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A7X su Metal Hammer e Team Rock, (copertine, articoli e scan)

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giada7x
view post Posted on 26/12/2016, 15:57 by: giada7x
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Un paio di settimane fa vi avevamo anticipato che la band era stata intervistata dalla redazione tedesca di Metal Hammer.
La nostra Rosaria ci ha inviato gli scans dell'intervista e la nostra amica Carmela ha tradotto l'intervista in italiano per noi.

I temi affrontati nell'intervista sono più o meno gli stessi: il tema del disco, la collaborazione con Neil deGrasse Tyson, la scelta di Brooks come nuovo batterista e di quanto siano fieri di questo nuovo disco.

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Intelligenza Artistica
Sorprendente si presenta, in merito al settimo album degli Avenged Sevenfold, non solo il processo di pubblicazione e di commercializzazione, cioè una totale assenza di marketing di lancio. Dal punto di vista creativo e musicale risulta un prodotto inusualmente riuscito che permette a ‘The Stage’ di far dimenticare la mimicry abbozzata di ‘Hail to The King’. Ovviamente solo, però, se ci si prende il tempo necessario per esplorare il disco nella sua ricchezza acustica e permetterne l’assorbimento.
Invece di suscitare l'interesse con immagini dallo studio, video-anteprime o frammenti di canzoni, il 28 ottobre i californiani Avenged Sevenfold hanno presentato il loro nuovo lavoro inaspettatamente
"Volevamo semplicemente fare qualcosa di diverso. e in più mostrare alle altre metal bands che, nonostante siamo nell'era digitale non sempre si devono seguire degli schemi." dichiara il cantante M. Shadows, che era consapevole dei rischi finanziari che portava questo approccio.
"Non riguarda i dati di vendita ma le nuove possibilità" reagisce Shadows al fatto che la band, in confronto ai dischi precedenti, nella prima settimana di vendita ha visto ridursi a metà le vendite.
"Ci aspettavamo una cosa del genere. Trovo piuttosto deludente che dal piano mediatico ci si concentri solo sull'aspetto dei dati di vendita." critica Shadows,
"Soprattutto in un genere come l'Heavy metal per cui non dovrebbe riguardare i dati di vendita! Sono cresciuto nella scena punk e ascoltavo Bad Religion e NOFX e i dati di vendita erano le ultime cose che mi interessavano. La gente ascolta comunque i dischi, questo si vede dai dati di accesso. Non comprano quasi niente, piuttosto utilizzano Spotify o Apple Music. E' così che va il mondo oggi e per me va bene così" commenta il cantante consapevolmente.
Chiaramente più emozionante di tutti i giochi di numeri, The stage è comunque tutta un'altra cosa, cominciamo con il sensazionale nuovo arrivo alla batteria.
Dopo che a fine dicembre del 2009 il batterista James Owen "The Rev" Sullivan è morto per overdose (accidentale di farmaci) - ( e Mike Portnoy ha preso il suo posto per l'album in suo ricordo, Nightmare) e dopo il breve periodo di Arin Ilejay avrebbero trovato il perfetto sostituto in Brooks Wackerman (ex Bad Religion)
"Abbiamo seguito la carriera di Brooks da quando aveva 17 anni. Sapevamo fin troppo bene di cosa era capace. Quello che volevamo da lui per gli Avenged Sevenfold è questa energia che in passato aveva con gli Infectious Grooves e Suicidal Tendencies. Abbiamo provato con lui e poi da queste basi abbiamo scritto alcune canzoni. Pezzi come "Paradigm" o questo ritmo funky e progressive di "Sunny Disposition" erano solo jams in cui Brooks ha provato cambi di tempo e groove molto interessanti.
Tutto il disco può essere considerato, del resto, di stampo prettamente batteristico. Le parti della chitarra, soprattutto quelle di Synyster Gates, non possono essere tacciate di contenere giri flemmatici. Gli A7X riescono, inoltre, non solo a raggiungere prestazioni strumentali eccelse (e su The Stage ve ne sono sorprendentemente molte) ma anche a dar vita a una cornucopia di soluzioni innovative di composizione, la cui ricchezza di dettagli e sostenibilità sono tutt'altro che "Fast food musicali".
“Ci sono serviti sette dischi per arrivare musicalmente a dove siamo ora e giunti a questo punto è naturale sviluppare un gusto leggermente più prelibato." Spiega Matthew Charles Sanders.
