ecco cosa ha detto Zacky riflettendo sul successo del nuovo album poco prima dello show all’O2 Arena di Londra.
‘Per noi si tratta sempre di sorprendere i nostri fans. Per Hail to the King abbiamo seguito lo schema dei 3 mesi di pubblicità e abbiamo percepito la noia del pubblico: Oh i Sevenfold ci stanno prendendo in giro. Stanno facendo pubblicità e caccie al tesoro, ma rilasciate le maledette canzoni piuttosto! Vogliamo solo sentire l’album. – Questa volta non abbiamo fatto nient’altro che dargli il cd tipo – Ecco qua, decidetevi!
Le vendite non sono state fantastiche ma non si può giudicare se un album è un successo in base al numero delle vendite piuttosto che quanto hai le palle di osare. Quindi per quanto mi riguarda penso che abbiamo avuto davvero le palle di fare qualcosa di imprevedibile e altre cose eccitanti. Penso che anche i fans lo apprezzino.’ Conclude con una risata.
Uno dei fattori determinanti di The Stage è sicuramente l’argomento e le idee centrali: tutto il cd si basa sui temi dell’intelligenza artificiale, la condizione umana e la ricerca della risposta nelle stelle.
‘Stavamo cercando e leggendo molto riguardo lo spazio aperto e l’universo. Ho mandato a Matt un articolo riguardo l’intelligenza artificiale pensando di poter partire da lì, e lui ha fatto lo stesso mandandomi degli articoli, Bill Nye e il suo libro Undeniable, che parla dell’evoluzione e del nostro posto nell’universo, o anche il libro di Carl Sagan Cosmos. La mia mente era già concentrata sullo spazio e l’ AI, e mi è venuto in mente l’artwork e il punto focale dell’album. Volevamo legare la tecnologia e l’universo con l’uomo e dove si colloca nel grande schema di tutte le cose.’

The Stage è assolutamente in contrasto con il predecessore Httk ispirato ai classici del metal come i Metallica ed i GnR.
‘L’influenza in HTTK è palese’ ammette Zacky, ma spiega anche riguardo a The Stage ‘ Matt ha ascoltato un po’ di dark hip hop e se ne è uscito con un drumbeat per Brooks che in qualche modo suonava metal nonostante fosse stato ispirato da riff hip hop o qualcosa del genere. Non ci sarei arrivato che era una roba hip hop. La mente di ognuno di noi lavora in maniera differente. Ci siamo impegnati molto a cercare un nuovo stile e incorporare elementi rock e drumbeats lunghi e strani, per canzoni ambigue, siamo stati influenzati da tutta una nuova serie di cose.’

Per l’album e il tour imminente Vengeance afferma che anche l’aspetto visivo è fondamentale ‘ l’aspetto è importante come la musica. Sono stato da molti artisti ma nessuno è stato in grado di fare ciò che volevo, quindi alla fine ci ho pensato da solo, con l’aiuto di mio fratello e ho disegnato la copertina dell’album e l’astronauta. C’erano pochi artisti che potevano fare ciò che ci serviva per la copertina e lo stesso video di The Stage, la title track. Ho avuto un idea e volevo fosse perfetta, siamo stati molto fortunati ad avere Chris Hopewell perché aveva la nostra stessa visione delle cose. E’ entrato nella mia testa ed è stato divertente.

Nonostante creativamente The Stage sia sicuramente un successo, non è privo di una buona dose di controversie. L’ex etichetta della band ha minacciato di far saltare tutto il progetto con la pubblicazione del ‘greatest hits’ che avrebbe confuso i fans occasionali e messo The Stage in ombra come pubblicità e vendite.
‘Non pensavamo che la nostra ex etichetta avrebbe fatto una cosa del genere. Non lo sapevamo finchè l’album non stava per essere rilasciato, abbiamo pensato fosse una reazione decisamente eccessiva quando sono stati ingannati da un finto tweet di Jericho e questo dimostra che tipo di etichetta sono in realtà, una mossa dai pettegolezzi infondati. Ed è per questo che non volevamo lavorare con un team del genere – intendo dire – odio usare la parola imbecilli ma continuerò ad usarla – IMBECILLI.

Indipendentemente da ciò la band continua ad essere una delle migliori del 21esimo secolo e lo sperimentale ed imprevedibile The Stage potrebbe facilmente rivelarsi uno highlight della loro carriera.


Edited by °Meister Vengeance° - 31/1/2017, 23:50
 
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