| Ok, letta la notizia ho gridato un vaffanculo grande come l'universo, quindi infinito. Adesso sono un pò più calma ma viaggio sempre sull'incazzo andante. Ho massima stima di quel ragazzo, totale, e certe insinuazioni le aborro proprio, nella maniera più categorica. Di una grande cosa sono convinta, non si voleva ammazzare. E non perchè ho la presunzione di saperlo, non lo frequentavo, non c'ho mai parlato, e non ho la benchè minima idea dei suoi turbamenti, del suo stato d'animo, e scusate se ve lo dico, ma nemmeno voi. A volte è vero, ci si trova in situazioni devastanti per la psiche, puoi avere tutto, macchina, villona, soldi al posto della carta igienica, anche amici fraterni, ma c'è chi le tribolazioni le ha dentro, sofferenza per qualcosa che purtroppo non se ne va con niente. La sensibilità eccessiva ti fa subire le cose più di come possano fare gli altri, e lui ne aveva, lo sanno tutti. Il suicidio non si premedita nella maggior parte dei casi, e uno che progetta un tour, che scrive canzoni, che prova e riprova, non si voleva ammazzare, chi lo ha pensato ha pensato alla stronzata del secolo. Non mi ha portato niente di nuovo questa notizia, in riferimento a ciò. Non mi permetto di giudicare nemmeno il motivo per cui si sfondava di medicine, anche li bisognerebbe valutare ciò che stava attraversando internamente. Tanti sono i motivi che possono averlo spinto a fare razzia di ansiolitici, ma considerando sto mix consistente di sicuro psicologicamente bene non stava, come io stessa pensavo, quindi quando dico che le cose materiali, o che gli amici, non possono nulla, è perchè il male interiore è bastardo. Non credo che sia stata solo questione di stress da tour. Troppa roba per farmi pensare questo. E tutti noi abbiamo il cacchio di diritto di rimediare, di cercare un conforto, che sia nell'alcool, nei farmaci, ecc. Abbiamo diritto a cercare di riprenderci. Però ci sono dei però. E sono questi i però che mi fanno incazzare, con tutto l'amore che posso provare per lui. Non credo al destino, il destino ce lo creiamo noi, e non accetto che la mia vita sia stata già tutta scritta, scritta da chi poi? No, assolutamente. Io fumo, ultimamente abbestia perchè sono nervosa, se magari fossi più debole d'animo mi snifferei il prozac, ma resisto e fumo. Se un giorno mi viene il cancro ai polmoni chi cazzo incolpo? Il destino che mi ha fatto fumare? Che quel periodo ci s'è messo per farmi spuntare metastasi? No. Questo posso capirlo per chi conduce uno stile di vita perfetto, e dal nulla ti sega un cancro fulminante, un infarto, qualsiasi altra merda. Ma se mi dicessero che ho i polmoni ridotti a vigorsol alla liquirizia posso solo dire che me la sono cercata. Inconsciamente, perchè quando fumo una sigaretta non dico certo 'mo mi ci ammazzo qua e sti cazzi', ovvio che nemmeno vado a pensare a ste cose, ma purtroppo è quello che faccio senza volerlo, andando contro al mio corpo stesso, e so per certo che la cosa mi si ritorcerà contro se continuo così. Penso che a lui sia successa la stessa cosa, gli è sfuggita la situazione di mano, inconsciamente non pensava alle conseguenze, ma queste ci sono e presentano il conto. Se prendi 4/5 tipi di ansiolitici o quanti sono, già devi come minimo immaginare che il corpo ne risentià, non era certo idiota, lo sapeva. Se in più ci bevi sopra tutta la germania, è chiaro che lì non puoi incolpare il destino. Non stiamo parlando di 4 gocce di valium, stiamo parlando di ben altro. E allora ad una certa devi anche darti una regolata, principalmente per te stesso. E' stata una negligenza da parte sua, incoscia sicuramente, ma un pò lo è stata. Se so che la mentos con la coca cola mi ricrea il big ben nello stomaco non me la bevo. Tirare troppo la corda la fa spezzare, quindi ognuno ha conseguenza delle proprie azioni, senza stare ad incolpare tizio caio e pino mauro, mi da fastidio sapere che c'è qualcuno che possa pensare che un matt, un syn, un johnny, uno zacky non abbiano fatto niente per cercare di farlo regolare. Mi rifiuto. Tutta questa pappardella per dire semplicemente che sebbene io riesca a capire lo stato d'animo di un ragazzo, benestante e benvoluto, stato d'animo che lo ha spinto a cercare rifugio nelle medicine, non credo nel destino, e la sua incoscienza è evidente ed indiscutibile. E questo non mi piace dirlo, non mi diverto, mi fa stare male. Ribadisco che non l'ha voluto, non voleva ammazzarsi, non voleva arrivare a quei livelli, ma ha perso il controllo. Che poi sapesse o meno della sua malformazione cardiaca questo non lo so, ma a priori, pure un cuore non malformato, a lungo andare non può reggere un bombardamento di medicine e alcool. Ti va bene una sera, due, un mese, due, però arriva il momento in cui il motore s'inceppa, e quando accade sono cacchi amari. Scusate lo sfogo, scusate le parole forse pesanti per qualcuno, scusate la lunghezza, probabilmente sragiono, ma al momento sto così, arrabbiata, e non con lui, ma con questa vita che mi dimostra che non staremo mai bene, mai, soldi, successo, amici.. c'è sempre qualcosa che al di la di tutto ti butta a terra, se sei più sensibile ti affonda. Adesso mi eclisso.
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