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Intervista per Hong Kong Cononuts

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view post Posted on 20/1/2015, 01:53
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E' in pratica difficile (se non impossibile) trovare un'intervista della band in questi giorni in cui ci sia scritto altro a parte "siamo contenti di venire a suonare da voi".
Abbiamo trovato questa di Hong Kong Cononuts, grazie ad a7xes, in cui non si dice nulla di nuovo, ma almeno si spazia su diversi argomenti tra cui Jimmy, Hail to the king, il rapporto tra i membri della band.

Traduzione

CITAZIONE
Dopo quattro mesi di pausa nelle loro case in California, gli a7x sono un po’ frastornati dal jet lag e dall’essersi goduti una bottiglia piuttosto buona di Bordeaux francese. Ma un assaggio dello skyline di Hong Kong del loro temporaneo punto di vista del Ritz-Carlton li lascia senza fiato.

“È fantastico” dice il chitarrista Zacky Vengeance prima di un altro sorso di vino. “Probabilmente usciremo domani, ma non so per stasera”.

La band, formata nel 1999 e con sei album di successo, è attualmente al primo tour a pieno titolo in Asia, che li ha già visti esibirsi in Corea, Pechino e Shangai con Kuala Lumpur e Bangkok in attesa di seguirli.
“questa è la prima volta che siamo entrati in Cina per suonare a Pechino e Shangai” dice Vengeance. “ penso che siamo in prima linea come rock band ad avere il permesso di suonare in Cina, quindi mostreremo le corde e glielo faremo vedere.”

Sarebbe giusto dire che i cinque membri sono i Metallica per la generazione attuale. Capeggiati dal cantante M. Shadows e spinti dalla furia di due chitarre, il loro ultimo album Hail to the King ha il tipo di suono Heavy completamente aperto che si accomoda accanto al famigerato album Black, che con entusiasmo ammettono fosse il piano.
“Parlando di produzione, abbiamo ascoltato l’album Black, siamo cresciuti con esso e abbiamo pensato “questa è una delle più grandi produzioni nella storia del metal” dice senza vergogna il vanaglorioso bassissa Johnny Crist. “Abbiamo deciso di fare l’album Black? No. Ma abbiamo deciso di fare un disco con un grande suono.”

Eppure i ragazzi sottolineano che hanno cercato di essere diversi con ogni album. Mentre una volta indossavano le loro influenze punk hardcore dei Suicidal Tendencies e Black Flag sulle loro maglie, sono gradualmente diventati dei pesi massimi della scena musicale di oggi.

Se la musica è il fondamento, tuttavia è l’amicizia, come si può intuire dalle loro costanti risate e gli scherzi, che permette ai Sevenfold di oltrepassare i confini.
“Amiamo letteralmente parlare tra di noi” dice il chitarrista Brian Haner jr. “Troviamo qualsiasi scusa per uscire e prendere un bicchiere di vino. E, ci capita anche di fare musica ed essere musicisti. Facciamo quello che amiamo, viaggiamo insieme fino a quando ci divertiamo, siamo fottutamente felici. Ma abbiamo dovuto lottare per essere felici, ad essere onesto.

Oltre alla scena musicale che è costantemente sotto i loro piedi, il gruppo ha anche dovuto fare i conti con alcune tragedie. Prima fra tutte è stato l’accidentale morte del batterista James “the Rev” Sullivan nel 2009.
“possiamo andare avanti senza Jimmy?” dice Haner Jr. “è giusto da fare?” è estremamente difficile. Abbiamo dovuto lottare duramente per quella merda, ma il mantra è andate avanti e divertitevi, anche se si sta scrivendo un album, viaggi, o sei semplicemente uno stronzo”.

Finora gli avenged sevenfold hanno solo una vaga idea di ciò che sarà il loro prossimo album. “tutto quello che posso dire è che ne siamo fottutamente semi eccitati” dice Haner jr.
L’entusiasmo collettivo, e forse il vino, significa che praticamente nessun soggetto è fuori dai limiti, tra cui le virtù di Led Zeppelin IV, le città preferite del mondo e anche il cibo (la cucina Coreana e i tacos Messicani ottengono pollici in su).

Ma farli parlare delle loro esperienze più memorabili della band, è sicuramente quella di aver suonato per le truppe americane in Iraq. “è stata senza dubbio una delle esperienze più incredibili di sempre” dice Vengeance.
“Siamo stati a Baghdad nel palazzo di Saddam Hussein. Abbiamo avuto modo di toccare con mano i bossoli sul terreno, i bombardamenti, i cimiteri dei carri armati.”
“ci piacerebbe suonare per quei ragazzi in qualsiasi momento” aggiunge Crist “anche andare fuori e stringere la loro mano. Quei ragazzi stanno rischiando molto la fuori.
“qualsiasi cosa tu credi, quello che stanno facendo è trascendente” dice Haner con un cenno del capo.

Nel caso in cui le cose sembrano diventare troppo serie, i ragazzi prendono una bottiglia, versano un altro bicchiere salutare di Bordeaux e guardano di nuovo la vista di Hong Kong.
“siamo stati ovunque e non ho mai visto una città come questa”, dice Crist. E collettivamente giurano che stasera sarà un bello spettacolo
 
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