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A7X su Loudwire, (classifiche, articoli e interviste)

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nausevenfold
view post Posted on 2/12/2017, 16:17 by: nausevenfold
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La Synyster Gates School sta prendendo piede e Brian viene intervistato anche da
Loudwire per parlare di questo progetto.
A voi la traduzione:

Synyster Gates, chitarrista degli Avenged Sevefold, è nella classifica dei migliori chitarristi rock e metal e parte del motivo per cui continua a occupare i posti più alti è perché non smette mai di migliorarsi. Sebbene in passato abbia già creato dei gruppi in cui confrontarsi, ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti con l'aiuto di suo padre, Brian Haner Sr, che ha suonato con Frank Zappa, Tower Of Power e molti altri, lanciando la Synyster Gates School.

Gates sottolinea il fatto che questa nuova avventura è una "scuola di chitarra online che enfatizza soprattutto l'aspetto della community". Padre e figlio hanno contribuito a creare un curriculum per musicisti di qualunque livello di esperienza, con una grande ricchezza di tutorial e video interattivi, e il chitarrista degli Avenged Sevenfold si aspetta che sia un'esperienza di grande coinvolgimento, che consentirà ai chitarristi di caricare i propri contenuti nella scuola, che sarò quindi in continua espansione. Abbiamo avuto l'occasione di parlare con il chitarrista a proposito della Synyster Gates School. Dai un'occhiata all'intervista qui sotto.

-So che in passato hai già creato dei gruppi in cui potersi confrontare, ma la Synyster Gates School è un grande passo avanti. Raccontami come è nata questa idea e cosa vuoi fare con questa scuola.
-Circa sei o sette anni fa ho iniziato a reinventare il mio modo di suonare e ho avuto qualche difficoltà. La curva di apprendimento si è sviluppata prevalentemente in studio con gli Avenged Sevenfold, scrivendo le cose che mi venivano in mente ed esplorando tanti stili musicali diversi. Tuttavia, dai tempi del MI [Musicians Institute] fino a sette anni fa, non ho più studiato da una fonte attendibile. Ho scoperto questa grande ricchezza di informazioni online, e so di suonare un po' come "Johnny è arrivato dopo" [si riferisce al fatto la sua esperienza su internet è iniziata da poco tempo e che l'unica cosa che può dire è che Johnny ha iniziato a usare i social network dopo di lui], perché effettivamente sono su Instagram solo da nove fottuti mesi.
Ho riscoperto la mia passione e una cosa di cui mi sono accorto mentre attraversavo quel labirinto infinito che è YouTube o siti simili, è che io avrei potuto ricrearlo in maniera un po' più accurata. Le persone caricano a destra e a sinistra progetti in cui mettono tanta passione, ma mi sembra che in giro non ci sia un sistema solido e metodico come avviene in istituti come Berkeley, la Juilliard o il MI.
Quindi, basandomi sul fatto che il bisogno implica l'innovazione, ho pensato: "Bene, cos'è che mi rende il chitarrista che sono?" E ho riflettuto sul fatto che ascolto tanta musica diversa, che studio tanti generi musicali diversi e che trovo divertente applicare tutto queste cose ai vari tipi di musica. Trovo che arricchisca e renda la musica più intensa. Per farla breve, volevo creare proprio questo per i fan, qualcosa che io non avevo quando stavo crescendo e mi stavo formando come chitarrista, ma che mi sarebbe stato utile.

-Trovo fantastico il fatto che la scuola spieghi tutto, da come tenere in mano un plettro alle tecniche più avanzate. C'è qualcosa per qualunque tipo di musicista. Tuo padre è un musicista professionista, ci sono delle cose nel curriculum che ti ha insegnato lui quando stavi imparando?
-Assolutamente si, la cosa bella è che ci sono molte cose che sono fondamentali per me e altre che sono fondamentali per lui. Abbiamo discusso ogni singola lezione, ogni segmento, dedicandogli il giusto tempo, per capire quale fosse il modo migliore di spiegare a qualcuno che non ha mai preso in mano un chitarra prima cos'è una scala maggiore - come diavolo fai a spiegarglielo? E ti dirò che, per sei fottuti mesi, è impossibili riuscire ad articolare tutto questo. Ecco perché ci sono voluti cinque anni per sviluppare i concetti e circa quattro anni per immergersi in tutti questo e mettere insieme tutto, mattone dopo mattone. E la questione principale è il come spiegare le cose a dei ragazzini in modo comprensibile poiché c'è, per forza di cose, una difficoltà maggiore a imparare online.
Quindi devi essere delicato con le parole e delicato nel modo in cui insegni. Se avessi avuto solo un insegnante, anche se fosse stato mio padre, sarei stato bravo la metà di quanto lo sono oggi. Probabilmente sarei comunque un buon musicista, ma è grazie anche a tutte le persone con cui ho studiato, come TJ Emerick, Brett Garsed, Frank Gambale, e gli stili differenti che sono quel che sono. Ecco perché credo che anche il ragazzino più inesperto, e ne sono estremamente convinto, abbia qualcosa da offrire, basta essere disposti ad ascoltare e ad applicare in modo creativo quanto detto alle proprie abilità. Questo è il punto focale, che ci siano persone che hanno voglia di contribuire.

