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A7X su KERRANG!, (copertine, articoli, scan e poster)

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giada7x
view post Posted on 26/11/2016, 17:53 by: giada7x
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Traduzione di Camilla:

Prendiamoci un momento per riflettere sugli ultimi 12 mesi, è chiaro che questo 2016 non sia trascorso senza i suoi colpi di scena. Sfortunatamente, molti di questi si sono rivelati nella loro forma più negativa, triste, cupa e tenebrosa. Le morti devastanti di Lemmy (alla fine del 2015), David Bowie, Prince e, più recentemente, di Leonard Cohen; il caos attorno al mondo della politica, la scioccante decisione del Regno Unito di votare in favore della Brexit; e, ovviamente, appena due settimane fa, la preoccupante notizia che Donald J. Trump è diventato il nuovo presidente degli Stati Uniti d'America.
Nella contea di Orange, California, sotto il caldo sole del mattino, il frontman degli Avenged Sevenfold, M. Shadows, cerca di dare un senso alle notizie con cui il suo paese natale lo ha risvegliato ieri. " Il paese è profondamente diviso" afferma il trentacinquenne "mi state veramente dicendo che noi viviamo in California [una roccaforte democratica per 24 anni, dove solo un terzo dei residenti ha votato per Trump]. E' un specie di bolla: un pensiero progressista, nuovo e innovativo. Ma a gran parte del paese piace così com'è..."
Questa è una lezione che gli Avenged Sevenfold hanno imparato in molto più che nella politica degli Stati Uniti dell'ultimo anno - bensì durante i loro 17 anni di carriera. In quanto una delle band più lungimiranti del modern metal, il loro è un impegno che ha sorpreso ed emozionato in egual modo. E, con la loro ultima mossa, la più inaspettata dalla nascita del gruppo nel 1999, la recente svolta della band di Huntington Beach è forse la migliore di sempre.
E' iniziato tutto quando a ottobre il loro iconico logo, il Deathbat, ha iniziato ad apparire in svariate città del mondo. L'aspettativa è aumentata quando il loro singolo di nove minuti - la traccia che da il titolo all'album - intitolato "The Stage" è uscito senza nessun preavviso. E, appena due settimane dopo, il ritorno della band è culminato con un concerto sul tetto della sede della loro nuova etichetta discografica, la Capitol Records, esibendosi davanti a migliaia di fan che potevano seguire il concerto online grazie alla tecnologia della realtà virtuale.
E si, subito dopo il loro settimo album era già disponibile in streaming e sugli scaffali dei negozi di tutto il mondo.
"Abbiamo passato un sacco di notti insonni in attesa del rilascio, con la consapevolezza che ci sarebbe potuta essere una fuga di notizie in qualunque momento o che amici e famigliari avrebbero potuto mandare tutto all'aria lasciandosi sfuggire qualcosa..." ammette il chitarrista solista Synyster Gates, riflettendo sulla portata e la grandezza di quello che la sua band è riuscita a organizzare recentemente. "Quando il disco è uscito senza nessun intoppo è stata una boccata d'aria fresca."
Forse, dopo tutto, per il 2106 c'è ancora speranza...

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DEATHBAT V2016 - ZACKY VENGEANCE SU COME HA CREATO L'ARTWORK DELLA COPERTINA DI THE STAGE

"E' stato facile, veramente! L'ho visualizzato nell'istante in cui Matt è venuto da me e mi ha detto che aveva pensato di seguire la direzione dell'intelligenza artificiale e dello spazio. Gli ho detto 'E' fantastico!' Da lì in poi sapevo esattamente come volevo che fosse la copertina dell'album. Ho avuto un po' di difficoltà nello spiegarlo agli artisti perché era un qualcosa che viveva nella mia testa. Alla fine ho deciso di farlo io, mi sono seduto con mio fratello e lo abbiamo disegnato, ci sono voluti del tempo e l'aiuto dello staff della Capitol Records. Un volta concluso il lavoro ho capito che era perfetto e sentivo che esprimeva perfettamente il messaggio dell'intero album: il tema dello spazio, l'idea della meraviglia e, soprattutto, l'elemento elettrizzante verso cui ci porterà il futuro.