“Ci siamo resi subito conto che per The Stage volevamo concentrarci su toni e sequenze di accordi più progressive. Le cose dovrebbero risuonare come qualcosa che non avete mai sentito prima d'ora.
Le melodie vocali, per esempio, sembrano al primo ascolto strane e contorte. Ma questa è una cosa voluta. Molte cose non arrivano direttamente all’orecchio ma si sviluppano dopo vari ascolti" dice Shadows analizzando il processo di scrittura ed effettivamente si scopre qualcosa di nuovo ad ogni passaggio. Con tutte le sue sfaccettature stilistiche che vanno da breakdown Mosh martellanti fino a momenti elaboratamente progressivi alla Pink Floyd, questo album può essere reso comprensibile con una metafora: The Stage si presenta come il prodotto dell’essenza dei Guns’n’Roses dell’inizio degli anni ’90, incluso quello delle band di supporto come Soundgarden o Faith No More, distillato su un album con l’apposizione del marchio A7X.
“Axl è il mio cantante preferito in assoluto” dice Matt contento del confronto con i G’n’R
“Mi piace che riesce a creare una continuità tra voce e melodia, ma sono presenti anche cose strane. ‘Locomotive’ ha insolite parti cantate, così come ‘Estranged’. Per noi questo album ha anche un richiamo a ‘Use your Illusion’. Posso immaginare che Axl si è trovato in una situazione simile: dopo un disco totalmente diretto ha voluto cercare cose più sicure e anche insolite.”
La rinfrescante stravaganza presenta in un brano come ‘Sunny Disposition’ l’intervento dei fiati dei re del Crossover californiano Fishbone o l’inneggiante ritornello in ‘Creating God’, omaggio a un’influenza ispiratrice di Patton e Faith No More e, infine, Chris Cornell come fonte di ispirazione vocale in ‘Angels’ e ‘Simulation’.
“Quando si analizza cosa fanno a livello canoro persone come Chris Cornell, Eddie Vedder o Mike Patton si nota che tutti scelgono un punto di partenza simile per le loro melodie. Suonano spesso come se si strofinassero alle note. Questo mi piace e ho provato a farlo anche io in questo disco. Negli ultimi tre anni non sono mai stato a casa e ho fumato sigari ma allo stesso tempo ho costantemente allenato la mia voce” dice Shadows, che lavora con il vocal-coach Ron Anderson, che ha già lavorato con Rose, Cornell o Layne Staley, dall’album City of Evil (2005).
Un esempio della carriera degli Avenged Sevenfold è l’approccio concettuale che The stage persegue: il disco per quanto riguarda il contenuto è dedicato interamente all’ Intelligenza artificiale. E’ un dato di fatto che noi umani possiamo creare l’intelligenza artificiale, che un giorno potrebbe diventare intelligente quanto un essere vivente. Cosa significa per noi e per la nostra civilizzazione potremo scoprirlo nei prossimi cinquant’anni” riassume Shadows “Gli aspetti positivi sono migliori farmaci, la possibilità di guarire malattie e soprattutto venire a conoscenza dell’universo. Tuttavia c’è pure un lato negativo: cosa succede quando si crea qualcosa che è più intelligente dell’uomo ed è in grado inoltre di accrescere la sua intelligenza autarchica? Questo ci porta a capire che l’uomo come creatore di questa intelligenza ad un certo punto diventa insignificante e superfluo. Il disco si occupa proprio di queste domande. In questo disco non c’è un punto di vista solo negativo o positivo ma volevamo presentarlo come un qualcosa di equilibrato.” Per ‘Exist’ perfino l’astrofisico Neil deGrasse Tyson è stato scelto per recitare una piccola parte scritta appositamente per questo album, “Quando abbiamo cominciato a scrivere questa canzone, abbiamo pensato che sarebbe stato figo avere nell’album Carl Sagan, o un altro scienziato come Bill Nye o lo stesso Neil deGrasse Tyson. Alla fine abbiamo semplicemente chiesto a Neil e lui era molto interessato e ha trovato fantastica la nostra idea di volerci confrontare con i nostri fans su domande cosmiche. Alla fine quest’uomo ha molto da fare e collaborare a un album metal non è nella lista delle sue priorità” dice il frontman “E’ bello che ho già sentito persone che trovano il suo pezzo molto emozionante e ispirante e si sono interessante all’argomento. Non si può desiderare di più.”
Tranne forse che per gli Avenged Sevenfold, che in futuro non proporranno più un argomento simile e non pretenderanno niente dagli ascoltatori.
 
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