-Quanto è stato importante per te essere circondato da altri chitarristi, soprattutto quando stavi imparando?
-È estremamente importante, perché a partire da questo concetto, ho letto almeno cinque o sei libri sull' imprenditorialità e su come interagire con gli altri e tutto ha portato a una paio di cose fondamentali, una delle quali è il crowdsourcing. Intendo, letteralmente, c'è Ted Talks - un libro che ho letto - in cui durante il discorso di apertura un ragazzo porta sul palco un toro di 295 libbre e chiede a tutti di indovinarne il peso. Porta con sé un paio di esperti, o quello che sono, che più o meno indovinano. Loro avevano risposto facendo dei calcoli, mentre l'intera folla tirava a indovinare andando vicinissima al risultato. Quello che voglio dire è che l'esperienza della gente è innegabile a questo punto. Ogni libro che ho letto parla di questo ed è diventato un imperativo fondamentale anche nello sviluppo di ciò che voglio che sia questa scuola.

-In questi video si parlerà anche di tecniche avanzate. C'è una tecnica in particolare che prediligi come musicista e che ti trovi spesso a rivedere oppure no?
-Si. La mia grande fortuna è stata avere l'opportunità di comporre con gli Avenged Sevenfold. Credo che mi abbia aiutato tantissimo a migliorare le mie capacità di chitarrista. Cerco anche di pensare melodicamente e anche la mia band mi incita a farlo. Inoltre studio gli approcci armonici dei grandi maestri di musica classica. Si inizia studiando i contrappunti e poi si arriva alle armonie, tutta una serie di cose che ti fanno riflettere e ascoltare cose diverse. Penso che aiuti ad ampliare i propri orizzonti. Mi rende più versatile, arricchisce il modo di suonare.
Insomma, voglio portare questo tipo di elementi, anche perché è molto semplice spiegare una tecnica dato che dietro non c'è teoria. Non c'è filosofia. È possibile dare un'occhiata alle tecniche che uso, io le chiamo A-Tudes, e sono canzoni che ho scritto e suonato. Le chiamiamo modifiche o variazioni di un arpeggio, o linea melodica o quello che è, e poi le suoniamo lente o veloci. Possiamo suonarle pizzicando le corde, con movimenti rapidi, e via dicendo. Puoi vedere esattamente quello che sto facendo. Niente a che vedere rispetto alla composizione e alla struttura armonica. Penso sia molto importante immergersi nella teoria e nelle varie sfumature. È quello che al momento sto facendo anche io. È imperativo. Senza gusto e stile non si va da nessuna parte.

-Come chitarrista, c'è un chitarrista che ti ha ispirato particolarmente, anche nel corso degli anni - che suonando ti ha aiutato a diventare il musicista che sei?
-Ce ne sono alcuni. Non penso che sarei dove sono se non ci fossero stati Frank Gambale o Steve Vai. Successivamente, o comunque nell'ultima decade, Allan Holdsworth mi ha ispirato moltissimo, specialmente dal punto di vista armonico. Come Van Halen mi ha aiutato a pensare meglio, Allan Holdsworth aveva un modo di suonare così profondo che penso che molti dei miei fan rimarrebbero colpiti da lui, anche solo per tutte le note che riesce a suonare. Ma Eddie Van Halen ha fatto un ottimo lavoro mettendo insieme tantissime cose diverse, cromaticamente e suonando fuori dagli schemi. Insomma questo è quello che mi ha aiutato molto sia armonicamente che tecnicamente parlando.
Frank Gamabale è quello che mi ha dato le basi di tecnica. La prima volta che mio padre me lo ha fatto ascoltare ho dimenticato tutti gli esercizi e sono rimasto sbalordito. C'erano degli elementi tecnici che non riuscivo a comprendere. Avevo 18 anni e una volta che l'ho visto suonare ho giurato che non avrei mai più suonato in certi modi, anche se poi non è stato così. Ma quel giorno ho rinnovato il mio stile e mi ritengo fortunato ad essere rimasto così colpito da lui.

-Quali sono esattamente i programmi della Synyster Gates School? So che le persone possono iscriversi già da ora, ma tu stesso hai detto che ci vorrà un po' prima che sia tutto pronto e ben funzionante. Quando si comincerà?
-Come per molte cose ci stiamo ancora lavorando. C'è stato qualche intoppo. Ma speriamo di partire entro il 2017. Comunque i video sono già pronti, come molti altri contenuti. Si tratta solo di sistemare alcuni elementi del sito. I ragazzi che lavorano per noi sono fantastici. Stiamo risolvendo tutti i problemi. Scusatemi, ma sono un perfezionista. Ci vorrà più o meno un'altra settimana. Ci si può già iscrivere - non stiamo cercando di vendervi niente, ma nel frattempo riceviamo feedback e diamo lezioni. Per il momento continueremo così, ma poi ci saranno altre cose, come contest per vincere del merch gratuito. A voi non chiediamo nulla, solo qualche idea, se vi va. Qualche feedback per poterci migliorare per voi. Insomma, il punto è questo, speriamo di poter iniziare entro il 2017. In ogni caso, se dovessimo ritardare, ci saranno più lezioni per voi. È tutto pronto.



Potete trovare l'articolo pubblicato sul sito della band QUI, e l'intervista ufficiale di Loudwire QUI.
 
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