***

L'imprevedibilità è sempre stata una delle più spiccate caratteristiche degli Avenged Sevenfold. Solo dieci anni fa, il loro terzo album in studio, City Of Evil, li ha portati dall'essere una promettente band matalcore alla nuova migliore band del metal. Si erano poi avventurati in acque più scure e fitte con il self-titled del 2007 e l'incredibile Nightmare nel 2010. Tre anni dopo, Hail To The King li ha catapultati in cima ai manifesti del Download e nell'elite del metal con il loro approccio più blues e raffinato.
E ora? Beh, ora i titani del metal hanno fatto un altro passo avanti con The Stage. Con un disco di 74 minuti che affronta il tema dell'intelligenza artificiale e dell'esplorazione dello spazio, l'ultimo lavoro del quintetto raggiunge vette tanto epiche quanto quelle che M. Shadows rivolge ai suoi contenuti. Ma ne parleremo dopo. Prima diamo un'occhiata dietro le quinte.
Stufi della situazione, gli Avenged Sevenfold avevano inizialmente deciso di andare contro il buonsenso nonostante il lavoro in studio, a seguito della rottura con la Warner Bros. Records, che nel gennaio 2016 ha minacciato di ricorrere a vie legali. "Avevamo intenzione di rilasciare il disco da soli, poi è arrivata la Capitol Records e gli siamo piaciuti" spiega M. Shadows. "Gli abbiamo illustrato le nostre idee e loro ci hanno detto 'Beh, è senza precedenti e probabilmente non sarà il massimo per le vendite...' e noi abbiamo detto 'Non ci interessa. Non importa'. Hanno accettato e poi [The Stage] è diventato una cosa fantastica da tenere segreta."
Per assicurarsi il totale mistero attorno al rilascio del disco, gli Avenged hanno addirittura mandato fuori strada i più ficcanaso con l'aiuto del loro amico Chris Jericho, frontman dei Fozzy e stella della WWE. "L'attesa è finta" aveva postato Chris su Instagram il 12 ottobre, insieme a un'immagine del Deathbat degli Avenged Sevenfold e agli hashtags #VoltaicOcean e #Dec9, sottintendendo che la data di rilascio fosse molto più avanti.
"Chris mi ha chiamato con quest'idea e mi ha detto 'Amico, sono il migliore a prendere in giro il mondo - devi lasciarmelo fare!'". M. Shadows ride. " E io gli ho detto 'Ok dai, fallo.' E' stata una cosa che abbiamo architettato insieme.
A parte la presa in giro, i grandi progetti degli Avenged Sevenfold per The Stage non si fermano al suo rilascio. La band ha infatti altra musica a disposizione, pronta per essere rilasciata da un momento all'altro.
A dir meglio, non ci sono limiti o scadenze sul quando rilasceranno la suddetta musica. Regole e convenzioni non hanno bisogno di essere applicate.
"C'è una traccia che non siamo riusciti a finire durante la registrazione del disco - non sarebbe stata decisiva per l'album, ma l'abbiamo finita adesso - e poi abbiamo circa sei cover di canzoni che pensiamo che la gente potrebbe veramente apprezzare" rivela M. Shadows con gli occhi che gli brillano. "E' roba insolita. La rilasceremo quando ce lo sentiremo, quindi un giorno potreste svegliarvi e scoprire che The Stage su Spotify ha delle canzoni extra. E andrà avanti così per i prossimi due anni."
Ma avete ingannato il mondo già una volta...
"Il ragazzo che gridava al lupo, si".
Quindi, scusa il nostro scetticismo, ma perché diavolo dovremmo credere a quello che state dicendo ora?
"Tutti i rilasci a sorpresa che ci sono stati finora erano solo in formato digitale, e una cosa che volevamo fare era assicurarci che i CD arrivassero nei negozi. Quindi dovevamo gettare un po' di fumo negli occhi perché i CD sono stati nel retro di Best Buys circa una settimana prima del tempo, ma la gente non ha pensato di controllare. Abbiamo dovuto dire una bugia solo perché se un ragazzino avesse trovato la scatola del CD e poi avesse sparso la voce settimane prima sarebbe andato tutto all'aria. Avremmo speso tutti questi soldi e passato tre anni a scrivere per non avere nessun ritorno. Sarebbe stato un brutto colpo.
Gli Avenged hanno la pelle dura quando si verificano degli inconvenienti nei loro piani. Riguardo alla presunta "deludente" prima settimana di vendite, il chitarrista Zacky Vengeance ride. "Non significa niente" dice "Chi è che ascolta il rock o il metal perché gli interessa quanti album venderà una band? E' la cosa più assurda che abbia mai sentito!" Invece, loro sono focalizzati sull'entusiasmo della bugia, il campanello d'allarme è rivolto all'industria e, cosa ancora più importante, il fermento che le chiacchiere hanno creato tra i fan.
"Con gli ultimi dischi dei Radiohead, Kanye [West] e Beyoncé ho amato il fatto che fossero usciti fuori dal nulla e che lasciassero decidere ai fan cosa pensare" afferma M. Shadows "E' l'unico modo per dare alla gente la purezza, perché semplicemente non esiste più: tutto è super pensato e super maturato."
La purezza nella musica è un qualcosa che hai sperimentato quando eri più giovane? Questo potrebbe essere un tentativo di ricreare l'atmosfera di quei giorni in cui si andava in un negozio di dischi e si comprava un album senza sapere prima che musica contenesse?
"Immagino sia la versione del 2016 di ciò che hai detto" conferma M. Shadows. "Quando ero più giovane riuscivo a leggere una recensione su un disco se ero fortunato - poteva essere di Rolling Stone, Hit Parade o Kerrang!. Ora invece si viene travolti istantaneamente dall'opinione di 150 persone diverse su un album che ancora non è neanche uscito. Per me, l'acquisto di un disco dovrebbe essere fatto alla vecchia maniera: vedi un manifesto, lo ascolti alla radio, decidi di andare in negozio e assimili il tutto."
La recente strategia degli Avenged è anche un invito ai loro colleghi a evitare il classico format di rilascio di un disco e di cercare di fare qualcosa di nuovo. "Se le persone ti dicono che l'industria musicale è un ambiante sano, stanno mentendo" continua M. Shadows "Ci sono i torrent e sono poche le vendite fisiche dei dischi, quindi sono veramente pochi i soldi che tornano indietro agli artisti o all'etichetta. Per cui credo che sia davvero fantastico per un artista fermarsi un attimo e riflettere. 'Beh, facciamolo in questo modo e se funziona allora fantastico. E se non funziona, va bene lo stesso.' Ma le persone devono provare le cose e noi speriamo che questo incoraggi gli altri a farlo.
"Abbiamo rilasciato un album in un modo piuttosto anticonvenzionale ed essere la prima band che prova a fare qualcosa di nuovo mette addosso un po' di ansia" aggiunge Zacky. "Ma i nostri fan sono riconoscenti e anche difensivi. Per ogni articolo che vuole focalizzarsi sul fatto che abbiamo venduto meno dischi dell'ultima volta ce n'è una manciata che ci prega di fare qualcosa di diverso."

Per organizzare un rilascio su vasta scala come quello degli Avenged Sevenfold, la band deve innanzitutto tornare indietro a quando The Stage non era ancora in fase di creazione. Infatti, hanno dovuto trovare un modo di superare il momento più struggente che abbiano mai affrontato come band: riempire il vuoto lasciato dal loro defunto amico Jimmy "The Rev" Sullivan.
Dopo aver tragicamente perso il batterista nel 2009 ed aver poi preso una strada diversa rispetto al batterista Arin Ilejay, con cui hanno realizzato Hail To The King, gli Avenged Sevenfold erano alla ricerca di qualcuno di straordinario. E hanno trovato la loro anime gemella musicale in Brooks Wackerman dei Bad Religion. Quella che sembrava essere un'altra mossa inaspettata si è rivelata, invece, la più sensata.
"E' la persona giusta" sorride Zacky. "E' quel tipo di persona che fa musica nello stesso modo in cui la facciamo noi. E a meno che tu non venga dal sud della California, è impossibile imitarci. Ci hanno provato molte band, ma non sono mai riuscite a ottenere la formula giusta."
Quest'unione di forze ha istantaneamente arricchito entrambe le parti.
"Sono stato nei Bad Religion per 15 anni e sono orgoglioso di tutto il lavoro che ho fatto con quella band" afferma Brooks, "Mi ero tenuto alcune porte aperte per vedere cosa sarebbe successo e, fortunatamente, i ragazzi degli Avenged si sono avvicinati a me. Sono felice si essere riuscito ad iniziare il mio percorso con loro con l'inizio della scrittura di un album - suona come la situazione perfetta. Ed effettivamente lo era."
Stilisticamente, l'arrivo di Brooks ha portato una ventata d'aria fresca - e lo si può notare in ogni colpo incontrollato di The Stage. Questa volta, gli Avenged Sevenfold hanno improvvisato insieme molto più di quanto abbiano mai fatto durante la registrazione di un album in studio, e ne hanno sfruttato pienamente i benefici. Registrato e co-prodotto da Joe Barresi (Tool, QOTSA, Coheed and Cambria) in California, il quintetto si è divertito tantissimo a crearlo.
"Ogni giorno in cui Brooks si presentava, si scatenava la magia" rivela Syn orgogliosamente. "Il suo approccio unico, la sua comprensione della composizione, la sua passione nel creare energia ed emozione... lui è senza paura. Tutti ridevano all'assurdità e la natura esagerata delle jam. Siamo sempre stati orgogliosi di essere una band senza paura quando si tratta di scrivere canzoni, ma penso che in questa occasione in particolare ci siamo liberati da tutte le influenze e abbiamo tirato fuori qualcosa di fantastico. Non importava quale tipo di canzone, parte, riff o arrangiamento si trattasse, eravamo semplicemente felici di non avere nessun tipo di limite."
"Sapevamo che sapeva suonare la batteria in un modo che non avevamo mai sentito prima" aggiunge Zacky. "E' semplicemente incredibile - specialmente per quanto riguarda il suo stile. C'è una cosa che ci manca da quando abbiamo perso The Rev. E Brooks era un'ispirazione per Jimmy. Lui aveva quell'abilità naturale di essere così selvaggio e sconsiderato, e noi volevamo includere questa cosa. Volevamo creare una sorta di album punk sud californiano, con elementi progressive e metal. Volevamo creare l'album più punk rock e progressive metal mai esistito [ride].
E l'hanno fatto. Alla fine, sembra che gli Avenged Sevenfold abbiano veramente trovato il pezzo mancante del puzzle che avevano perso circa sette anni fa. Per una band come gli Avenged Sevenfold l'ispirazione è l'elemento chiave. E questa volta, rafforzati dalla presenza di Brooks, gli Avenged Sevenfold hanno avuto un concetto lirico in grado di competere con il loro coraggioso modo di scrivere musica. E' passato tanto tempo dall'angosciato gruppo di ventenni che dieci anni fa indossavano denti di metallo e mettevano l'eye-liner nei loro video musicali.
"Quand'è che le scimmie hanno deciso che una guerra nucleare era l'unico modo per mantenere il vantaggio?" La domanda di M. Shadows in The Stage, e poi la riflessione piuttosto seria Stiamo creando Dio / Commettendo un suicidio in Creating God, esplora uno di quelli che è il tema principale dell'album: l'intelligenza artificiale. Mentre Paradigm parla di curare le malattie attraverso la tecnologia dei nanobot ( Collegare dei cavi al tuo cervello / Progettare un codice che non ti faccia sentire il dolore / Con la tua famiglia al tuo fianco e il vigore nei tuoi occhi / Per sempre / Vivere per sempre) e Simulation affronta l'dea secondo cui la realtà sia, appunto, una simulazione ( Prendi un respiro prima che sia tutto cancellato via ). E tutto questo prima della straordinaria chiusura del disco: un'interpretazione di 15 minuti del Big Bang, arricchita dal monologo di uno dei più famosi scienziati americani, Neil DeGrasse Tyson.
"Non avrei mai immaginato che un giorno sarei stato in una canzone con Neil" confessa Brooks con una risata.
Neanche noi, amico.
Questi non sono certamente argomenti da prendere alla leggera. Ma si tratta di temi che si sono dimostrati essere estremamente stimolanti per gli Avenged e sono stati trattati attentamente da una band che ha fatto le sue ricerche - ma che conosce anche i suoi limiti.
"Ci è sempre piaciuto sederci tutti insieme e filosofeggiare, parlare di ciò che ci è sconosciuto e fare congetture" afferma Syn. "Ultimamente Matt era ossessionato da questo tipo di cose. Con una passione naturale, lui è dannatamente intelligente, e ha accumulato tutta questa conoscenza - e, cosa più importante, era abbastanza appassionato da fare le domande giuste. "
"E' venuto tutto molto naturalmente - non ci siamo sentiti forzati a dover parlare dell'intelligenza artificiale o della scienza o dell'evoluzione o altro" aggiunge Johnny.
"E' come se tutti noi ci fossimo ritrovare ad essere profondamente interessati all'argomento e quando ci siamo ritrovati tutti insieme ne abbiamo discusso. Mi è sempre interessato il progresso della tecnologia umana".
Dal momento in cui M. Shadows ha sollevato l'argomento, i suoi occhi si sono spalancati e non ha smesso più di parlare. La sua passione per l'argomento è contagiosa. E viene da un interesse sincero.
"Voglio che il tutto rimanga anche su un piano scientifico" rivela, "cose come la Teoria della Simulazione, per quanto suonino folli, sono matematicamente possibili. E quella del Big Bang è una teoria ampiamente riconosciuta come vera a questo punto. Ho voluto assicurarmi che tutto all'interno di questo disco avesse una base scientifica - niente androidi che si impadroniscono del mondo o Terminator - perché non è quello che ci aspetta. Non ci ho inserito niente di così strano."
Cosa ci hai inserito, quindi?
"Tutti passano la giornata al telefono, tutti usano l'intelligenza artificiale, ma nessuno pensa veramente alle ripercussioni della sua crescita esponenziale e di quanto velocemente stia superando l'intelligenza umana" spiega. "Gioca un ruolo molto importante, ed è da qui che è venuto fuori tutto il concetto del disco."
Un volta che lo approfondisci, è parecchio intenso...
"Oh, certo. Penso che, innanzitutto, sia travolgente come l'egoismo umano. Siamo arrivati a pensare che tutto ruota intorno a noi. Ci sono tantissime questioni che sono molto più grandi di noi, quindi quando vai in fondo alla tana del coniglio viene travolto da ciò che trovi. Ma inizi anche a coglierne la bellezza. Voglio dire, la stessa disaggregazione genetica che avviene negli esseri umani è presente anche in ogni stella e in ogni pianeta dell'intero universo, e non possiamo semplicemente abituarci - penso che sia bello" sorride M. Shadows. "E' fantastico essere vivi e si tratta semplicemente di una prospettiva differente. Non si tratta di avere necessariamente uno scopo, noi siamo qui e dobbiamo essere gentili gli uni con gli altri, perché le cose per cui discutiamo sulla Terra non sono veramente importanti nel grande schema delle cose."
"Passiamo tantissimo tempo a contemplare il mondo, l'universo, la nostra condizione, cose che ci sono successe... Sono tutte cose che arrivano con la maturità" aggiunge Zacky. "Siamo quel tipo di persone che riesce a trovare la bellezza in un costoso bicchiere di vino, o che riesce a divertirsi tantissimo con il più scadente shot di alcool. Riusciamo ad apprezzare cose di tutti i tipi."

Che il nuovo capitolo a sorpresa degli Avenged Sevenfold vi piaccia o meno, è irrilevante. La band si è rafforzata grazie a questo nuovo approccio e, cosa più importante, è entusiasta della risposta dei fan. "E' stato veramente emozionante" conclude M. Shadows. "Stiamo esplorando nuovi territori, continuando a tracciare il nostro percorso. Si passa così tanto tempo a mantenere un segreto e improvvisamente ci si ritrova a fare tutto quello che normalmente si farebbe tre mesi prima - si cerca di recuperare. E' stato davvero fantastico saltar fuori dal nulla anziché fare le solite vecchie cose."
"Ho preso parte a molti grandi progetti in passato, ma niente di una portata tale come il rilascio di questo disco, mentre tutto quello che c'è dietro si muove simultaneamente" aggiunge Brooks. "E' emozionante vedere la nostra creatura che si rivela."
"Essere negli Avenged Sevenfold in questo periodo è davvero incredibile" afferma Zacky.
Tutto sommato, The Stage non è solo un risultato: è un trionfo. E per quest'audace incarnazione della band è solo l'inizio. The Stage è pronto e gli Avenged Sevenfold sono tornati nel luogo in cui appartengono: esattamente al centro dei riflettori.
E questo non dovrebbe essere una sorpresa per qualcuno.

***
Nome: Johnny Christ
Descrivi The Stage in tre parole: Educativo
Se potessi essere qualcun'altro nella band saresti: La bacchetta di Wackerman
La mia canzone preferita di The Stage è: Voltaic Oceans
Se non fossi negli A7X sarei: Più alto

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"Dobbiamo incoraggiare gli altri a fare cose diverse." M. Shadows

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Nome: Syn
Descrivi The Stage in tre parole: Neil DeGrasse Tyson
Se potessi essere qualcun'altro nella band saresti: Shit Dog
La mia canzone preferita di The Stage è: Sunny Disposition
Se non fossi negli A7X sarei: Invidioso
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"Non sono mai stato coinvolto in qualcosa di questa portata." Brooks Wackerman

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Nome: Zacky
Descrivi The Stage in tre parole: Passato, presente, futuro
Se potessi essere qualcun'altro nella band saresti: Johnny Christ
La mia canzone preferita di The Stage è: Angels
Se non fossi negli A7X sarei: Il Presidente

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LA TEORIA DEL BIG BANG: SYN CI PORTA ALLA SCOPERTA DELLA COLLABORAZIONE METAL PIU' CASUALE DEL 2016, COME QUELLA TRA GLI A7X E L'ASTROFISICO NEIL DEGRASSE TYSON...

D: All'inizio Matt voleva che la vostra interpretazione di 15 minuti del Big Bang, Exist, fosse puramente strumentale, ma tu hai detto di no. Perché?

R: Ironicamente, non sono mai stato un fan dei pezzi solo strumentali. Molte delle nostre attuali band preferite hanno creato delle parti strumentali eccezionali - dai Metallica ai Dream Theater - ma la cosa divertente è che la musica classica è quasi solo strumentale, quindi non ho idea del perché non perché non mi piacciano i brani sono strumentali. Ma so per certo che non voglio averli in nessuno dei miei album! Ho pensato che avremmo potuto fare una combinazione equilibrata e trarre il meglio delle due cose. Come per tutto quello che questa band ha fatto, ognuno critica un po' la visione dell'altro, ma quando poi ci ripensiamo a posteriori ci rendiamo conto che è sempre per ottenere il meglio. Perché non avrei mai affrontato una canzone come questa se non l'avesse detto Matt..."

D: E quand'è che Neil (nella foto a destra) ne è entrato a far parte?

R: Quando parlavamo del fatto che sarebbe stata la colonna sonora del Big Bang, abbiamo realizzato che a un certo punto ci sono dei dannati umani che appaiono da qualche parte nella linea del tempo, quindi la voce e il testo rappresentano questo. E' apparso chiaro sin dall'inizio che sarebbe stato un bel finale per il disco, un qualcosa di simile al discorso del Pale Blue Dot di Carl Segan [Ndr: La Pale Blue Dot, in italiano "Pallido Puntino Azzurro, è una fotografia della Terra scattata nel 1990 dalla sonda Voyager 1], ma avevamo bisogno del nostro messia moderno, e la risposta era abbastanza facile: si trattava di quel ragazzo [Neil]. E' stato fantastico, ci ha detto semplicemente "Certo - ci sto, mettiamo insieme qualcosa che posso dire." E' stato molto modesto. La moglie di Matt ha organizzato tutta la cosa, ha selezionato una parte del lavoro di Neil e lo ha messo insieme senza difficoltà, così che lui potesse realizzare direttamente la bozza finale. E' venuta fuori una cosa incredibile. Avere una cosa di questo genere alla fine del proprio disco può risultare super scadente o piuttosto leggendario. Io lo amo e spero che lo ameranno anche le altre persone. Non ho sentito nessun commento negativo - è un po' da pazzi. Non immaginavo che sarebbe stata così tanto al centro dell'attenzione, ma è fantastico che sia un così grande argomento di conversazione.

D: C'è una lezione che si può imparare da questo?

R: Io penso che qualunque cosi ci appassioni ed emozioni fare, qualcun'altro la condividerà. Soprattutto se hai un bel gruppo di ragazzi - si riduce anche tutto alla squadra. Se si è tutti emozionati, si ride, ci si appassiona, ci si diverte, si versano le lacrime - le persone condivideranno questi sentimenti e queste emozioni con te.
 
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